La Gazzetta dello Sport

Pasticcio re STRATEGIA FLOP, FERRARI

La pioggia complica i piani ma la Scuderia sbaglia le scelte dei pit stop ed è caos: dalla pole, Charles chiude solo 4° Verstappen a +9 INCUBO NEL PRINCIPATO: SVISTE E È NAUFRAGIO LECLERC SBOTTA, SAINZ 2°

- Di INVIATO A MONTECARLO (MONACO)

Luigi Perna

utto era pronto per la prima incoronazi­one di Charles Leclerc nel Principato. Bastava partire bene dalla pole position, ottenuta con un giro mostruoso nelle qualifiche, e il gioco sembrava fatto. Sarebbe stata la più meritata delle vittorie, per il ragazzo monegasco della Ferrari, atteso dal pubblico di casa come un messia, l’eroe della nazione. Avere affianco l’altra rossa di Carlos Sainz aumentava le probabilit­à di successo, perché sulle stradine strette di Montecarlo è quasi impossibil­e superare, quindi c’erano i presuppost­i per una doppietta storica, come quella di Vettel e Raikkonen nel 2017. Invece la pioggia e gli errori di strategia della scuderia di Maranello l’hanno trasformat­a in una domenica da incubo, l’ennesima giornata maledetta di Leclerc nella “sua” gara, sancendo il trionfo di Sergio Perez e della Red Bull, abili a sfruttare la confusione degli avversari.

Doppia beffa La rabbia di Charles, che ha perso tre posizioni durante i pit stop ritrovando­si quarto, si è trasformat­a prima in sconforto e poi in una sferzata alla squadra. «Non ho parole. Non possiamo fare una cosa così», ha detto alla radio singhiozza­ndo. Una delusione cocente e impossibil­e da trattenere, perché Leclerc sentiva di avere la corsa in pugno dopo il via dietro alla safety car e il dominio iniziale sulla pista allagata dal diluvio, con un vantaggio di quasi 7” sugli inseguitor­i. «Mi fa male. Questa gara doveva essere nostra. Abbiamo preso due decisioni sbagliate che ci sono costate il successo, dobbiamo guardarci in faccia e migliorare». Il secondo posto di Sainz ha reso la beffa più amara, anziché addolcire il sapore della sconfitta, anche perché sul terzo gradino del podio è finito Max Verstappen con l’altra Red Bull, portando a 9 punti il suo vantaggio nella classifica mondiale su Leclerc.

La chiave Il momento chiave è stato al 16° giro, quando l’asfalto cominciava ad asciugarsi e la Red Bull ha giocato il jolly, richiamand­o Perez ai box per passare dalle gomme rain a quelle intermedie. Una mossa che ha spiazzato Inaki Rueda e gli strateghi del “remote garage” a Maranello. La Ferrari avrebbe dovuto rispondere subito, fermando Sainz o Leclerc, per marcare l’avversario che poteva sfruttare la velocità delle mescole più morbide. Ma ha lasciato che Sainz andasse avanti, convinto che di lì a poco si sarebbe passati direttamen­te alle gomme da asciutto (un’intuizione del pilota rivelatasi giusta) e invece ha fatto rientrare Leclerc dopo due giri, quando era ormai troppo tardi per parare il colpo. Il monegasco si è così ritrovato dietro a Perez. Il pasticcio è peggiorato al 21° giro, quando è toccato a Sainz fermarsi a cambiare gli pneumatici, passando alle slick, perché il box ha chiamato in contempora­nea anche Leclerc, che è rimasto in coda dietro al compagno perdendo altro tempo decisivo, tanto da scivolare alle spalle dello stesso Sainz e di Verstappen. Una svista colossale.

Reazione mancata Binotto non nasconde il disappunto: «C’è delusione, perché dispiace perdere una gara quando hai due macchine in prima fila, e se un pilota che è in pole si ritrova quarto, significa che qualcosa non ha funzionato». Il team principal del Cavallino spiega così la scelta strategica sbagliata della squadra: «Abbiamo sottovalut­ato la velocità delle gomme intermedie. Dopo la sosta di Perez, avremmo dovuto richiamare Charles ai box un giro prima oppure non fermarlo proprio e passare direttamen­te alle slick qualche giro più avanti. In realtà, l’idea era rispondere con Sainz, ma abbiamo capito che avrebbe perso la posizione su Perez e abbiamo cambiato tattica. Bisognava reagire meglio. Dovrà servirci da lezione».

Doppiaggio La strategia di Sainz era vincente, e poteva ancora salvare dal disastro, ma lo spagnolo è stato rallentato dalla Williams del doppiato Latifi nel giro di rientro dopo la sosta, perdendo un paio di secondi che sarebbero bastati per restare davanti a Perez, balzato al comando al 23° giro. La Red Bull è stata impeccabil­e: ha lanciato l’esca con furbizia, quando Leclerc aveva in pugno la gara, e poi ha risposto all’istante quando la Ferrari ha tentato la contromoss­a anticipand­o il passaggio alle slick. La pioggia, che crea più variabili ed era molto temuta dagli ingegneri del Cavallino, è stata alleata del team di Christian Horner.

Ricorso L’incidente di Mick Schumacher, con la Haas spezzata in due nello schianto alla “esse” delle Piscine senza conseguenz­e per il tedesco, ha portato allo stop della gara e alla ripartenza dietro alla safety car. Ma nei trenta giri che restavano, fino allo scadere delle tre ore, non è successo niente: Perez, Sainz, Verstappen e Leclerc sono arrivati incollati uno dietro l’altro in 3”. «Per noi non è finita — ha annunciato Binotto — dobbiamo chiarire molte cose con la Fia, che ha lasciato correre su episodi puniti in passato con cinque secondi di penalità». Infatti, di lì a poco la Ferrari ha presentato ricorso contro le Red Bull di Perez e Verstappen, accusati di avere toccato entrambi la riga gialla all’uscita della corsia dei box in occasione dei pit stop. Il risultato è rimasto sub judice fino alle 21.30, poi i commissari hanno respinto la protesta perché in entrambi i casi «la macchina non aveva completame­nte oltrepassa­to la linea con le gomme sinistre». Un’interpreta­zione destinata a creare discussion­i. L’ultima parola su un GP di Montecarlo che non verrà dimenticat­o facilmente.

 ?? ??
 ?? ??
 ?? ??
 ?? ??
 ?? LAPRESSE ?? Caos Il passaggio di Charles Leclerc dalle gomme full wet alle intermedie: la strategia Ferrari è stata decisiva in negativo per il risultato del GP di Monaco
LAPRESSE Caos Il passaggio di Charles Leclerc dalle gomme full wet alle intermedie: la strategia Ferrari è stata decisiva in negativo per il risultato del GP di Monaco

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy