La Gazzetta dello Sport

Il Genoa chiude per l’attaccante Oggi visite e firma poi da Blessin

L’atalantino arriva in prestito per 2 milioni: ma più gioca, meno costerà ai rossoblù

- Di Filippo Grimaldi

Una corte serratissi­ma, durata quasi un mese: finché ieri sera, finalmente, Roberto Piccoli è sbarcato a Genova. Stamane sosterrà le visite mediche al Porto Antico e, quindi, si recherà in sede a Pegli per completare le ultime formalità burocratic­he prima di mettersi al servizio del tecnico Alexander Blessin. Il debutto dell’ormai ex atalantino, che arriva a Genova in prestito oneroso sino a fine campionato, avverrà probabilme­nte subito dopo la sosta della Serie A, all’Olimpico contro la

Roma.

Tassello chiave Il general manager Spors gli aveva messo gli occhi addosso già prima che si riaprisse il mercato. Sulla carta gli obiettivi dell’Atalanta erano in realtà due (oltre a lui, Miranchuk, poi però sfumato), ma le necessità di Gasperini, insieme agli infortuni sopraggiun­to nel frattempo e al recente malessere personale di Ilicic, hanno dilatato i tempi sin quasi a fine mercato, privando così i rossoblù (prima di Shevchenko, e ora del suo successore tedesco) di una pedina fondamenta­le per ridare slancio e peso a un reparto offensivo in grande difficoltà. Dopo la pausa di Natale, in quattro gare di campionato i rossoblù hanno segnato solo un gol - il 6 gennaio, a Reggio Emilia contro il Sassuolo con Destro, capocannon­iere rossoblù a quota 8 -, confermand­o per il resto l’andamento negativo che ava avanti da tempo. Sono appena venti i gol all’attivo in 23 partite, che fanno del Grifone il secondo peggior attacco della Serie A insieme a al Venezia e davanti alla Salernitan­a, ultima a quota 14, anche se entrambe le altre squadre hanno una gara da recuperare. Si capisce bene come l’attaccante dell’Under 21 rappresent­i un uomo-chiave per la possibile rinascita del Genoa. Piccoli ha messo insieme sin qui dodici presenze, ma solo una da titolare, giocando pochissimo:

appena 185 minuti in campo, con un gol all’attivo. Il Genoa è l’occasione giusta per giocare con continuità, visto che fisicament­e alla squadra rossoblù manca un attaccante possente con le sue caratteris­tiche. Un reparto extralarge, dove Caicedo considerat­o il pezzo pregiato del mercato estivo - non ha inciso, tanto che ora potrebbe essere ceduto. Ekuban non ha segnato neppure un gol, Pandev è apparso un po’ in calo rispetto alla stagione passata, Buksa e Bianchi sono stati semplici comprimari. Per quest’ultimo, adesso, siamo alle battute finali della trattativa che lo porterà al Brescia in prestito sino a giugno con diritto di riscatto. A completare il nuovo attacco di Blessin, è arrivato Yeboah, in campo nelle ultime due partite. Le garanzie offerte da Piccoli sono ancora maggiori. Nella stagione passata l’attaccante di Gasperini era stato mandato in prestito allo Spezia, dove aveva realizzato cinque reti, rientrando però poi a fine stagione a Bergamo. Dove, però, nel girone di andata ha avuto pochissime occasioni di farsi vedere. La formula stessa studiata per questo suo interregno genoano sembra fatta apposta per vederlo sempre in campo. Consideran­do, appunto, che maggiori saranno le sue presenze nel Genoa, minore sarà la cifra che il club rossoblù dovrà versare all’Atalanta. Benefìci per tutti, dunque, anche se poi bisognerà aspettare il verdetto del campo. Di sicuro l’effetto-Blessin s’è già sentito, perlomeno sul piano dell’intensità, in campo e fuori, anche se con l’Udinese non si è andati oltre lo zero a zero. La salvezza resta impresa ardua, però lo stesso nuovo allenatore genoano ha ribadito di volerci provare sino all’ultimo. E, in questo, il mese di febbraio sarà davvero decisivo. Serve ritrovare una vittoria che manca ormai da venti partite in assoluto, di cui tredici in casa: la peggior striscia in campionato di sempre per il Genoa. Piccoli, in fondo, arriva anche per scacciare questo incubo.

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