La Gazzetta dello Sport

Raduno, poi tutti in campo Juric apre subito il gas

Il marchio del tecnico già al primo giorno di lavoro Izzo, Vojvoda e Buongiorno in forma. E arriva Berisha

- Di Mario Pagliara INVIATO A TORINO

Ivan Juric è tra i primi a sbucare in via Spano, all’ingresso del garage sotterrane­o del Filadelfia. Arriva da solo, alla guida della sua auto: un sigaro cubano nella mano sinistra, poi per i primi autografi spunta una penna, offertagli da una decina di tifosi che hanno sfidato il caldo e l’orario di prima mattina (sono circa le 8) per dare il benvenuto al nuovo Toro. Sfilano tutti gli altri: la dirigenza, gli uomini dello staff tecnico, i ventitré calciatori convocati per il giorno del raduno. È suonata la campanella, e il viaggio granata dentro la stagione 20222023 è ripartito nel primo lunedì di luglio in una Torino caldissima, raffrescat­a da una pioggerell­ina estiva caduta solo nel pomeriggio. Il gruppo è arricchito da tanti giovani, chi di rientro dai vari prestiti chi appena promosso dalla Primavera. Nel primo

giorno il compito di guidare i più giovani spetta a Izzo, Bremer, Buongiorno, Djidji, Singo, Vojvoda e Sanabria. Nell’attesa che, un po’ alla volta, nei prossimi giorni rientri la pattuglia dei dieci nazionali. Avendo finito a metà giugno, possono godere di qualche giorno di relax in più.

Subito giù pesante Suona la campanella, ma non è un primo giorno di rappresent­anza. È una ripresa immediatam­ente di lavoro duro. D’altronde, questo gruppo di calciatori conosce ormai bene le abitudini di Juric e del suo capo preparator­e, il professor Paolo Barbero. Così i sorrisi con i quali i calciatori entrano al Filadelfia si rimodellan­o nelle prime smorfie di fatica un paio d’ore più tardi. All’ingresso anche i calciatori si fermano a firmare i primi autografi della stagione: da Izzo a Bremer, da Sanabria a Djidji, a Buongiorno e Vojvoda e Singo, tutti molto gettonati.

Poche parole Poco prima delle 9 i calciatori sono nello spogliatoi­o: Juric parla poco, non è una sua tradizione firmare discorsi di benvenuto. Per lui parla il lavoro: dopo il risveglio muscolare in palestra, il gruppo passa nel campo secondario per «esercitazi­oni a tema e un lavoro aerobico», come spiega la società in una nota apparsa a metà giornata. Juric ha impostato il lavoro subito su uno standard elevato: si è corso tanto, una rottura del ghiaccio bella forte. Le gambe andavano veloci, la prima fatica è salita rapidament­e e anche i decibel di Juric sono stati riconoscib­ili in fretta.

Ecco Berisha Tanti abbracci, ieri, per Wilfried Singo, rientrato dopo l’intervento di metà maggio, a Monaco di Baviera, di addominopl­astica per una sindrome retto-adduttoria dolorosa. Singo riparte in perfetta forma e pienamente ristabilit­osi, pronto ad essere un protagonis­ta sulla destra. Sorrisi anche per Vojvoda: aveva concluso la stagione con una caviglia dolorante. Acqua passata, ormai: l’esterno kosovaro da diverse settimane sta seguendo un programma personaliz­zato di lavoro e i risultati si sono visti. Ieri, alla ripartenza, è stato tra i calciatori più brillanti fisicament­e. Molto tonici anche Armando Izzo (pure lui lavora da una decina di giorni), Alessandro Buongiorno e Jacopo Segre. Da oggi inizierà il rientro dei vari nazionali: il primo sarà il portiere Etrit Berisha. In mattinata metterà piede al Filadelfia per ricomincia­re là dove aveva concluso il girone di ritorno. Ieri dopo l’allenament­o la squadra ha pranzato insieme, poi l’arrivederc­i a tra qualche ora. Oggi alle 8.15 tutti pronti nello spogliatoi­o. Il Toro parte presto e va subito forte.

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Sul prato del Filadelfia i giocatori del Torino hanno cominciato ufficialme­nte la stagione
Le prime sudate Sul prato del Filadelfia i giocatori del Torino hanno cominciato ufficialme­nte la stagione
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SYNC Guida L’arrivo di Ivan Juric, 46 anni, al Filadelfia con tanto di sigaro

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