Napoli, carica da capitano Insigne insegue Maradona la Champions e il rinnovo
Lorenzo ha già eguagliato il suo record di gol in stagione: 18 Con la Fiorentina vuole blindare il quarto posto e avvicinare Diego nella classifica dei migliori marcatori del club
AFirenze per prendere la lode, dopo il 10. Perché Lorenzo Insigne ha nella Fiorentina il suo bersaglio preferito in assoluto, avendo segnato ai viola 10 reti in 18 partite (8 centri in campionato e 2 in Coppa Italia per decidere la finale del 2014 giocata all’Olimpico di Roma). Una lode che avrebbe un significato particolare, perché segnare (e vincere) anche domani potrebbe significare raggiungere subito il traguardo della qualificazione in Champions League, senza dover aspettare l’ultima giornata. Dipenderà da cosa succederà oggi pomeriggio a Torino nel derby d’Italia fra Juventus e
Inter. Se i bianconeri non vincessero, una contemporanea vittoria del Napoli farebbe salire almeno a 3 punti il vantaggio e con una differenza reti che vede in vantaggio gli azzurri di 8 reti il quarto posto sarebbe garantito senza dover attendere l’ultima giornata di campionato.
Il precedente
E un sabato in albergo a Firenze guardando la Juve contro l’Inter non evoca buoni ricordi per il gruppo azzurro. Era fine aprile 2018, con il Napoli in corsa per lo scudetto e reduce dalla vittoria proprio allo Juventus Stadium e i bianconeri che vincono proprio quel sabato una partita rocambolesca in rimonta (l’arbitro Orsato ammetterà poi di aver sbagliato a non espellere Pjanic sull’1-1, finì poi 2-3). Il giorno dopo al Franchi il Napoli crollò 3-0 (Koulibaly espulso a inizio partita, poi tripletta Simeone) e Maurizio Sarri parlò di «scudetto perso in albergo». Ora però la situazione è diversa. E proprio Insigne, che c’èra quel giorno, con i compagni sta cercando la concentrazione solo sulla partita di domani, perché il Napoli resta padrone del proprio destino anche se la Juventus dovesse battere i neo campioni d’Italia. E allora meglio non avere troppe attese sulla sfida di Torino. Anche se, con un pizzico di scaramanzia che non guasta, il Napoli ha cambiato albergo rispetto a quello di tre anni fa sul Lungarno. Meglio cambiare luogo e... tv da guardare.
L’anno dei record
Tornando a Lorenzo, col gol segnato all’Udinese ha raggiunto il suo record di 18 gol in campionato, eguagliando il 2016-17 con Sarri, ma soprattutto è a quota 109 con la maglia azzurra e insegue il podio assoluto formato da Dries Mertens (135), Marek Hamsik (121) e Diego Armando Maradona (115). L’argentino è il suo idolo, se l’è pure tatuato su una coscia e l’idea di raggiungerlo e superarlo lo rende particolarmente orgoglioso. Per farlo però dovrà vestire a lungo questa maglia e per continuare bisogna essere in due d’accordo, visto che l’attuale contratto scadrà nel giugno del 2022. Al momento una trattativa vera e propria non c’è. Le parti preferiscono riflettere, fra bilanci da far quadrare e contratti da onorare.
Sognando l’Europeo
Ma Lorenzo ora pensa solo a conquistare la Champions da capitano, obiettivo cui tiene tantissimo e che passa dalla gara di Firenze di domani. L’ultima volta che giocò al
Franchi segnò una doppietta, con un gol addirittura di testa, era agosto 2019. E ha fatto il bis anche in gennaio quando condusse la squadra al clamoroso 6-0 dell’andata. Per adesso conta solo il campo. Per il contratto se ne parlerà a tempo debito, perché Lorenzo poi sogna un Europeo da protagonista con l’altro azzurro, quello che ti rende più popolare. E Roberto Mancini ha detto che Insigne è un giocatore insostituibile per come sa essere elemento di raccordo ed equilibrio nel gioco di questa Italia bella e ambiziosa.