La Gazzetta dello Sport

Lo shock in ch CHERUBINI

L’addio di Agnelli un colpo per la squadra, poi rassicurat­a dal tecnico e dal d.s. Il summit con il nuovo d.g. GELATI DAL RIBALTONE E DIMISSIONI RESPINTE

- Di Filippo Cornacchia

a fine dell’era Andrea Agnelli è stata un fulmine a ciel sereno anche per tutti i giocatori della Juventus. Una notizia inaspettat­a arrivata direttamen­te sul cellulare, nella chat di squadra. Capitan Leonardo Bonucci e compagni hanno scoperto la rivoluzion­e societaria attraverso la lettera di Agnelli, inoltrata dal club lunedì sera dopo il Cda. Qualche giocatore era a Torino, altri alle Maldive, a Dubai e negli Usa. Senza contare la mezza squadra in Qatar, immersa nel Mondiale. C’è chi è rimasto senza parole e chi, causa fuso orario, lunedì sera è andato a letto come nulla fosse e ieri mattina si è svegliato con la lettera di Agnelli nello smartphone accompagna­ta da altre centinaia di notifiche di amici, conoscenti. E soprattutt­o compagni, increduli e curiosi di capire se e quali altri cambiament­i ci sarebbero stati.

Dimissioni respinte

Massimilia­no Allegri e Federico Cherubini, che lunedì sera avevano fatto capire ad Agnelli che anche loro erano pronti a dimettersi se fosse stato necessario, da ieri mattina sono entrati operativam­ente nella nuova era. Proprio come da richiesta di Andrea, che nelle ore precedenti aveva invitato il d.s. e l’allenatore non solo a restare ma anche a chiudere la stagione con un trofeo. E come da volontà di John Elkann, che ha voluto puntare sulla continuità dell’area sportiva almeno fino all’estate.

Telefonate ai giocatori

Così, ieri, Cherubini e Allegri si sono messi al lavoro per rasserenar­e la squadra. Tra una riunione e l’altra – ieri Cherubini ha incontrato anche il nuovo dg, Maurizio Scanavino – il d.s. e l’allenatore hanno parlato a distanza con diversi giocatori, a partire dai senatori. Telefonate per spiegare la situazione e spegnere eventuali allarmismi. Come dire: per voi non cambia nulla, quando rientrate dalle vacanze o dal Mondiale si torna in campo per vincere. Gesto apprezzato da molti giocatori che, un po’ per la distanza e un po’ per il tam tam incontroll­ato sui social, sentivano il bisogno di capire ed essere rasserenat­i.

Presente e futuro Alla Continassa, superato lo shock per il ribaltone inaspettat­o di lunedì, sono ripartiti con lo stesso spirito, ma con la consapevol­ezza di essere ancora più sotto esame di qui al termine della stagione. Tanto Allegri quanto Cherubini sono navigati uomini di calcio e sanno benissimo che in queste situazioni si può programmar­e soltanto il presente. Elkann ha affidato ad Allegri, che avrà un ruolo ancora più centrale, e a Cherubini la gestione sportiva fino a giugno. Vista l’uscita di scena di Pavel Nedved, dimessosi assieme a tutto il Cda, si sta valutando se rafforzare lo staff dirigenzia­le della prima squadra con un’altra figura calcistica già in società. Un nome è quello di Marco Storari, ammesso che l’ex portiere decida di voler continuare dopo le dimissioni di Agnelli. Non cambierà, al netto di un aumento di capitale, la linea per il mercato di gennaio. Il budget resterà lo stesso: si compra un terzino (sale il giovane Fresneda del Valladolid), soltanto in caso di uscite (McKennie resta il maggior indiziato). La seconda parte di stagione sarà importante anche in vista del 2023-24. Al di là dei contratti (quello di Allegri scade nel 2025), a giugno può succedere di tutto. Un gran finale rafforzere­bbe la posizione di Allegri e Cherubini. In caso contrario, in estate sarà rivoluzion­e anche nell’area sportiva. Antonio Conte o un allenatore emergente per la panchina (occhio a Dionisi del Sassuolo). Da Cristiano Giuntoli (d.s. del Napoli) a Giovanni Carnevali (a.d. del Sassuolo) per i quadri dirigenzia­li.

Così fino a giugno Allegri e i dirigenti si giocherann­o la conferma. In caso di rivoluzion­e estiva: da Conte a Giuntoli

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