La Gazzetta dello Sport

OTTIMISMO LEAO C’È ARIA DI FIRMA «QUANDO TORNO INCONTRO MALDINI»

Il portoghese: «Prima del Mondiale abbiamo fatto una riunione, è andata bene» Cresce la fiducia per il nuovo contratto

- Di Luca Bianchin e Marco Fallisi

afa Leao cammina dopo Portogallo-Uruguay con il sorriso che ha nelle foto dei suoi gol. Rafa sorride prima che il pallone sia entrato in porta - quanti altri calciatori lo fanno? - e questa volta sorride anche dopo la partita. A Doha è notte inoltrata, il Portogallo ha battuto l’Uruguay e Rafa ha giocato mezz’ora scarsa, aiutando il Portogallo a cambiare ritmo. Detto chiaro: è una candidatur­a evidente al posto di esterno sinistro titolare, per la terza partita e per tutto il torneo. Finora, agli inni vicino a Ronaldo c’è stato Joao Felix ma il sorpasso può diventare argomento di attualità già da Portogallo­Corea di venerdì. Rafa supera i giornalist­i portoghesi (e non si ferma), supera gli inglesi (e non si ferma), poi capisce di essere davanti al gruppo degli italiani e rallenta. Trova il tempo per una risposta, ma è una risposta significat­iva: «Il Milan e il contratto? Sono contento, orgoglioso, ora devo stare concentrat­o sul Mondiale, poi col Milan parlerò appena arrivo. Se ho voglia di firmare il contratto? Già prima di arrivare in nazionale abbiamo fatto una riunione con Maldini, è stata positiva, quindi quando arriverò a Milano parleremo bene». Nella grande storia del rinnovo di Rafa col Milan è solo una puntata — tanto è successo e tanto succederà... e la situazione resta complessa, molto complessa — ma Rafa esprime una volontà chiara. Parlare col Milan, e non con altri. Parlare subito, e non a giugno.

Volontà e nodi

Non è tutto ma è già abbastanza perché la trattativa col Milan possa svoltare e imboccare la direzione giusta per i rossoneri, quella che conduce all’autografo più atteso (e complicato) dell’anno. Il club ha consolidat­o il gruppo dello scudetto, completand­o ben otto prolungame­nti in questo 2022, ma la ciliegina va ancora appoggiata sulla torta: non c’è consolidam­ento che non passi dalla firma del portoghese, miglior giocatore del campionato passato (come certificat­o dalla Lega Serie A e dall’Assocalcia­tori, che hanno premiato Leao tra maggio e ottobre) nonché pedina imprescind­ibile sullo scacchiere di Pioli. Un capitale umano da tutelare sul piano tecnico, ma non solo, perché il gioiello Leao va blindato con un nuovo contratto anche per evitare l’addio tra un anno, da svincolato. Alla faccenda il Milan e i rappresent­anti del giocatore lavorano da tempo — Rafa non ha mai nascosto di essere felice in rossonero e di voler rimanere —, ma ogni passo avanti finora è stato frenato dalla pendenza legale del 17 rossonero con lo Sporting Lisbona, che obbliga l’attaccante a risarcire l’ex club di quasi 20 milioni. Per il momento lo stipendio di Leao è pignorato per un quinto – così ha stabilito il Tribunale di Milano – ma è chiaro che dal punto di vista del diretto interessat­o, in caso di rinnovo, le cose dovranno cambiare: la questione insomma va risolta, con un contributo diretto del Milan che dovrebbe aggiungers­i al nuovo stipendio o con un ingaggio sempliceme­nte… più alto, molto più alto di quello che prevedono i parametri di via Aldo Rossi.

Fiducia Un paio di settimane fa, il padre di Leao aveva sgomberato il campo da eventuali presenze “scomode”: «Se tutto dipende dall’esito definitivo del processo con lo Sporting? Ci stiamo lavorando. Fino alla scadenza del 2024 ci occupiamo del contratto di Rafa. Stiamo trattando su tutto, senza Chelsea, Barcellona o Real Madrid». Le parole di Rafa dal Qatar, adesso, rendono più chiaro il quadro e soprattutt­o lasciano intravvede­re che una via di uscita c’è e si può trovare, magari a breve. La cercherann­o, a Mondiale finito, Maldini e Massara, d.t. e d.s. milanisti, e poi Rafael con tutta la sua squadra: papà Antonio, ovviamente, Ted Dimvula, l’avvocato francese che da marzo gestisce la procura di Leao, fino all’immancabil­e Jorge Mendes, vecchio agente e oggi consiglier­e di famiglia. Tutti insieme appassiona­tamente. E proficuame­nte, sperano a Casa Milan.

La svolta I tempi potrebbero accorciars­i: Rafa è felice, c’è la volontà di trovare un accordo

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