Eleganza e solidità, il ministro è tornato «Per il Toro e Nicola si butterà nel fuoco»
Rientro in grande stile per il difensore. Il suo agente Nanà racconta: «Farà di tutto per restituire la fiducia al tecnico»
Aveva conquistato tutti con quel riconoscibilissimo tratto di eleganza e quella garanzia di sicurezza, prima che il virus entrasse negli spogliatoi del Filadelfia (oggi si sapranno gli esiti dei tamponi fatti ieri). Indomabile e testardo, puntuale e affidabile come sempre, Nicolas Nkoulou ha la stoffa del leader, solido come solo i calciatori dal profilo internazionale sanno essere. Tanto che una delle principali novità – se non addirittura la più significativa - introdotte da Nicola nel suo Toro, rimodellato sui canoni della solidità e compattezza, è stata il rilancio da protagonista del camerunese. Lo ha riposizionato senza indugiare al centro della difesa, in quello spazio vigilato con Armando Izzo e Gleison Bremer e che è il terreno di caccia preferito da Nicolas. «Questo assetto difensivo ce l’avevo nella testa da prima che mettessi piede al Filadelfia», aveva raccontato Nicola alla vigilia della gara di Cagliari. L’aver riconsegnato i pieni poteri a Nkoulou è stata una delle mosse chiave che ha permesso al Toro di rimettersi in cammino.
Il patto al Filadelfia
Non aspettava altro, Nicolas, dopo aver passato in panchina quattordici delle ventitré partite finora giocate in campionato. Tutto è cominciato nei giorni che portarono alla trasferta di Bergamo: Nicola e Nkoulou si trovarono faccia a faccia nello spogliatoio del Filadelfia. Non ci fu bisogno di molte parole, facile capirsi quasi a colpo d’occhio. «Gli uomini che hanno valori si parlano una volta sola, non c’è bisogno di aggiungere altro», raccontò proprio Nicola. Contro l’Atalanta la prestazione di Nkoulou fu di altissimo livello, seguita poi da quelle contro Genoa e Cagliari. Cancellando tutti i dubbi: il ministro della difesa è tornato. A dimostrarlo ci sono anche i numeri: mai in questo campionato il Toro era rimasto con Sirigu inviolato in due partite di fila. È poi successo contro Genoa e Cagliari, quando Nicola lo ha confermato al centro della difesa con Izzo e Bremer rientrati anche loro su livelli di eccellenza. Nulla, quindi, accade per caso.
La fiducia e la parola
Nkoulou oggi si butterebbe nel fuoco per il Toro e per questo allenatore che ha saputo ridargli fiducia. Perché è un uomo fatto all’antica: per lui la parola data, la stima e i valori contano più dei contratti. «Nkoulou è una persona fedele alla sua parola, il tecnico Davide Nicola si è fidato di lui, Nicolas farà di tutto per restituirgli questa fiducia – ci racconta il suo agente Maxime Nanà -. L’unico obiettivo presente nella testa di Nicolas è restare concentrato insieme ai suoi compagni per garantire al Torino di restare in Serie A, permettendo a mister Nicola di raggiungere il successo con la sua strategia. Purtroppo, sento sul suo conto ricostruzioni fantasiose e cose non vere: è strano che non faccia piacere a tutti che Nkoulou sia di nuovo il leader della difesa del Torino e che il progetto di Nicola stia raccogliendo risultati. Forse c’è qualcuno che vuole destabilizzare il Torino oppure il suo presidente, il dottore Urbano Cairo». Non è stato affatto casuale che nell’intervista rilasciata l’altro ieri da Nkoulou a Marca, il suo pensiero fisso fosse tutto per il Toro di Nicola: «Il Torino è un club speciale - ha raccontato -. Per il rispetto della sua storia e della famiglia del Toro noi calciatori non abbiamo il diritto di fallire. Ce lo ricorda tutti i giorni Nicola. L’unica nostra ossessione è salvare il Torino». Al netto di una temporanea indisposizione, quando i granata potranno tornare a giocare Nkoulou si riprenderà, rapidamente, il suo posto. Sì, il ministro è tornato e ora detta legge.
Il Torino è un club speciale, ce lo ricorda tutti i giorni Nicola: non possiamo fallire
L’unica ossessione di noi calciatori è salvare il Torino: nel mio futuro c’è solo questo
Nicolas Nkoulou