TUTTI CERCANO GIOVANI TALENTI CON LA CRISI I CLUB PESCANO ANCHE NEI VIVAI
Da Okoli a Ranocchia, Milanese e Ruggeri... trattative calde. E ora il Decreto Crescita frena i baby stranieri
n silenzio, la Serie A sta facendo spazio ad un interessante gruppetto di giovani talenti italiani. La maggior parte arriva dalla Serie B, conquistandosi addirittura la promozione sul campo. Il riferimento è sicuramente a Luca Zanimacchia, appena riscattato dalla Cremonese. Ma nella stessa condizione c’è anche Tommaso Milanese (scuola Roma), reduce da una brillante stagione nell’Alessandria. Anche lui sta per essere ingaggiato dai grigiorossi che inseguono pure la conferma del difensore centrale Caleb Okoli, di proprietà dell’Atalanta. Negli affari fra Roma e Juve per Zaniolo, è ricorrente il nome di Filippo Ranocchia, mezzala juventina che si è messo in luce nel Vicenza. Luce che cerca anche Nicolò Fagioli che sta rinnovando con la Juventus e cerca spazio nella massima serie.
Se è per questo il Monza sta facendo carte false per avere Fabio Miretti dai bianconeri e Adriano Galliani spera di avere la meglio sui tanti concorrenti.
Ragazzi ovunque In questa panoramica non va mai dimenticato che proprio a Torino i bianconeri hanno puntato a gennaio sulle qualità del difensore Federico Gatti, acquistato dal Frosinone. E ora bisognerà vedere se il centrale di Rivoli troverà spazio con Allegri. Anche il milanista Lorenzo Colombo conta di guadagnarsi la fiducia di Marco Baroni a Lecce, dopo una proficua esperienza nella Spal. Ad appena vent’anni l’attaccante di scuola rossonera evidentemente ha un’opportunità importante. Nella galleria non può mancare il mancino Ruggeri, reduce da una buona stagione alla Salernitana: resterà in Campania? Non gli mancano le alternative.
Tendenze Insomma, le mosse dei club dimostrano che c’è un’inversione di tendenza all’orizzonte. Ovviamente per risparmiare,
ma anche per saggiare le qualità di un vivaio che tradizionalmente fatica a valorizzare i propri talenti. A tal proposito Tullio Tinti, storico agente italiano, plaude alla recente modifica del Decreto Crescita: «Quel tetto di 2 milioni lordi evidentemente ha creato un tappo all’arrivo di nuovi stranieri. Era ora perché i nostri ragazzi finivano per subire una vera e propria stortura, pagando più tasse dei loro colleghi esteri». Ma il procuratore ha soprattutto un’osservazione in positivo: «Sarà l’occasione per testare il valore dei nostri giovani. Anche la recente qualificazione al Mondiale dell’Under 19 dimostra come il livello sia sempre elevato. Ai giovani va data fiducia, solo giocando acquisiscono la personalità necessaria per fare carriera». Comunque giura che è solo l’inizio del percorso: «Faccio due nomi di miei assistiti: il capitano dell’Under 19 Samuel Giovane giocherà sicuramente tra i cadetti. E sentirete parlare di un altro atalantino, Simone Panada, che si è appena sistemato al Modena». Sull’argomento
interviene anche Rino Foschi, a lungo direttore sportivo del Palermo (ma non solo): «Da tempo le norme prevedono di dare spazio ai giocatori cresciuti nei vivai, ma c’era stata tanta trascuratezza a riguardo. Meno male che adesso si corre ai ripari. In passato le società davano spazio alle loro promesse e i risultati sono venuti soprattutto a livello di Nazionale. Era ora che si riprendesse la vecchia strada». C’è anche un risparmio: «Bisogna dare fiducia, ma senza gravare i ragazzi di responsabilità. È bene che partano dalla panchina, lo spazio se lo conquisteranno. E i loro stipendi più leggeri faranno bene a tutti». Il mercato è appena entrato nel vivo. Va messo nel conto che presto si aggiungano nuove candidature a questo atteso talent. In un campionato sempre più vecchio era indispensabile una svolta, tempestiva per aiutare i club ad uscire dalle secche dei deficit e provvidenziale per irrobustire le nuove leve. Anche la Nazionale ne trarrà beneficio.
I nostri ragazzi si fanno spazio e gli stipendi leggeri fanno bene a tutti
Le agevolazioni fiscali? Devi dare a uno straniero almeno 2 milioni...