Super Rashford dà la sveglia e Southgate vola Ora il Senegal
Tris al Galles con doppietta della punta United e Foden: è 1° posto
Era tutto talmente brutto che Marcus Rashford, ragazzo dai nobili sentimenti, ha deciso di colorare la sfida tra Inghilterra e Galles. E così, dopo un primo tempo perfetto per la promozione di qualunque altro sport, la squadra di Southgate ha cominciato a giocare a calcio trascinata proprio da Rashford: una punizione per sbloccare la gara, la palla rubata che Kane ha trasformato nel raddoppio di Foden e il tris realizzato ancora dall’attaccante del Manchester United con un’azione personale. Senza inserire le marce alte, l’Inghilterra ha passeggiato su ciò che resta del Galles e ha vinto come previsto il suo girone, talmente facile da consentirle di sbarcare agli ottavi con la fedina penale immacolata: nessun ammonito in tre incontri. Appuntamento a domenica sera contro il Senegal, stavolta gli inglesi non potranno cominciare a giocare dopo l’intervallo.
I cambi Ieri Southgate ha presentato quattro novità in formazione: Walker al posto di Trippier come terzino destro (adesso Alexander-Arnold è il terzo nel ruolo, una gerarchia abbastanza discutibile), Foden e Rashford al posto di Saka e Sterling, Henderson in mezzo con l’avanzamento di Bellingham e l’esclusione di Mount. Ma per un tempo l’Inghilterra è sembrata l’espressione di un campionato di basso livello e non certo della Premier League, dove tutte le squadre vanno al massimo della velocità: ritmo lento, manovra prevedibile e compassata, pochi guizzi se non quelli di Foden. Una sola occasione, sprecata da Rashford su assist di Kane, e poi uno stucchevole trascinarsi per il campo. È vero che la qualificazione era virtualmente in tasca, però ci saremmo aspettati un atteggiamento diverso dopo la brutta prova con gli Usa e invece abbiamo dovuto attendere la ripresa per ammirare una versione più credibile dell’Inghilterra.
Sei marcatori Dopo l’intervallo Southgate ha invertito gli esterni: non sappiamo se sia bastato questo a far girare più velocemente il pallone e le gambe, in ogni caso la situazione è cambiata e sono arrivati rapidamente i tre gol che hanno indirizzato la gara. Southgate ha potuto risparmiare mezz’ora a Kane e Rice e anche per gli altri si è trattato di un allenamento agonistico. Il Galles ha offerto uno spettacolo indecoroso, soprattutto i due leader Bale e Ramsey hanno in pratica assistito alla partita. Page ha cambiato modulo passando dal 3-5-2 al 4-2-3-1, ma ha chiesto soprattutto pressione e attenzione in fase difensiva. Allen e Ampadu provavano a schermare la loro trequarti, ma è bastato che l’Inghilterra accelerasse un po’ per far cadere il castello. Il Galles, che è arrivato all’ottava partita consecutiva senza vittoria e nel primo tempo non ha mai toccato il pallone nell’area inglese, ha prodotto un solo tiro nello specchio della porta e ha ribadito di essere alla fine di un ciclo e di avere pochi ricambi. Dopo il primo gol è calata anche l’attenzione e così la seconda rete è stato un regalo di Davies, la terza un omaggio di Ward (il tiro di Rashford è finito in mezzo alle sue gambe) e i gallesi sono stati fortunati a non chiudere con un passivo più pesante. L’Inghilterra si gode le sue ricche alternative offensive: sono già finiti sul tabellino dei marcatori ben sei giocatori diversi e manca il più atteso. Kane non si è ancora sbloccato, ma ha già firmato tre assist: dal 1966 a oggi in un Mondiale ci era riuscito solo un certo David Beckham. Però adesso si fa sul serio e i gol di Kane saranno fondamentali. La storia dei Mondiali è fatta anche di centravanti che non avevano timbrato mai nel girone e poi si sono scatenati nella seconda fase. Vero, Pablito?