La Gazzetta dello Sport

A Siena un Palio storico Corrono in 6, vince il Drago

- Di Matteo Dore © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Si sapeva che sarebbe stato un Palio storico - quello della ripresa, della rinascita, della ripartenza dopo lunghi anni di silenzio per colpa del Covid che aveva fatto annullare le corse del 2020 e 2021. Ma quello di ieri è andato oltre le attese e resterà sottolinea­to nei libri di storia paliesca: lo ha vinto il Drago con il cavallo Zio Frac montato da Giovanni Atzeni detto Tittia. Ciò che lo rende straordina­rio è che è stato corso da sole sei Contrade, un evento che a memoria d’uomo nessuno ricorda, bisogna risalire i secoli per trovare un precedente.

Corsa a

Colpi di scena fin dal mattino, quando i veterinari del Comune hanno fermato per precauzion­e i cavalli della Civetta, Vankook, e dell’Istrice, Schietta, per due lievi infortuni subiti durante le prove. Come ha spiegato il sindaco De Mossi: «I cavalli vanno salvaguard­ati tenendo conto anche di mutate sensibilit­à sociali». In Piazza si sono quindi presentati in otto. Ma durante l’interminab­ile ed estenuante mossa, si sono dovuti fermare prima il Leocorno e poi il Bruco, il cui fantino Scangeo è stato letteralme­nte scaraventa­to oltre il canape in una delle 5 false partenze atterrando sul duro tufo, senza riuscire a rimettersi in piedi: Uragano Rosso è stato quindi riaccompag­nato nell’entrone. A quel punto la Pantera, finita di rincorsa prendendo il posto del Leocorno a cui la sorte aveva assegnato il ruolo, ha provato a vincere aspettando che i 5 cavalli tra i canapi fossero schiacciat­i. Andata

eliminazio­ne

in testa, Una per tutti - il solo cavallo ad aver già corso il Palio - non ha però resistito al galoppo di Zio Frac, castrone di 7 anni: il Drago è uscito più veloce dalla prima curva di San Martino e ha tenuto il comando per i tre giri resistendo anche al ritorno della Torre.

Tittia tris Una curiosità: il cavallo della Torre, Viso d’angelo, è di proprietà di Tittia ed è il preferito di suo figlio Mattia che lo cavalca tutti i giorni. Non poteva perdere proprio da lui. Così questo fantino di 37 anni, nato in Germania da padre sardo e madre tedesca, ha conquistat­o il terzo successo consecutiv­o dopo i due del 2019, con Giraffa e Selva. In totale ne ha vinti 8. Deve il suo soprannome - Tittia - all’espression­e sarda che usava spesso per dire «che freddo» quando, appena arrivato a Siena a 17 anni, si presentava prima dell’alba nelle scuderie di Luigi Bruschelli per lavorare con i cavalli. Una gavetta che lo ha fatto crescere decisament­e bene...

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Giovanni Atzeni, detto Tittia, con il cavallo Zio Frac, festeggiat­o dai contradaio­li del Drago. In basso l’arrivo
Festa Giovanni Atzeni, detto Tittia, con il cavallo Zio Frac, festeggiat­o dai contradaio­li del Drago. In basso l’arrivo

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