Estate in Barça Il Napoli alza l’offerta, ma la Spagna lo tenta
Il club propone un taglio minore dell’ingaggio. Kalidou però vuol provare a vincere
Tutto ruota intorno a lui, Kalidou Koulibaly. Dal suo futuro dipenderà il progetto tecnico del Napoli, chiamato eventualmente a puntellare la difesa dopo aver già ritoccato l’attacco, ma anche la percezione di quello che il club intende essere nel prossimo futuro. Con il rinnovo di Koulibaly, infatti, la squadra sarebbe ancora competitiva per il vertice nei prossimi anni mentre senza Koulibaly la società avrebbe optato per una rivoluzione a tutto tondo dagli esiti incerti. Al momento, però, paradossalmente, resta la permanenza senza prolungamento l’ipotesi più percorribile perché all’orizzonte gli acquirenti tentennano e perché Koulibaly non avrebbe problemi a continuare la sua avventura in azzurro anche nel caso in cui non si trovasse la sintesi con il presidente De Laurentiis.
Eppur si muove Qualcosa nelle ultime ore sta cambiando negli orientamenti delle parti in causa, comprese le società che hanno manifestato il loro interesse nei confronti del senegalese, vale a dire Psg, Chelsea e soprattutto Barcellona. Il Napoli, però, sta sentendo forte la pressione della piazza e, dopo aver già portato a termine una cospicua riduzione del proprio monte ingaggi, valuta la possibilità di alzare l’ultima offerta formulata al proprio capitano in pectore (che si aggira sui 3,5 milioni di euro più bonus). Dal canto suo, Koulibaly intende firmare l’ultimo contratto importante della sua carriera e non vuole soltanto continuare a guadagnare le cifre che ha dimostrato di meritare ma vuole, soprattutto, anche provare a vincere qualcosa di significativo.
Piazza infiammabile
Ecco perché il Barcellona, al netto di una situazione economica non esattamente florida (Laporte spera di trovare i 600 milioni che servono attraverso una serie di operazioni “innovative”), continua a rappresentare una prospettiva intrigante per Kalidou che legittimamente proverebbe gusto a confrontarsi con una realtà prestigiosa come quella blaugrana. Il problema, l’ostacolo, non è rappresentato soltanto dai 40 milioni che il Napoli ha praticamente posto come prezzo sul cartellino di Koulibaly ad appena un anno dalla scadenza del contratto di quest’ultimo ma anche dal fatto che all’ombra del Vesuvio la prospettiva di vedere andar via l’ex centrale del Genk è una potenziale miccia su un ambiente già di suo molto caldo. Ecco, l’addio di Koulibaly infiammerebbe letteralmente la piazza e questo sta facendo riflettere Aurelio De Laurentiis sul da farsi, nonostante l’idea resti quella di alleggerire ulteriormente il costo del lavoro che negli ultimi anni si è decisamente impennato.
Progetto vincente Seguire l’excursus di Koulibaly in maglia azzurra è il modo migliore per rendersi conto di come il Napoli non abbia lesinato investimenti sui calciatori che si sono affermati fino ad arrivare al punto di…non poterseli più permettere, almeno non più alle cifre già raggiunte nel recente passato. I sei milioni di euro che Koulibaly guadagna attualmente sono uno scoglio troppo alto per il club nonostante Spalletti chieda a gran voce la conferma del senegalese ed anche volendo fare il massimo sforzo possibile. Dunque, il Napoli può alzare ulteriormente la sua base fissa e ricalibrare i bonus facendo – in pratica – una eccezione alla regola che la società si è data per quest’estate, ma non arriverà mai a soddisfare in pieno le richieste del calciatore che dal canto suo potrebbe pensare di prolungare solo dinanzi ad un Napoli vincente nel breve periodo. Nel frattempo, però, la Premier chiama ed il Barça attira, ragion per cui si attendono le prime mosse ufficiali a stretto giro perché al momento manca una offerta scritta, che proprio il club blaugrana intenderebbe formulare non appena avrà più chiari i suoi conti. Gli spagnoli sono pronti ad entrare in gioco presto.