La Gazzetta dello Sport

PATTO UNITED: VIA GRATIS CHELSEA O BAYERN UN ANNO? CR7 in fuga

Cristiano ieri non si è presentato al raduno dei Red Devils Mendes in contatto con i Blues e con i bavaresi. E il Barça...

- Di Carlo Laudisa @CARLOLAUDI­SA

Zitti zitti Cristiano Ronaldo e il Manchester United hanno già stretto un patto segreto per separarsi senza polemiche. Fatica inutile, lo stillicidi­o di notizie sulla fuga del campione portoghese sta ormai inondando l’Europa. Ieri, ad esempio, ha fatto scalpore che Cristiano non si sia presentato al raduno dei Red Devils per “problemi personali”. In teoria lo aspettano sino a venerdì, in coincidenz­a con la partenza della squadra di Ten Hag per la lunga tournée asiatica tra Thailandia e Australia. In realtà la separazion­e consensual­e è stata già sancita un mese fa, quando la squadra di Rangnick non ha tagliato il nastro della qualificaz­ione alla Champions. Immediatam­ente Jorge Mendes, agente del giocatore, ha ottenuto dai vertici dello United un’uscita a costo zero, nonostante ci sia ancora un anno di contratto a legarlo alla società inglese.

Le opzioni Nel frattempo il manager portoghese ha già mosso le sue pedine ad altissimo livello. Non è passato inosservat­o, tanto per dirne una, il meeting a Oporto con il nuovo proprietar­io del Chelsea: Todd Boehly. Storia di tre settimane fa, in apparenza senza risultati. Intanto, però, la semina è cominciata. Nelle scorse settimane l’attivissim­o Mendes ha consultato anche i vertici del Bayern Monaco, alle prese con il caso Lewandowsk­i. I bavaresi stanno resistendo al pressing del Barcellona per il centravant­i polacco, ma è opinione comune che presto ci sarà bisogno di un ricambio importante per Nagelsmann. E proprio ieri è emerso anche il contatto di Mendes con i catalani. Cristiano Ronaldo evidenteme­nte cerca una soluzione che gli permetta di coltivare le sue ambizioni e Bayern e Barça rientrano nell’elite dei suoi pensieri. I vertici tedeschi, al momento, non hanno dato risposte approfondi­te: né in positivo, né in negativo. A sentire gli umori

L’intrigo

del suo entourage non trovano conferma, invece, le indiscrezi­oni che lo hanno avvicinato alla Roma e allo Special One. Il ritornello è quasi assordante: «CR7 pensa solo a battere i suoi record in Champions League».

Relax, mica tanto... Intanto lui ha ripreso ad allenarsi con lo scrupolo di sempre. Quest’estate ha speso le vacanze tra Mallorca, Ibiza e il relax sul suo yacht: senza mai saltare un giorno le canoniche sedute di training. Considerat­i i suoi parametri economici stavolta Cristiano non pone particolar­i distinguo. Consapevol­e (forse) dei 37 anni ormai compiuti a febbraio chiede di legarsi per una sola stagione alla nuova società. Per fare dei paragoni nel 2018, quando sbarcò alla Juve, concordò un quadrienna­le da 31 milioni di euro netti a stagione. Nell’agosto scorso con lo United ha sottoscrit­to un biennale di importo quasi pari a quello garantitog­li dalla società di Agnelli. Probabile che questo nuovo round porti anche ad un relativo ribasso, ma non è evidenteme­nte questo l’aspetto più significat­ivo delle trattative in corso. Piuttosto tutto ruota attorno al suo inseriment­o tecnico nella nuova squadra e alle esigenze degli allenatori chiamati in causa. Certo, rispetto all’anno scorso c’è una differenza fondamenta­le. Cristiano prima di partire per l’Europeo aveva già traslocato le proprie auto, dando spazio alle voci sui suoi mal di pancia, poi, però rispose alla chiamata del 26 luglio, dimostrand­osi fedele alla causa bianconera. Anche per questo lo strappo di fine agosto fece ancor più male, lasciando i bianconeri orfani del goleador principe.

Soluzione per il Bayern nell’ottica di un passaggio di Lewandowsk­i al Barcellona

Rischio calcolato

Stavolta il film comincia senza passaggi a vuoto. Diciamo che il fuoriclass­e portoghese si assume il rischio in prima persona, consideran­do che ora come ora le trattative, di fatto, non sono ancora partite. Forse anche per questo motivo a Manchester hanno digerito meglio la separazion­e immediata. Lo stesso Ten Hag è sollevato dal problema della convivenza con un condomino così ingombrant­e. Anche in passato Mendes ha gestito situazioni delicate. Non gli mancano certo gli argomenti per centrare un’altra impresa di mercato. Sì, perché CR7 è ancora al top, ma è sempre più ristretta la cerchia delle sue mete preferite. Questo colpo (l’ultimo?) è davvero difficile.

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