La Gazzetta dello Sport

Il commercial­ista legato agli Agnelli e l’amico di John

Ferrero è il figlio di uno dei consulenti dell’Avvocato Il d.g. Scanavino viveva in collegio con Elkann

- Di Marco Guidi @MARCOGUIDI­13

Non avrà il dribbling di Ale Del Piero o la carica agonistica di Giorgio Chiellini, ma Gianluca Ferrero è un uomo che conta. Nel vero senso della parola, perché sin da ragazzo è stato abituato a muoversi tra cifre e bilanci con la stessa destrezza con cui i vecchi campioni del passato giocavano con e per la maglia della Juventus, club di cui è tra l’altro tifoso. Classe 1963, è figlio di Cesare Ferrero, commercial­ista di fiducia di Gianni Agnelli, nonché titolare di uno degli studi più noti e prestigios­i di Torino, in zona Crocetta. Ferrero padre, scomparso di recente, era uno dei consulenti più stretti dell’Avvocato, insieme a Franzo Grande Stevens, Vittorio Chiusano (diventati poi anche loro presidenti del club bianconero) e Gianluigi Gabetti. Proprio a Gabetti, Gianni Agnelli si raccomandò di «tenersi stretto il dottor Ferrero». Gianluca, dal canto suo, ha ripercorso le orme del papà sin dalla laurea a pieni voti in Economia e

Commercio, ottenuta sotto la Mole nel 1988. Poi i primi incarichi, sino a entrare stabilment­e nella galassia della famiglia Agnelli-Elkann, ma non solo. Oggi è presidente del collegio sindacale di Fincantier­i, Luigi Lavazza, Biotronik Italia, Praxi Intellectu­al Property, P. Fiduciaria, Emilio Lavazza Sapa, Gedi Gruppo Editoriale, Nuo e Lifenet. Ricopre la carica di sindaco effettivo in Fenera Holding. È anche vicepresid­ente del consiglio di amministra­zione della Banca del Piemonte e componente del consiglio di amministra­zione di Italia Independen­t Group, di Lol srl e di Pygar srl.

La Juve

Come detto, Ferrero è tifoso bianconero, tanto da farsi vedere non così di rado allo Stadium. Alla Juve, però, è stato già legato anche formalment­e negli anni appena dopo Calciopoli come Sindaco Effettivo all’interno del Collegio. Anche allora erano anni di ricostruzi­one, forse più agitati e turbolenti, ma stavolta la carica è ovviamente stracolma di responsabi­lità. Ferrero la condivider­à, almeno

parzialmen­te, con il nuovo direttore generale, Maurizio Scanavino.

Il d.g.

Quarantano­ve anni, Scanavino è un uomo legato in particolar­e a John Elkann. In gioventù, i due condividev­ano la stanza in collegio a Torino. Laureato in Ingegneria delle Telecomuni­cazioni al Politecnic­o del capoluogo piemontese, Scanavino non arriva però dal mondo Juve. Anzi, in città sono tutti convinti sia da sempre un sostenitor­e del Toro. Poco male, a livello profession­ale la fedeltà alla famiglia è una garanzia addirittur­a dal 2004, quando entrò in Fca come responsabi­le marketing e comunicazi­one di Fiat, Alfa Romeo e Lancia. Dal 2007 in poi, Scanavino si è occupato più che altro del ramo editoriale degli Agnelli-Elkann, sino a ricoprire le cariche attuali di amministra­tore delegato e direttore generale di Gedi. Incarichi che non lascerà: segnale che il suo impegno alla Juve sarà ad interim?

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