Romagnoli, un’attesa troppo lunga e l’Aston Villa
Chi si stanca prima? Alessio Romagnoli o Francesco Acerbi? Da mesi si parla dello sbarco dell’ormai ex capitano del Milan alla Lazio, ma questa trattativa è chiaramente legata all’uscita di Acerbi dai radar biancocelesti. Un lungo addio determinato dalla spiacevole polemica con i tifosi. Le cronache giornaliere, in realtà, si soffermano sulla stucchevole (sarà davvero così?) trattativa del difensore a scadenza di contratto con i rossoneri e la società laziale. Lascia perplessi, in effetti, che da settimane il dialogo sia bloccato su una minima differenza. La verità è che Lotito e Tare aspettano l’uscita di Acerbi per vidimare un’intesa con il difensore cresciuto nella Roma ma da sempre tifoso della Lazio. Nel frattempo fa capolino anche l’ipotesi che Romagnoli vada all’Aston Villa o al Fulham, per una capatina in Premier economicamente apprezzabile. Intanto si è fatto una ragione anche del calo dello stipendio, visto che dai 6 milioni dell’ultima stagione rossonera non andrà molto oltre i 2,8 milioni netti. È altrettanto chiaro che Alessio ha da tempo deciso di tornare nel suo mondo è ciò lo ha indotto sinora a pazientare, in attesa che a Formello affrontino tutte le problematiche nate negli ultimi tempi. Gli ottimisti giurano che il caso verrà risolto a breve. Intanto, però, le vacanze sono ormai agli sgoccioli e i raduni alle porte. Lo svincolato Romagnoli, a questo punto, non ha una casa per riprendere ad allenarsi regolarmente. In apparenza quest’aspetto può risultare secondario, ma è un campanello d’allarme psicologicamente rilevante. Un professionista di prima fascia come lui ha diritto ad accomodarsi per tempo: non merita una scomoda lista d’attesa da precario.