La Gazzetta dello Sport

ADANI «L’INTER RINNOVI PERISIC E POI... BOTMAN CENTRALE DA GRANDE MILAN NAPOLI A POSTO»

L’ex difensore: «Inzaghi si è meritato un regalo, che sia Caicedo o un altro Gosens via? Atalanta, pensaci bene»

- di Marco Guidi @MARCOGUIDI­13

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a volata scudetto passa anche dalla volata... sul mercato. Ultimi giorni prima del gong finale di lunedì, c’è qualche colpo che può mischiare le carte sulla tavola del campionato? Lele Adani fa da dealer e prova a «leggere» le mani delle big della Serie A.

3Cominciam­o

dall’Inter capolista: il distacco su Milan e Napoli è potenzialm­ente di 7 punti. Un bell’allungo.

«La squadra di Inzaghi ha dato una prima botta al campionato. Vediamo se sarà già decisiva, ma una cosa che impression­a è come lo ha fatto: dominando il gioco e restando sul pezzo anche nei momenti di difficoltà, grazie al lavoro del tecnico, più ancora che al mercato estivo. I dubbi dopo le partenze di Lukaku, Hakimi, Conte ed Eriksen sono stati spazzati via».

3 Una macchina quasi perfetta, ma che potrebbe cercare di migliorars­i sul mercato?

«Dipende da cosa vuole Inzaghi. Ho letto di Caicedo, che Simone conosce bene, dopo l’infortunio di Correa: se è una richiesta del tecnico, la società ha il dovere di accontenta­rlo, perché con il lavoro si è guadagnato un credito da far valere. Mi convince meno la volontà di prendere un esterno sinistro...».

3Kolarov in uscita. E poi c’è la questione rinnovo di Perisic...

«Ecco il punto. Prima di pensare a poter prendere qualcuno, bisogna tenersi il croato. Perché in quel ruolo è unico, nessuno può fare il quinto di centrocamp­o come Perisic: un attaccante a tutti gli effetti, ma con la corsa di un decatleta in grado di coprire tutta la fascia, La crescita di Bastoni è anche merito di Perisic e non vedo nessuno che possa non dico sostituirl­o, ma nemmeno fargli da vice».

3Il Napoli ha colmato la falla Manolas con Tuanzebe. Può fare altro?

«Non credo. Penso che se c’è un club che non ha bisogno di muoversi sul mercato, quello è proprio il Napoli. Non ha difetti evidenti nella rosa, che è al livello dell’Inter come qualità. Si parla tanto di un terzino sinistro, ma Mario Rui è un titolare vero. E se vuoi migliorare a centrocamp­o, chi prendi di accessibil­e che sia meglio di Fabian Ruiz o gli altri? Abbiamo visto Lobotka, che sulla carta è una riserva: perché sostituirl­o?».

3Qualche necessità in più potrebbe averla il Milan, che ha perso Kjaer ed è alle prese anche con l’infortunio di Tomori. «Un difensore serve, anche perché Romagnoli è in scadenza e non si sa cosa succederà. A me piace Kalulu e può essere una soluzione futuribile, ma credo che l’aggiunta di un mancino in più farebbe alzare subito il livello. I nomi? Botman è completo, da Milan. Un’idea può essere anche Senesi del Feyenoord».

3E in avanti?

«È arrivato Lazetic, che però conosco ancora troppo poco. L’ho sempre detto, ho molto rispetto per Messias, Diaz e gli altri, ma se si vuole anche solo pensare allo scudetto manca un giocatore di valore assoluto. Un po’ come lo è Leao, che potrebbe giocare in qualsiasi big europea. La trequarti tatticamen­te è il reparto più importante nel gioco di Pioli, tra mezze posizioni e moio vimenti continui. Solo che tutti, escluso Leao, sono calati dopo il bell’inizio di campionato. Una soluzione tampone potrebbe essere avanzare Kessie, non arrivasse nulla dal mercato».

3L’Atalanta ha aggiunto Boga, ma ora è alle prese con gli assalti del Newcastle per Zapata e soprattutt­o Gosens. Senza dimenticar­e la situazione Ilicic... «Per prima cosa, facciamo l’in bocca al lupo a Josip, non solo come calciatore, ma come uomo. Per quanto riguarda il mercato, partiamo da un principio: l’Atalanta è arrivata a un punto tale per cui è più importante entrare nelle prime quattro che fare cassa con le cessioni. Zapata è da trattenere assolutame­nte, mentre per Gosens, vista l’età (27 anni ndr), dipende molto dalla volontà del calciatore. Ma se lo vendi, devi entrare nell’ottica che perdi uno da 10 gol e 10 assist a stagione da laterale di fascia. Non è banale...».

Chiudiamo con la Juventus: si fa sul serio per Vlahovic.

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«Un gran giocatore. Si parlava di Icardi e Martial, che sarebbero state aggiunte utili. Vlahovic, invece, non solo sarebbe utile, ma è un centravant­i che sposta, fa la differenza».

3Insomma, con il serbo i bianconeri sarebbero sicuri di finire nelle prime quattro?

«Piano. È vero che Vlahovic ha dimostrato di sapere far gol e risolvere anche in contesti poco propositiv­i, come la Fiorentina della scorsa stagione, ma se la Juventus non migliorerà nell’idea di calcio, potrebbe non bastare. Perché checché se ne dica, Allegri ha già a disposizio­ne una rosa che forse è addirittur­a più forte nei singoli dell’Inter, eppure al momento è quinto in classifica. Significa che il problema non è nei giocatori, ma nel collettivo. Vlahovic o non Vlahovic...»

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Lele Adani, 47 anni, una volta appese le scarpe al chiodo è diventato uno degli opinionist­i tv più apprezzati nel calcio
IPP La sua seconda carriera Lele Adani, 47 anni, una volta appese le scarpe al chiodo è diventato uno degli opinionist­i tv più apprezzati nel calcio
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