HA SCRITTO
sportività. Nell’ultimo anno, via social, ha distribuito applausi ai vincitori della Champions (Bayern), dell’Europa League (Siviglia, con polemica perché l’avversario in finale era... l’Inter) e a chi l’ha battuta. Quindi Napoli in Coppa Italia, Lione e Porto in Champions. Il pasillo però è un tema soprattutto nella testa dei tifosi. In campo, dirigenti e giocatori penseranno soprattutto alla rivalità sportiva e alla tensione tra protagonisti. Gli sguardi di fuoco non mancano.
Il Gran Litigio
L’altro Juve-Inter stagionale, in Coppa Italia, è stata la partita del Gran Litigio tra Andrea Agnelli e Antonio Conte. Brutte scene viste tra intervallo e fine partita: dito medio di Conte verso gli juventini, ripreso dalle telecamere, e insulto di Agnelli per il suo ex allenatore al fischio finale. I due non sono esattamente migliori amici e la ricostruzione ufficiosa dell’estate 2019 dice che la Juve scelse Sarri dopo il “no” di AA all’ipotesi Conte, che se ne andò senza avvisare nell’estate del 2014. Comunque sia andata due anni fa, stasera hanno un appuntamento per le 18. Nessuno porterà un regalo.
Amico pres.
Eppure Agnelli-Conte probabilmente non è il rapporto di maggior tensione tra le due squadre. Per i grandi fulmini, è il caso di bussare a Fabio Paratici e Beppe Marotta, che insieme hanno lavorato come nessuno - grande ciclo Juve costruito dal nulla - ma hanno litigato e mai fatto pace. Curioso, a questo punto, che per trovare buoni rapporti sia necessario arrivare agli allenatori - Pirlo ha giocato per Conte, dichiaratamente un suo maestro - oppure salire di un gradino. Andrea Agnelli e Steven Zhang da un lato si sono divisi nella tempesta della Superlega - la Juve ancora fedele al progetto, l’Inter rientrata nei ranghi Uefa -, dall’altro hanno condiviso battaglie in Lega e si sentono con una certa regolarità. Lassù in alto, non c’è tempesta.
Ben fatto, Steven! Felice per te e orgoglioso di essere un rivale leale in campo e un tuo amico fuori. Torneremo.
3’