La Gazzetta dello Sport

Giro: Evenepoel adesso fa paura Anche a Bernal

BABY EVENEPOEL E LA VOGLIA ROSA «OGNI GIORNO MI SENTO PIÙ FORTE» Il 21enne belga, 2° in classifica al primo grande giro, non correva da quasi 9 mesi dopo la caduta al Lombardia. Adesso è pronto a stupire: «Con Bernal sarà un bel duello»

- di Gialanella, Schianchi, Scognamigl­io

Ha 21 anni. Non correva da quasi nove mesi, cioè da quando aveva rischiato la vita al Lombardia 2020. Non aveva mai disputato sette tappe consecutiv­e prima di ieri. Naturalmen­te non si era mai schierato al via di un grande giro. Bisogna ricordarsi di tutto questo, altrimenti non si riesce a inquadrare nella giusta prospettiv­a l’inizio del viaggio rosa di Remco Evenepoel, che a un terzo del cammino sarebbe addirittur­a il primo della classe se non ci fosse stata la sorpresa ungherese Attila Valter. Il fatto che sia secondo a 11” dal primato sposta nulla del giudizio: Remco fa già paura a tutti i naviganti. E in caso qualcuno si fosse perso le sue parole ieri mattina a Notaresco, ecco un significat­ivo estratto: «Ieri (giovedì, ndr) mi sono sorpreso di pedalare così bene in salita. Ogni giorno mi sento più forte. Sono felice di essere qui, il Giro l’ho guardato molte volte in television­e, molte. Anche se nella seconda e nella terza settimana non so come reagirà il mio corpo».

Prime volte

In partenza si era presentato di bianco vestito, e così si può dire che abbia indossato per la prima volta la maglia distintiva di un grande giro, quella dei giovani. «Ma non è mia, è di Valter – ha sorriso il capitano della Deceuninck-Quick Step, gioiello ‘blindato’ dalla squadra con un contratto fino al 2026 -. La vedete su di me perché lui ha quella rosa, comunque è una sensazione molto piacevole. Un bonus, però non è l’obiettivo principale». Dopo la tappa di giovedì, Remco non era stato molto prodigo di parole, così ieri mattina c’è stata l’occasione di ritornare su certi argomenti, come sul fatto che Bernal gli avesse guadagnato 6 secondi vincendo lo sprint per il secondo posto a San Giacomo (lui aveva concluso quarto alle spalle anche di Dan Martin): «C’era vento contro e forse mi sono lanciato troppo presto. Ma non è un problema, l’importante è che Bernal non mi abbia staccato e che io sia riuscito a finire con i migliori. Questo dà fiducia a me e alla squadra, la missione è compiuta. Sei secondi sono nulla e io non voglio dare tutto ogni giorno, le energie bisogna gestirle. La pioggia non mi piace, ma eravamo tutti al limite». Se avete la sensazione che siano le parole di un campione con alle spalle anni di esperienza, è esattament­e così: Remco dà proprio questa impression­e e, a 21 anni, non è qualcosa che tutti si portano in dote. Anzi.

Ambizione

Cautela? Certamente. Nessuno lo sentirà mai dire che sia pronto a prendersi la maglia rosa di Milano. Comprensib­ile. Però il senso del discorso non nasconde una certa ambizio

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Remco Evenepoel, 21 anni, da giovane è stato un giocatore di calcio: ha vestito anche la maglia della Nazionale giovanile belga
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BETTINI Calciatore mancato Remco Evenepoel, 21 anni, da giovane è stato un giocatore di calcio: ha vestito anche la maglia della Nazionale giovanile belga OGGI Domani

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