La Gazzetta dello Sport

Fattore Italia Berardi resta un obiettivo

Al club servono rinforzi azzurri per la lista: l’esterno del Sassuolo piace a Pioli ma costa 30 milioni

- Di Carlo Laudisa @CARLOLAUDI­SA

Chiamiamol­o fattore Italia. Nella strategia del Milan c’è un chiodo fisso: rispettare i target delle liste per la Serie A e per la Champions League. Nei 25 che possono scendere in campo nelle due competizio­ni 4 devono avere il passaporto italiano, mentre altri 4 devono essere di formazione nostrana. Le recenti uscite hanno intaccato questa soglia. Ecco perché nelle trattative di Maldini e Massara torna sempre il ritornello: «Se prendiamo uno straniero, poi, dobbiamo andare sul mercato interno». Facciamo un esempio di stringente attualità. Il dialogo per il centravant­i belga Divock Origi procede spedito: c’è una convenienz­a tecnica (bagaglio di esperienza ad alto livello) e un evidente risparmio economico, visto che l’attaccante del Livepool può arrivare a parametro zero. Sull’altro piatto della bilancia c’è Gianluca Scamacca, il centravant­i del Sassuolo che viene valutato una quarantina di milioni. A prima vista non c’è partita: il belga è preferito per ragioni naturalmen­te finanziari­e. Eppure il Milan sta ancora guardando al centravant­i romano che piace tanto anche a Roberto Mancini per il futuro della Nazionale.

Feeling Berardi Ovviamente le stesse valutazion­i valgono anche per il ruolo di attaccante esterno. Prosegue il dialogo con il Bruges per l’ala Noa Lang, e d’altro canto non è mai svanito l’amore per Domenico Berardi, faro del Sassuolo. Già la scorsa estate Stefano Pioli lo aveva messo in cima alla sua lista, poi la società ha diretto le proprie attenzioni verso il brasiliano Messias, molto meno caro. Peraltro in prestito con diritto di riscatto dal Crotone. Il mancino del Sassuolo ha ripetuto un’altra eccellente stagione e, guarda caso, il feeling torna di moda. Ancora una volta, però, il problema può essere il prezzo, visto che l’a.d. neroverde Giovanni Carnevali lo quota almeno 30 milioni, non i 15 nella testa dei dirigenti rossoneri. Anche questa partita è ancora tutta da giocare, nonostante le squadre della Premier stiano corteggian­do il cannoniere degli emiliani. Un fatto è certo, in via Aldo Rossi sanno bene come gestire le risorse finanziari­e: nessun colpo di testa. Di sicuro la candidatur­a di Berardi resta autorevole per le sue credenzial­i tecniche di prim’ordine. Ma se non fosse lui il prescelto, c’è l’idea che nelle prossime mosse rossonere ci saranno comunque dei giocatori di casa nostra.

Alchimie Sotto questo profilo, ad esempio, sono in salita le quotazioni di Alessandro Florenzi, ora in prestito dalla Roma. Nulla di più facile che l’esterno venga riscattato, anche perché nel frattempo è in uscita Alessio Romagnoli, in cui rinnovo di contratto è sempre più difficile. Poi, è vero che il ritorno alla base di Tommaso Pobega dal Torino appare più che scontato, ma sarà importante capire chi prenderà il posto di Kessie a centrocamp­o. È un’alchimia ancora tutta da bilanciare, ma c’è da star certi che ai piani alti del club rossonero verranno valutati altri candidati cresciuti nel nostro calcio.

Incastri Sul fronte centravant­i prosegue il dialogo per Origi: Scamacca l’alternativ­a

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