Italia un’altra tegola
Mancini perde anche Di Lorenzo Gli è sparita la difesa titolare
Del fortino azzurro c’è solo Gigio Bonucci-Chiellini per la finale?
Aggrappiamoci ai segnali propizi. In poche ore la nostra Nazionale di rugby è tornata a vincere dopo 7 anni, Marcell Jacobs si è confermato il più veloce del mondo anche sui 60 metri e la Ferrari ha trionfato in un Gran Premio dopo 903 giorni. C’è della magia nell’aria. Sembra tornata l’estate scorsa. Estate che è stata accesa dallo splendido trionfo dell’Italia di Roberto Mancini nell’Europeo. Ecco, auguriamoci che stavolta la nostra Nazionale vada a traino e sfrutti la magia accesa da altri. Oggi pomeriggio, primo giorno di primavera, con l’allenamento al Centro Tecnico di Coverciano, ore 16, inizia ufficialmente il cammino azzurro nei playoff mondiali. Mercoledì mattina partenza per Palermo dove il giorno seguente l’Italia affronterà la Macedonia nel primo incontro (ore 20.45). Se tutto andrà come speriamo, martedì prossimo Mancini si giocherà il Qatar contro Portogallo o Turchia.
C’è De Sciglio Saranno importanti le parole che il c.t. azzurro dirà oggi al gruppo che si è ritrovato alla spicciolata nel quartier generale fiorentino. Ultimo ad arrivare l’atalantino Pessina, reduce dal match di ieri sera al Dall’Ara. L’Italia cominciò a vincere l’Europeo nel maggio del 2018, quando, al primo allenamento, Mancini illustrò il piano di volo: «Voglio che vi divertiate a tenere la palla e ad attaccare sempre». I giovani azzurri lo presero di parola e, grazie a quel calcio dominante e a uno straordinario spirito di gruppo, conquistarono l’Europa. Durante le qualificazioni mondiali, quel calcio e quello spirito si sono visti solo a tratti. Oggi Mancini dovrà trovare le parole giuste per evocare la magia di giugno e per stemperare la comprensibile tensione di un dentro o fuori sinceramente paradossale. Questa Nazionale, dalla sconfitta in Portogallo del settembre 2018, ha giocato 41 partite in 42 mesi, perdendone una sola, con la Spagna a San Siro, in Nations League, nell’ottobre scorso. Significa che questa squadra, praticamente imbattibile e campione d’Europa, potrebbe trovarsi fuori dal Mondiale con due sconfitte in quattro anni... Vorrebbe dire un buco di almeno 12 anni (2014-2026) senza l’Italia al Mondiale. Meglio non pensarci. Mancini dovrà essere bravo a normalizzare una vigilia che normale non lo è. L’ultima tegola si chiama Di Lorenzo. Il terzino del Napoli, visitato ieri a Firenze, dopo l’infortunio al ginocchio di sabato, ha dovuto lasciare il ritiro azzurro. Precettato De Sciglio che ha giocato bene anche ieri e ha mandato in gol Vlahovic. Lo juventino occupa con disinvoltura entrambe le fasce e può difendere anche al centro. Per questo è stato preferito a Calabria. Contro la Salernitana si è rivisto per 45’ anche Chiellini che però Mancini intende preservare, con Bonucci, i Leoni di Wembley, per il presumibile spareggio con il Portogallo nel torrido Da Luz di Lisbona.
Difesa tutta nuova Quindi, contro la Macedonia, mancheranno 4 difensori titolari su 4: Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini, Spinazzola. Florenzi ed Emerson dovrebbero essere i terzini, Bastoni uno dei due centrali. Per l’ultima casella è favorito il romanista Mancini, caricato dal derby. Male Luiz Felipe e Acerbi portati a spasso da Abraham. Difesa in piena emergenza, davanti a un Donnarumma ancora ammaccato dalla papera del Bernabeu e dai veleni parigini; 3 gol presi ieri. Ma a Palermo, in uno stadio pieno di affetto, ci auguriamo di giocare nella metà campo altrui. Dalla cintola in su l’Italia sembra fatta: Barella, Jorginho, Verratti a sostegno di Berardi, Immobile e Insigne. Se il Mancio ha in testa altro, cominceremo a scoprirlo da oggi, primo giorno di primavera. Primo passo verso il Qatar.