La Gazzetta dello Sport

Dybala-Arthur per continuare a sperare C’è l’idea Chiesa seconda punta

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2019/20 2020/21

Con lo Spezia torna Danilo. Morata e Cuadrado forse ok per la Lazio. Fagioli potrebbe avere più spazio

l segreto può essere chiudere gli occhi, isolarsi e non sentire niente. Non guardare il presente. Ripassare un passato di dominio, la cui eredità non può essersi del tutto dispersa e che porta in dote la necessaria autostima per credere a una rimonta oggi complessa. Aspettare un futuro, anche prossimo, in cui i guai, i problemi, gli imprevisti che ora arrivano a pioggia si diradino. Lavorare per trovare quella svolta attesa invano per settimane (mesi?) e solo intravista in passato (impression­i ingannevol­i). Arrivasse ora sarebbe come un provvidenz­iale ritardatar­io: ci

Iha fatto penare, ma può ancora far decollare la festa. La politica del “un passo alla volta”, obbligata per non farsi prendere dall’ansia, se non altro è stata portata avanti da tempo, con la tranquilli­tà che a Pirlo, pubblicame­nte, non è mai mancata.

Più uomini

Fin qui la parte psicologic­a, certo importante, ma non la questione centrale. C’è il campo, lì non basta l’auto-convincime­nto: servono corsa, muscoli, giocate. Servono giocatori sani e in forma. Sarebbe la prima svolta: i sette indisponib­ili di Verona diventeran­no sei domani(JuveSpezia), col rientro di Danilo dalla squalifica. Per gli altri, da Morata (ieri leggero lavoro personaliz­zato) a Cuadrado, se ne riparla con la Lazio. Seguiranno Chiellini e Bonucci, poi gli enigmi di Dybala e Arthur. Con tutti questi sarebbe un’altra storia, ma non si può aspettarli, per cambiare registro. Almeno fino alla sosta, bisognerà stringere i denti e inventarsi qualcosa.

Più spazi

L’azione difensiva che ha portato al pareggio di Barak è stata una collezione di errori, ma il reparto è quello che preoccupa meno: 20 gol subiti, più del solito, ma si tratta di meccanismi da oliare. Diverso il discorso in attacco, dove si fatica a “caricare” e accompagna­re l’arma letale CR7: Chiesa è l’uomo più in forma forse dell’intera rosa, nonché quello da cui nascono le azioni più pericolose. Pirlo lo ha provato in allenament­o anche da seconda punta, chissà che non possa essere una soluzione d’emergenza più efficace rispetto a Kulusevski. In generale Fede, Dejan e anche il centrocamp­ista Rabiot avrebbero bisogno di campo da correre, di spazi in cui scatenare velocità, dribbling e conduzione di palla. Difficile trovarlo contro squadre che aspettano chiuse dietro, ma accelerare la costruzion­e per andare verticali può aiutare.

Più idee

Costruzion­e che peraltro è un tasto molto dolente: la svolta deve arrivare dal centrocamp­o, dal ritmo, dalla fluidità di gioco. La “quadra” trovata con ArthurBent­ancur-McKennie non è al momento replicabil­e per i problemi del brasiliano: tutti gli altri assetti hanno mostrato inceppamen­ti nella gestione del pallone e dei tempi. Affidarsi a un ragazzino da 1 presenza in A può sembrare poco “da Juve”, ma questo ormai è un momento “da azzardi”. La testa alta e la velocità di pensiero di Nicolò Fagioli meritano forse una chance: non può essere il “salvatore”, ma magari un ingranaggi­o diverso. Da inserire in una macchina che deve sfruttare tutte le risorse, specie quelle di esperienza. Buffon, Chiellini, Ronaldo sanno come si esce dai momenti difficili. Anche ad occhi aperti. 2’29”

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 ?? ANSA ?? Segna solo lui Cristiano Ronaldo, 36 anni, portoghese, terza stagione con la maglia della Juventus, ha segnato 19 gol in Serie A in questa stagione
ANSA Segna solo lui Cristiano Ronaldo, 36 anni, portoghese, terza stagione con la maglia della Juventus, ha segnato 19 gol in Serie A in questa stagione
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AFP Ex viola Federico Chiesa, 23 anni, prima stagione alla Juventus
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GETTY Numero 10 Paulo Dybala, 27 anni, è in bianconero dal 2015-16

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