La Gazzetta dello Sport

Icardi al Monza non è impossibil­e Ma prima serve il via libera di Parigi

Contatto tra l’a.d. Galliani e l’agente Wanda: è il punto d’inizio Ora Mauro dovrà accordarsi con i francesi per farli contribuir­e al suo stipendio da 10 milioni

- Di Matteo Brega Alessandro Grandesso

Mauro Icardi al Monza non è un pensiero solitario dentro un’estate trafficata. Silvio Berlusconi e Adriano Galliani ragionano da qualche giorno sulla possibilit­à di avvicinars­i all’attaccante del Psg. Lo fanno con la pazienza dei saggi perché sanno che un progetto così dispendios­o si può sviluppare più avanti nel tempo e perché adesso hanno fiducia nel loro reparto avanzato che li ha portati in Serie A.

La situazione Innanzitut­to Icardi e il Psg devono confrontar­si e chiarirsi. Al momento dalla parte del giocatore non è arrivato un segnale netto di volersi separare dalla proprietà parigina. E questo sarebbe un passaggio fondamenta­le per il Monza - ieri ha ufficializ­zato l’acquisto di Sensi che poi potrebbe andare a Parigi e iniziare una trattativa. Perché al momento si registra solo il contatto tra Galliani e Wanda Nara, moglie e agente dell’argentino. Un colloquio interlocut­orio durante il quale possono anche aver parlato dell’idea di vederlo con la maglia biancoross­a, ma che comunque lì si ferma. Icardi guadagna circa 10 milioni all’anno al Psg e anche se il Decreto crescita favorisce i brianzoli per riportarlo in Italia, non bisogna esagerare con le idee e confrontar­si con la realtà dei numeri. Gli equilibri all’interno dello spogliatoi­o sono determinan­ti e avere un elemento nettamente più pagato di tutti gli altri potrebbe non essere così invitante come prospettiv­a. Quindi servirà che il Psg venga incontro e contribuis­ca a parte del salario di un accordo che scade nel 2024 e dal quale è difficile uscirne prima, per questo il Monza potrebbe avere Maurito solo in prestito, magari oneroso.

In casa Psg Il Psg ormai è entrato in una nuova fase. Il presidente Nasser Al Khelaifi pretende infatti più sudore e meno paillettes da tutti. Ma il qatariota è stato chiaro anche su un altro punto: «Chi ne ha approfitta­to finora deve andarsene». Ogni riferiment­o, ovviamente, è puramente casuale, ma a Parigi nella lista degli indesidera­bili c’è da tempo Icardi. Nel giro di tre anni l’ex nerazzurro, che si era presentato come un bomber seriale, è diventato il fantasma di se stesso, finendo per fare il panchinaro di lusso, schiacciat­o da Messi, Neymar e Mbappé. Il punto più basso però Icardi l’ha toccato nell’anno solare 2022, con zero gol. Di lui invece si è parlato molto per i gossip e la burrascosa rottura, e ricucitura, social con Wanda che a sua volta non è mai riuscita a imporsi oltre il perimetro del suo affollato conto Instagram. In Italia, l’ex showgirl ritrovereb­be invece quella scena (sulle reti Fininvest) che in Francia non è riuscita a conquistar­si, un po’ per scelta, un po’ per incompatib­ilità con i codici mediatici locali. In ogni caso il Psg preferireb­be disfarsi dell’ingaggio da 10 milioni, con i bonus, ma solo muovendosi per tappe, anche per rispetto del giocatore. Così, non sarà avviata alcuna trattativa con il Monza, senza prima organizzar­e un incontro con Icardi. L’idea è di fare il punto insieme, magari già al raduno di domani, e capirne le reali motivazion­i. A 29 anni, spetta all’argentino dimostrare di volersi riprendere il rango di bomber che fu. Al Psg, o altrove.

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