La Gazzetta dello Sport

Dovi l’ultima sfida «Nessuno mi mette tra i favoriti? Sarò la sorpresa»

Dovizioso e il 2022: «Bagnaia, Marquez, Quartararo e Martin. Poi però...»

- Di Paolo Ianieri

Èrimasto lontano dai riflettori per tutto l’inverno. Del resto, conoscendo­lo, è lo stile di vita che preferisce. Per avere notizie di Andrea Dovizioso bisognava andare a cercarlo su qualche campo di cross, la grande vera passione che gli ha tenuto compagnia anche nella prima parte della scorsa stagione quando, dopo l’addio alla Ducati, aspettava l’occasione giusta per rientrare nel giro: il divorzio di Maverick Viñales dalla Yamaha e la promozione a ufficiale di Franco Morbidelli, sono stati la porta attraverso la quale il Dovi ha conquistat­o la sella dell’ormai ex team Petronas, dalle cui ceneri ieri sul palco del Teatro Filarmonic­o di Verona è nato ufficialme­nte il team RNF WithU che vede al vertice il solo Razlan Razali. E adesso, per quella che sarà la 20a stagione iridata («Sono tanti anni») inizia l’ennesima sfida. L’ultima?

3Dovizioso, lei a fine 2021 è tornato soprattutt­o per capire, uniche aspettativ­e quelle di ambientars­i alla Yamaha. Adesso, invece, si fa sul serio.

«È presto per dire se sono pronto, perché so che mi serve fare un altro passo in avanti di adattament­o alla moto. Le ultime cinque gare che ho fatto, sapevo che sarebbero andate così a livello di risultati, non mi aspettavo nulla di più. Ma farle è servito tantissimo per non partire adesso da zero e, soprattutt­o, per fare il test a Jerez. Però non ho ancora la situazione in mano per dire che cosa potrò fare: questi due test, che sono comunque pochi, saranno fondamenta­li per mettersi a posto il più possibile e per farmi scoprire la moto 2022, che non è quella che avevo provato a Jerez. Sono curioso di vedere cosa arriverà in Malesia».

3 Ha parlato con la Yamaha per sapere che lavoro è stato fatto? «No, perché in Yamaha non lavorano così. E, soprattutt­o, credo che anche loro non abbiano delle certezze assolute su cosa ci aspetta. Quindi andiamo a Sepang per lavorare e capire, sperando soprattutt­o di trovare le condizioni giuste che ci permettano di scegliere i pezzi giusti per la stagione».

3 Prima di allargare l’orizzonte, sono due italiani contro Fabio Quartararo per la leadership in Yamaha.

«È vero, però direi che Fabio parte da una buona situazione: conosce bene la moto, ha gestito il 2021 perfettame­nte, ha tutto sotto controllo. Franco, anche se ha più esperienza di me su questa moto, e io, dovremo lavorare duro per crearci la situazione giusta».

3Il

suo compagno sarà Darryn Binder, promosso direttamen­te dalla Moto3.

«Il suo è un salto enorme e infatti il primo test è stato uno choc. Ha velocità e ora la possibilit­à

Yamaha satellite Sopra la Yamaha M1 MotoGP del team RNF WithU di Razlan Razali, nato dalle ceneri dell’ex Petronas di dimostrarl­o, se posso lo aiuterò».

3E invece Yamaha che aiuto le darà durante la stagione? «Dipende dal materiale. Al momento non c’è nessun programma e non mi aspetto delle grandi evoluzioni durante l’anno. Sinceramen­te, mi interessa di più partire con una base buona».

3Quando si parla dei protagonis­ti attesi di chi farà bene, il suo nome non compare quasi mai.

«È normale, non lo metterei neanche io in questo momento. Sono io a doverlo dimostrare, creando la situazione. Ci sta, e mi piace anche pensare di potere essere io la sorpresa».

3Chi

«All’inizio si parla sempre a seconda di come è finita l’ultima stagione, cosa che all’inizio ha un’influenza importante. Ma non vuol dire che sarà tutto l’anno così. Nei test poi verranno fuori delle evoluzioni, e più che in altri anni questa volta potremo capire diverse cose, anche se due giorni in Malesia sono davvero pochi e i tre a Mandalika,

sono i suoi favoriti?

una pista nuova, non so che valenza potranno avere. Però se ci sarà uno strapotere di certi piloti o moto, qualcosa capiremo».

3Faccia qualche nome.

«Quel mezzo punto in più di possibilit­à, a tanti piloti che si possono giocare il campionato, lo do a Pecco (Bagnaia; n.d.r.), Marc (Marquez; n.d.r.), Fabio e Martin».

3Marquez sembra avere recuperato dal guaio all’occhio.

«Mi aspettavo potesse riuscirci prima, vuol dire che il recupero non è stato così semplice. Non so come stia, quindi non ha senso parlarne, ma sono contento se sta bene».

3Si dice che questa potrebbe essere la sua ultima stagione.

«Sì, può essere. Ma questo non cambia niente né nell’approccio iniziale, né durante la stagione. Vivo il momento e sono concentrat­o solo sulla prestazion­e. Dipenderà dai risultati, ma anche da quello che vorrò fare io. Ma sinceramen­te non sono preoccupat­o».

3Visto

che lei è un patito del cross e del fuoristrad­a, il suo ex compagno Danilo Petrucci nelle ultime settimane si è fatto un nome alla Dakar.

«È stato bravissimo. Poi, un pochettino lo conosco, sapevo che sarebbe stato veloce in certe tappe, ma non così tanto. Ho avuto paura che si facesse male, quando ha iniziato ad andar forte, e infatti qualche botta l’ha data. E forse è andata anche bene».

3Ma

«No. Sono abbastanza matto ma non come lui. A volte mi diverto anche a guardare gli altri».

lei la correrebbe?

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 ?? ?? Nuovo team Andrea Dovizioso, 35 anni, in sella alla Yamaha M1 MotoGP del team RNF WithU, con il neo compagno di squadra Darryn Binder, 24
Nuovo team Andrea Dovizioso, 35 anni, in sella alla Yamaha M1 MotoGP del team RNF WithU, con il neo compagno di squadra Darryn Binder, 24

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