Due grandi favorite e la sorpresa Empoli, Monza e le grandi Ora si deve alzare il ritmo
Nell’ultima giornata nessuna ha vinto, la Spal è in crisi Settimana col doppio turno: chi ricomincia a correre?
Non c’è tempo per riflettere su una delle peggiori giornate per le grandi della B. Nessuna ha vinto, poche hanno strappato un pareggio prezioso, la maggior parte ha perso una buona occasione e qualcuna addirittura è caduta. La cura migliore? Riprovarci. Ed ecco arrivare in soccorso alle pretendenti al trono questo turno infrasettimanale, da accogliere come un fazzoletto per un improvviso attacco di raffreddore.
Empoli e Monza finora hanno dimostrato di avere qualcosa in più. Dionisi ha una continuità di rendimento invidiabile: 19 gare utili di fila, praticamente un intero girone. Brocchi invece ha l’organico più ricco, la miglior difesa e tante soluzioni in zona gol, in attesa di avere Boateng e Balotelli al top della forma. Detto così, avremmo scritte le grandi favorite per la promozione diretta. In realtà devono stare in guardia anche loro: l’Empoli ha fatto 5 pareggi di fila, il Monza nel 2021 non ha ancora vinto in casa. Bisogna dunque dare la svolta. Ma chi li può insidiare? A oggi il solo Venezia, forte dei 14 punti nel ritorno, è la squadra più concreta, grande rivelazione stagionale e con sempre più fiducia nel serbatoio. Non solo. Se la squadra di Zanetti venerdì ha spaventato la capolista, sabato il Cittadella ha sfiorato il colpo a Monza, con un gol annullato che ha scatenato una comprensibile irritazione. Venturato è ancora lì che ci prova, e di solito in primavera esplode: attenzione. E poi c’è la Salernitana, squadra estremamente concreta, forse la più complicata da affrontare, con quel volpone di Castori che paga poco l’occhio ma in quanto a sostanza è il top.
Le scelte di gennaio non stanno pagando
Lì davanti però era lecito aspettarsi altri. Soprattutto le due retrocesse Lecce e Spal, che al via avevano organici di alto livello e tecnici di provata esperienza. Il loro problema sembra essere sorto dopo il mercato di gennaio, quando hanno cercato il salto di qualità. I tanti stranieri arrivati a Corini hanno richiesto tempo per l’inserimento, e quando si dice che a gennaio è meglio andare sulle certezze non è un caso. Idem la Spal, che nel mercato di riparazione ha alleggerito il monte ingaggi (problema non da poco) ma non ha trovato la punta che serviva per il salto di qualità: evidente l’involuzione per gli uomini di Marino, con Asecio che non ha ancora inciso. Si era affacciato ai piani alti anche il Chievo, subito ricacciato indietro da tre sconfitte: anche qui a gennaio sarebbe servito qualche innesto, il solo Di Gaudio (pur specialista in promozioni) non basta. La scelta di mercato del Pordenone invece è stata comprensibile: cedere Diaw davanti alla maxi offerta del Monza è stato un obbligo, ma anche un segno di resa davanti ai propositi di promozione accarezzati in avvio. E poi il Frosinone, che il mercato l’ha fatto e anche consistente: la squadra di Nesta però continua ad essere piatta, monotematica e involuta rispetto a quella che ha perso di un soffio l’ultima finale dei playoff, il rinnovamento generazionale in atto sotto la guida del tecnico non sta dando i risultati sperati.
C’è chi rincorre Ma occhio alle spalle
Viste le brevi distanze, e visto soprattutto il passo lento di chi sta davanti, chissà che di rincorsa non entri nella mischia qualcun altro. Ci pensa il Pisa, che vincendo a Monza aveva lanciato la sfida, ma se poi in casa continua a perdere punti (3 pari di fila), la rimonta è complicata. E magari ci pensa la Reggina, che insieme al Ve- nezia è la squadra più in forma del ritorno, anche se Baroni (saggiamente) considera questi punti carburante per la sola salvezza. Chissà. Francamente altre candidate sarà difficile averne in zona alta e già queste due sono un po’ tirate per i capelli, ma visto che la Serie B regala sempre sorprese è giusto tenerne conto. Di sicuro gli equilibri sono sottili. Chi sta a metà del guado non deve mai togliere lo sguardo dalla zona retrocessione. E anche chi è ancora in corsa per i playoff, prima di mollare, deve fare bene i suoi calcoli e non farsi risucchiare sul fondo. Ricordate cosa è successo la stagione scorsa a Pescara e Perugia?