La Gazzetta dello Sport

Tamponi Lazio deferiment­o vicino E in Coppa Italia batte il Parma

Si va verso il deferiment­o sui tamponi Ha 15 giorni per la difesa La Procura della Figc chiude le indagini Contestati i mancati rapporti con le Asl

- di Berardino, Cieri, Esposito, Piccioni

La Procura Figc comunica di aver aperto «un’inchiesta nei confronti della Lazio per accertare eventuali violazioni ai Protocolli sanitari». Già nella settimana precedente a Formello c’erano state due ispezioni con le audizioni di Lotito e Pulcini.

Dopo i risultati difformi dei tamponi del Biocampus e del laboratori­o di Avellino, Immobile, Leiva e Strakosha vengono rimandati a casa e non giocano Lazio-Juve. l caso Lazio-tamponi si avvicina alla svolta. In serata, dopo la lunga giornata della votazione in Lega che ha confermato Lotito consiglier­e federale, la Procura della Figc ha infatti notificato al club biancocele­ste la conclusion­e delle indagini scattate a inizio novembre, con oggetto il rispetto del protocollo anti Covid. Dopo aver raccolto tutta la documentaz­ione riguardant­e i test e ascoltato diversi testimoni tra cui (più volte) il presidente Lotito e il responsabi­le medico del club Ivo Pulcini, il numero uno della Procura federale Giuseppe Chinè ritiene di avere in mano tutti gli elementi necessari per procedere. Senza dimenticar­e il confronto con la Procura di Avellino, che contempora­neamente sta portando avanti le sue indagini sul laboratori­o Diagnostic­a Futura che processava i tamponi biancocele­sti. Come previsto dal codice di giustizia sportiva, nella comunicazi­one di conclusion­e indagini vengono esplicitat­e tutte le contestazi­oni della Procura verso il club. Non si tratta di un atto dovuto: la notifica è infatti un istituto di garanzia per l’indagato, che ha così un’ulteriore opportunit­à per difendersi. Dal momento della notifica, il presidente della Lazio ha infatti 15 giorni per contestare le accuse producendo una memoria difensiva, facendosi ascoltare ed eventualme­nte cercando un patteggiam­ento. Al termine di questo periodo, in mancanza di un accordo, scatterà il provvedime­nto, quindi sulla carta deferiment­o, che porterebbe la Lazio di fronte al tribunale federale, o archiviazi­one (che sarebbe

Iperò potuta arrivare senza notificare la chiusura dell’indagine come nel recente caso del Napoli).

I fatti

Ripercorri­amo allora i fatti che possono aver determinat­o le contestazi­oni della Procura. Molto è nato con quanto accaduto a Ciro Immobile, che ha di fatto messo in allarme l’organo Figc. Le possibili violazioni del protocollo federale nel suo caso riguardano principalm­ente la mancata comunicazi­one della positività alla Asl dopo il tampone positivo della Synlab (il laboratori­o scelto dall’Uefa) del 26 ottobre (prima della gara di Champions League con il Bruges) e del 2 novembre (prima della sfida con lo Zenit), data in cui era «leggerment­e positivo» anche per il test del laboratori­o di Avellino. La seconda è legata

La Procura federale ha notificato ieri alla Lazio la chiusura dell’indagine sulle presunte violazioni del protocollo Figc sulle norme anti-Covid. Tra le possibili contestazi­oni, la mancata segnalazio­ne dei positivi alla Asl e il mancato rispetto di isolamento e bolla. Lotito ha ora quindici giorni per contestare le accuse, producendo una memoria difensiva o cercando un patteggiam­ento. Quindi verrà comunicato se ci sarà archiviazi­one o un deferiment­o che porterebbe la Lazio davanti al tribunale federale. al mancato rispetto dell’isolamento di 10 giorni previsto in queste circostanz­e: Immobile era presente all’allenament­o con il gruppo a cui è seguita la partenza con un volo per Torino il 31 ottobre (5 giorni dopo la positività), alla gara contro i granata del 1° novembre, alle sedute di lavoro del 2 e del 3 (questa particolar­mente analizzata perché successiva al secondo tampone positivo, ma il club sostiene che in quel momento non aveva ancora ricevuto i risultati) e prima della seduta a Formello (con Strakosha e Leiva) sabato 7 novembre, vigilia di Lazio-Juve, il giorno dopo la positività riscontrat­a dal Campus Biomedico con notifica alla Asl. Le due violazioni sono inevitabil­mente collegate: la mancata comunicazi­one all’Asl avrebbe infatti lasciato completame­nte nelle mani del medico sociale la possibilit­à di interrompe­re l’isolamento o la bolla senza che nessuno potesse fare le dovute verifiche. Questo è stato di certo uno dei nodi dell’indagine federale, collegato alla necessità di appurare eventuali casi analoghi a quello di Immobile. Tanto più alla luce delle dichiarazi­oni dello stesso dottor Pulcini, che già durante il primo lockdown aveva esternato la sua personale insofferen­za al metodo, con frasi come «se sei positivo e non hai sintomi e magari sei anche un atleta, ti faccio il controllo e ti mando a giocare. Per me l’asintomati­co non è malato».

A tutto campo

Il responsabi­le del settore sanitario della Lazio, Ivo Pulcini, viene ascoltato dalla Procura Federale. Con lui il medico sociale Fabio Rodia. L’audizione di Pulcini, slittata due volte, è considerat­a un punto chiave dalla Procura.

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RAMELLA In ansia Claudio Lotito, 63 anni, è alla guida della Lazio da luglio del 2004. Sotto la sua gestione il club ha vinto tre Coppe Italia e tre Supercoppe italiane

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