La Gazzetta dello Sport

Tutto esaurito che spettacolo Una lezione per il futuro

- Di Andrea Tosi

Il pienone del Forum di Milano, con 12.300 tifosi vestiti di rosso quasi a formare un muro per aiutare la squadra di coach Messina a difendere il proprio fortino, ha aiutato le due finaliste a giocare, finalmente, una bella partita. Gara-3 ricca di gioco e azioni spettacola­ri dopo che nelle prime due partite Virtus e Olimpia si erano consumate i gomiti e le ginocchia a forza di colpi duri e contatti al limite del regolament­o. Ci voleva il “sold out” dell’impianto più capiente della Serie A per stimolare tutti i giocatori in campo, soprattutt­o i campioni equamente divisi sui schieramen­ti, a produrre il meglio del loro repertorio sui due lati del campo. Una simbiosi tra pubblico entusiasta e caldo e prodezze tecniche ed emotive che, dopo due stagioni piene di restrizion­i causate dal Covid e di limitazion­i di accesso con quote di ingresso che hanno scontentat­o tutti, diventa un segnale importante di ripartenza per tutto il basket italiano. Certo, la finale tra i club più storici e plurititol­ati per la seconda stagione di fila ha aiutato il movimento a rialzarsi da un momento di crisi economica, grazie anche ai forti investimen­ti profusi dalle proprietà di Olimpia e Virtus per rilanciare le rispettive squadre in campo nazionale e internazio­nale. Ma è il seguito dei tifosi, che sono tanto mancati a tutte le squadre del campionato e non solo per motivi di botteghino, che determina il successo e la tenuta del sistema. Nelle prime due partite a Bologna il “sold out” è stato solo sfiorato, ieri è arrivato innescando uno spettacolo che deve diventare il ponte sul futuro per la Serie A dei prossimi anni. Lo aspettiamo e lo auspichiam­o.

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