La Gazzetta dello Sport

MANCINI LO HA LANCIATO E LA JUVE LO ASPETTA ECCO L’EREDE DI CHIELLINI

Allegri lo considera pronto per la A e lo vede come primo cambio, lo proverà in ritiro ma è destinato a restare a Torino

- Di Fabiana Della Valle TORINO

l ragazzo con il numero 3 azzurro sulle spalle sarebbe piaciuto a Giampiero Boniperti e non solo per la capigliatu­ra senza fronzoli, ma anche per le parole vecchio stampo pronunciat­e ieri alla «Domenica Sportiva», il giorno dopo l’apprezzato esordio con la Nazionale: «Non amo i social, fosse per me lo smartphone lo butterei, i telefoni ci portano ad allontanar­ci dai rapporti e a crearci una vita finta, io preferisco i legami reali. Amo stare con i miei compagni, ho un fortissimo senso del gruppo e mi piace viaggiare. Vorrei andare in America, un giorno lo farò». Forse non sarà il tipo di vacanza che aveva immaginato, ma è probabile che questo desiderio si avveri molto presto: la Juventus ha in calendario una tournée estiva negli Stati Uniti a fine luglio, tra Dallas, Las Vegas e Los Angeles e salvo sorprese clamorose Gatti è destinato a salire su quel volo a stelle e strisce, che sarà l’inizio di una nuova avventura in bianconero. «La Juventus è un mondo completame­nte diverso ma le sfide non mi spaventano — ha raccontato ancora il difensore centrale acquistato a gennaio dal Frosinone —, farò di tutto per essere pronto per un club così importante». Il ragazzo che numericame­nte prenderà il posto di Giorgio Chiellini, ormai prossimo a trasferirs­i negli States (fatta con il Los Angeles Fc, manca solo l’ufficialit­à) è la grande scomdella dirigenza bianconera e anche di Massimilia­no Allegri, che nonostante le zero presenze in Serie A lo consideran­o già maturo per una big e per questo non ritengono indispensa­bile andare a prendere un altro centrale sul mercato.

Il dopo BBC«E’ il miglior difensore della B e ha le caratteris­tiche per poter indossare la maglia della Juventus», aveva detto di lui il tecnico quando il club se lo accaparrò per una decina di milioni, cospicui bonus compresi (il Frosinone lo pagò 200 mila euro). «Se l’ho fatto giocare è perché penso che possa diventare un bravissimo difensore per il futuro», ha aggiunto il c.t. dell’Italia Roberto Mancini nella conferenza stampa post debutto. Non servivano prove di campo per convincere Max che è l’uomo giusto per rendere più solido il muro bianconero, ma la prestazion­e di sabato è comunque la conferma che la scelta è stata azzeccata. Allegri ha indicato da tempo le sue priorità sul mercato e tra queste non c’è un centrale, a meno che non si presenti un’occasione (Rudiger a parametro zero lo era) proprio perché è convinto che il quarto del reparto possa essere lui, ex serramenti­sta che in quattro stagioni ha scalato quattro camessa tegorie, con un nonno granata che abita a 500 metri dallo Stadium, in via Grosseto. «Se ne farà una ragione...», ha scherzato Gatti, che ha raccontato anche quando arrivava all’allenament­o sporco di vernice perché dipingeva le travi di legno, svegliando­si la mattina all’alba e con mezzora di pausa per il pranzo. Un percorso che lo ha formato e fortificat­o. Gatti è arrivato a Torino l’ultimo giorno di mercato, un pezzettino di futuro che la Juventus si è garantita prima ancora che si disgregass­e definitiva­mente la BBC. Chiellini lo incoronò il giorno della firma alla Continassa: si presentò a sorpresa mentre stava facendo le visite e gli disse: «Ecco il mio erede», facendolo quasi arrossire. Quel giorno conobbe anche Leonardo Bonucci, che ora sarà il suo capitano alla Juventus e in azzurro: «Sapere di averlo in squadra è molto importante per un giovane», è il pensiero di Fede.

Tra Chiello e Leo Come Giorgio, Federico ama lo scontro fisico, ma è un marcatore che sa anche impostare. Destro naturale, il d.s. del Frosinone Guido Angelozzi lo ha definito «un Chiellini con i piedi di Bonucci», perché oltre a una forte personalit­à e una discreta presenza scenica in area

di rigore è dotato di tecnica e visione di gioco, eredità degli anni da centrocamp­ista. Altro dato rilevante: i 5 gol segnati nell’ultima stagione in Ciociaria, un valore aggiunto per un difensore. Allegri lo vede come prima alternativ­a a Leo, che a 35 anni sa di non poter fare tutte le partite, ma può giocare anche in coppia con lui. A quattro gioca preferibil­mente a destra e nella difesa a tre, già sperimenta­ta in passato, può fare sia il centrale sia il difensore di destra. Con lui, Bonucci, De Ligt e Rugani il reparto può essere considerat­o al completo, anche se le sorprese nel mercato sono sempre in agguato e per gli ultimi due potrebbero arrivare delle offerte. Quanto a Gatti, la Juventus finora non ha mai pensato seriamente di utilizzarl­o come pedina di scambio e se anche dovesse rientrare dal prestito Demiral (l’Atalanta non ha ancora fatto sapere alla Juventus se lo riscatterà, però le possibilit­à sono in aumento) sarà il turco ad entrare nella lista dei cedibili.

Linea verde Juve Gatti tra poco compirà 24 anni, è giovane e italiano, in linea con le strategie societarie, e può diventare il Chiellini del futuro, ovvero il difensore della Signora per il prossimo decennio. E’ un ragazzo con la testa sulle spalle, anche per questo sarebbe piaciuto a Boniperti, che nella Juventus vede la grande occasione e non la sprecherà. Allegri lo testerà in ritiro e gli basterà poco per capire se è davvero pronto per il grande salto, come il debutto azzurro ha già fatto intuire.

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