Il Sassuolo ci prova Obiettivo 7° posto: è il regalo d’addio di De Zerbi?
Il tecnico misterioso sul futuro allo Shakhtar Donetsk («Saprete a tempo debito») vuole chiudere bene la stagione
i aspettano due finali». La sintesi, ovvia ma inconfutabile, la fa Giacomo Raspadori, attaccante classe 2000, quattro gol nelle ultime quattro partite e uomo nuovo del Sassuolo che tenta l’assalto al settimo posto e
«Call’Europa. Gli scogli da superare, oltre a una Roma che ha due punti in più (ma stasera c’è il derby), si chiamano Parma e Lazio, per la squadra di Roberto De Zerbi, che sogna di lasciare un segno tangibile nella storia neroverde prima di un addio – manca l’ufficialità, ma il tecnico bresciano è a un passo dal diventare la nuova guida tecnica dello Shakhtar Donetsk – solo da annunciare. «Saprete a tempo debito», ha detto l’allenatore del Sassuolo dopo che la sconfitta contro la Juve ha interrotto la serie d’oro dei suoi (16 punti in 6 gare), lasciando intendere come in neroverde abbia ancora qualcosa da fare.
Incroci di ex
«Preparare la gara di Parma e sognare il sorpasso», il diktat, che il martello bresciano avrà ripetuto all’infinito, e ripeterà oggi, ai suoi nel corso dei pochi allenamenti che il turno infrasettimanale gli ha lasciato in vista del derby del Tardini. Dove mancherà Magnanelli (problema muscolare), ma potrebbero esserci, dall’inizio, Djuricic sulla trequarti, e magari anche quel Caputo obbligato ultimamente a scampoli di gara da un infortunio. Il Parma degli ex – quattro nello staff di D’Aversa, uno, Kurtic, in campo – è retrocesso ma non rassegnato, e per i neroverdi è storicamente ostico. Ultima – e unica – vittoria neroverde a Parma nel 2014, mentre Roberto De Zerbi, che il Parma lo ha incrociato cinque volte in carriera, contro i ducali, e contro il tecnico del Parma Roberto D’Aversa, non ha mai vinto. Ma se Parigi valeva una messa, Parma vale l’Europa. 1’24”