La Gazzetta dello Sport

I NERAZZURRI SU DYBALA SETTE MILIONI SUL PIATTO L’ATLETICO IL VERO RIVALE

Che intreccio con Madrid: a Simeone piace anche Lautaro Adesso via all’asta. Con un dettaglio: si parte da... zero

- Di Davide Stoppini MILANO

uovetevi ora, o tacete per sempre. La vita è adesso, perché il campo è libero e le condizioni sono favorevoli come forse nessuno poteva pensare. E questo l’Inter lo sa bene, come pure gli altri club potenzialm­ente interessat­i a far firmare Paulo Dybala. Occhio al dettaglio, allora: l’argentino non è solo libero di scegliersi un altro club. Ma di fatto non ha detto no ad alcuna offerta: la Juventus non gli ha messo sotto il naso una proposta che l’argentino ha rifiutato. Sempliceme­nte, il club bianconero ha detto a Paulo che la storia era finita e che l’accordo non sarebbe stato rinnovato. Ergo: Dybala non ha in mano un numero, ovvero una proposta in milioni di euro da cui iniziare a trattare con il suo prossimo club. Quella di ottobre, da otto milioni più due di bonus, non esiste più. Non c’è una base, insomma. Si riparte da zero, senza «limitazion­i» di accesso all’asta. Ed è un vantaggio per chi ora vuole avvicinare Dybala.

Mosse nerazzurre

E le squadre ci sono, anche se fin qui tutte sono giustament­e rimaste al coperto, in attesa di sviluppi sul fronte Juve. Il motivo è chiaro: chi rischia di fare una brutta figura, esponendos­i e magari poi venendo sorpassato da un rinnovo? Adesso la strada è spianata. E non c’è più motivo di temporeggi­are. L’Inter c’è, come pure l’Atletico Madrid. Il club spagnolo è quello che, al di fuori dei confini italiani, ha mandato i segnali più convinti all’entourage di Dybala, al suo agente e non solo. Resta da capire fino a che punto si spingerà la squadra di Diego Simeone, se davvero entrerà in scena con un’offerta concreta. È un passaggio chiave. Con l’Inter spettatric­e assai interessat­a. Senza l’Atletico in campo, il club nerazzurro sentirebbe di avere le carte in regola per affondare, per provare a chiudere. L’opportunit­à è ghiotta, per una serie di motivi solo parzialmen­te spiegati dall’opportunit­à di prendere a zero un calciatore che è stato riferiment­o della Juventus almeno fino alla fine del 2021, ovvero fino all’approdo di Vlahovic in bianconero. Detto che magari si dovrà discutere anche del bonus alla firma dovuto all’entourage dell’argentino - si sussurra di una cifra vicina ai 10 milioni di euro, numero non confermato dai protagonis­ti —, l’Inter ha lo spazio tecnico nel monte ingaggi per arrivare a offrire un accordo da 7 milioni di euro a stagione, magari non di base fissa ma comprensiv­i di bonus. Basteranno? Non è una risposta che si può dare oggi, dipenderà da quante squadre ora avranno voglia di “sporcarsi le mani” con l’affare Joya. In Argentina giurano che sia in agenda già nei prossimi giorni un vertice tra Jorge Antun, l’agente di Dybala, e la dirigenza dell’Inter. Gli interessat­i smentiscon­o, ma in fondo non potrebbero fare altrimenti, adesso.

L’estero E allora Inter e Atletico Madrid, si diceva. È una storia che si intreccia, perché tra Milano e la Spagna viaggia parallelam­ente anche il nome di Lautaro, da sempre sul taccuino di Simeone. Impensabil­e che l’Atletico prenda tutti e due gli argentini: chissà, uno dei due potrebbe direttamen­te o indirettam­ente lasciare il posto all’altro. Ma il panorama è ampio. Il feeling tra Dybala e la Premier League è tutto da dimostrare, c’è un precedente non confortant­e legato alla trattativa saltata con il Manchester United dell’estate 2019. Ma è giusto fare attenzione ai movimenti di due club londinesi. Il primo è il Tottenham, non fosse altro che per la presenza di Fabio Paratici, magari stimolato dall’idea di offrire una vetrina post Juve all’attaccante. Il secondo è l’Arsenal, in piena corsa per un ritorno in Champions. Detto che sul Barcellona non arrivano conferme, non è giusto invece cancellare completame­nte il nome del Psg, che potrebbe cambiare molto la prossima stagione. A oggi, sono solo scenari. Ma la partita sta finalmente iniziando: fino a ieri era riscaldame­nto, ora l’arbitro ha fischiato e si parte. Gioca l’Inter, questo è certo. E chissà che la cosa non possa stuzzicare pure Paulo: c’è miglior posto nel quale prendersi una rivincita sulla Juve?

Situazione Paulo non ha un’offerta in mano da cui ripartire: ecco perché è un vantaggio trattarlo

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