Partono i ritiri di una lunga estate calda Lukaku, Pogba, forse Icardi: che Serie A
Abbiamo fame di calcio. Ultima partita vista Germania-Italia di Nations League a metà giugno e non è un gran ricordo. A seguire venti giorni di solo mercato, ma ora si riparte con i raduni e i ritiri, e si profilano le prime amichevoli. Domani si ritrovano il Milan e la Juve, mercoledì l’Inter, per citare le tre grandi del Nord. Alcune squadre sono già al lavoro. Si comincia in anticipo perché il 2022 è un anno pari, ma calcisticamente anomalo: il Mondiale in Qatar si giocherà tra novembre e dicembre e tutti i campionati vivranno una prima fase fitta di partite, da agosto fino allo stop autunnale. La Serie A, per esempio, giocherà le prime quattro giornate nel mese di agosto, un inedito. Diciamo 3,80 perché il quarto turno sconfinerà nel 1° settembre con due gare, ma la sostanza non cambia. Sarà una lunga estate calda, tra preparazioni condensate in 30-40 giorni e impegni subito importanti. La calura di agosto moltiplicherà gli imprevisti. Qualcuno sceglierà di partire forte, a costo di pagare qualcosa alla ripresa post Qatar nel 2023. Altri faranno come sempre e soffriranno nello scorcio iniziale. Mai come in questa stagione avremo un campionato 1 e un campionato 2, un prima e un dopo. La Coppa del Mondo inciderà nel pre, con diversi giocatori attenti più del solito alla propria incolumità per non rischiare il Qatar, e nel post, con alcuni giocatori, speriamo il minor numero possibile, alle prese con le scorie mondiali, sia fisiche sia mentali. una voglia matta di riprendersi la centralità che aveva nell’Inter. Non si esclude poi che la Serie A riaccolga un terzo figliol prodigo, il Monza lavora all’ingaggio di Mauro Icardi. E se a Berlusconi e a Galliani riuscisse l’impossibile combo Icardi-Dybala, il Monza cesserebbe di essere una simpatica neopromossa alla sua prima Serie A e diventerebbe altro, una squadra in grado di sparigliare e di incidere sulla parte sinistra della classifica. È presto per avventurarsi in griglie e pronostici, ma tra l’acquisto di Vlahovic a gennaio e gli arrivi di Pogba e Di Maria in estate l’impressione è che la Juve sia risalita fino alle prime due file e che Massimiliano Allegri non abbia più scusanti. Certo, se gli cedessero De Ligt... Il Milan campione è uscito dall’equivoco dei rinnovi di Maldini e Massara e oltre a Origi ci sarà di più: un difensore, un simil Kessie e/o un trequartista più corposo di Diaz. Il Napoli ci sembra impegnato in un mercato di resistenza. Se ne sono andati Insigne e Mertens, si avvertono fibrillazioni su Koulibaly e Osimhen. Per ora è stato preso il giovane e talentuoso Kvaratskhelia, ma lo Spalletti bis merita di più: nel suo primo anno l’allenatore ha seminato, nel secondo può raccogliere. José Mourinho alla Roma non ha questo problema, perché ha già “mietuto” la Conference League. Ora ha avuto Matic, un concentrato di esperienza, e di altro godrà. Il digiuno sta per finire, ad agosto sarà abbuffata. Ci aspettiamo una Serie A incerta e bellissima.