La Gazzetta dello Sport

Come ride la prima Italia di Pozzecco

Olanda battuta, il c.t. si gode l’esordio ufficiale: «Ero teso, ma siamo già un gruppo»

- Andrea Tosi INVIATO AD ALMERE (OLANDA)

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L’esordio ufficiale di Gianmarco Pozzecco come c.t. azzurro inizia in sordina con lo speaker che, indotto in errore dalla brochure ufficiale olandese non aggiornata, urla il nome del suo predecesso­re Romeo Sacchetti, e finisce con un successo importante e per niente scontato in casa dell’Olanda. Questa risultato proietta l’Italia nella seconda e decisiva fase delle qualificaz­ioni al Mondiale 2023 con 6 punti, davanti all’Islanda e alla stessa Olanda. Nella prossima poule troverà Spagna, Georgia e Ucraina, due di queste, a seconda di come si piazzerann­o (il 7 c’è il recupero Ucraina-Spagna che può cambiare il calendario) già nella finestra di agosto. Vista così l’Italia del Poz è messa bene e le premesse

per volare alla rassegna iridata della prossima estate ci sono tutte anche perché le tre dell’altro girone non si porteranno dietro i punti raccolti contro la Macedonia del Nord per pareggiare l’esclusione della Russia nel girone azzurro.

Nervosismo «La Nazionale italiana è una responsabi­lità grande - attacca Pozzecco -. Ne sono orgoglioso e onorato ma all’inizio non riuscivo a trattenere il nervosismo per questo debutto ufficiale. I giocatori se ne sono accorti e sono stati bravi, giocando una bella partita, ad abbassarmi la pressione. Ci tengo a dire che questa è una vittoria di squadra, senza personalis­mi. Perciò ringrazio tutti, anche quelli che hanno dovuto lasciare il raduno. Abbiamo iniziato un percorso nuovo e importante. Ho visto segnali che mi confortano, la voglia di difendere anche se lo

abbiamo fatto a sprazzi e soprattutt­o la voglia di passarci la palla. Sono soddisfatt­o, non era facile vincere qui. L’Olanda ha giocato bene e ci ha complicato la partita in più di un’occasione. Siamo stati bravi a rimanere avanti per 40’». Il Poz, rotto il ghiaccio e l’emozione del vero esordio dopo l’assaggio con la Slovenia in amichevole, non vuole fare nomi ma su questo risultato c’è impresso forte il marchio della “legione straniera” azzurra, ovvero di coloro che giocano con profitto all’estero, fondata oggi sul trio Fontecchio-Spissu-Polonara. In particolar­e il primo si merita il premio di mvp per la sua prova superiore in attacco con canestri sicuri e anche difficili dimostrand­o di avere raggiunto a 27 anni la piena maturazion­e passando dalla Germania alla Spagna dopo le esperienze difficili alla Virtus e all’Olimpia che avevano messo in discussion­e il suo talento fisico e tecnico. Oggi Fontecchio è un leader di questa Nazionale come Polonara, il lungo che sa colpire da tutte le posizioni e che adesso torna di prepotenza sul mercato anche italiano (lo segue la Virtus) qualora il Fenerbahce volesse liberarlo dal contratto biennale. Poi c’è Spissu, ai Giochi era il terzo play dietro a Mannion e Pajola. Adesso, visti i problemi dei due virtussini (il Pajo è in un momento di flessione dopo una finale scudetto non esaltante; magari la partecipaz­ione alla Summer League Nba potrà riaccender­lo), il tamburino sardo in attesa di liberarsi da Kazan per atterrare a Venezia è il regista che dà più garanzie. La sua condotta del gioco rispecchia la sua personalit­à: fronte alta, occhi su tutto il perimetro del campo e poi, quando trova lo spazio, ecco che lancia la sua fiondata mancina da trepunti, spesso una sentenza. «Ma non parliamo dei singoli — dice Spissu —. Abbiamo vinto insieme. Era quello che ci serviva per cominciare bene la nuova gestione tecnica. Avanti così».

Ho visto segnali importanti, voglia di difendere e di passarci la palla Gianmarco Pozzecco Sulla partita

Abbiamo vinto insieme, è ciò che serviva alla nuova gestione tecnica Marco Spissu Sullo spirito di squadra

Capitano In una serata con buoni voti non va dimenticat­o il rientro del capitano, cioè Gigi Datome, che quasi in silenzio mette la squadra in sicurezza firmando il +16 del terzo quarto, irrecupera­bile per l’Olanda. Infine applausi anche per Biligha, energia allo stato libero, un lottatore con istinto e tempismo per arrivare primo sulle palle vaganti e sui rimbalzi lunghi oltre a due mani educate che usa segnando canestri non facili dalla media distanza. Cinque uomini in doppia cifra con 92 punti segnati dentro a un non disprezzab­ile 40 per cento da tre sono un buon biglietto da visita per il nuovo c.t. che si affaccia alla fase calda del Mondiale con qualche certezza in più. Ora deve reinserire Melli e Gallinari. C’è tempo per crescere.

 ?? CIAMILLO ?? Ok Gianmarco Pozzecco, 49, abbraccia capitan Gigi Datome. Con loro da sinistra Pajola, Tessitori, Della Valle
CIAMILLO Ok Gianmarco Pozzecco, 49, abbraccia capitan Gigi Datome. Con loro da sinistra Pajola, Tessitori, Della Valle

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