Nuovo processo per Martina «Ora diteci come è morta»
uasi 10 anni dopo, i giudici della Corte di Cassazione hanno scritto un nuovo capitolo sulla morte di Martina Rossi e dato il via a nuovi dibattimenti e udienze. Il verdetto con cui ieri hanno annullato la sentenza di assoluzione rimette al centro del processo i due 28enni di Castiglion Fibocchi (Arezzo) che quel 3 agosto 2011 erano nella stanza 609 dell’hotel Santa Ana di Palma di Maiorca insieme alla ragazza: in primo grado, ad Arezzo, Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi erano stati condannati a 6
Qanni per tentato stupro e per aver causato la morte, nella fuga, di Martina. In appello, invece, lo scorso 9 giugno, i due imputati erano stati assolti dall’accusa di tentata violenza sessuale, mentre era stata dichiarata prescritta l’imputazione di morte come conseguenza di altro reato. La Cassazione ha così annullato le assoluzioni emesse dalla Corte di Appello di Firenze, che ora dovrà riesaminare il caso. «Abbiamo sentito delle enormi falsità su di lei - ha detto il papà, Bruno -. Che era drogata, depressa, che si era buttata giù per una delusione d’amore... Ora speriamo di correre veloce, evitando ostacoli come la prescrizione, affinché si riesca ad affermare le responsabilità per la morte di nostra figlia».
Un team di esperti dovrà stabilire le cause della morte della balenottera (nella foto Ansa) recuperata nelle acque del porto di Sorrento (Na): un esemplare da 19,70 metri di lunghezza, un possibile record. La carcassa presenterebbe una lesione alla spina dorsale ma è circolata l’ipotesi che il mammifero sia deceduto a causa di un virus, il “morbillo delle balene”.
Provo sollievo ma adesso chiedo che sia fatta chiarezza