Fisico e organizzazione Leckie regala gli ottavi Delusione Danimarca
Socceroos con poco talento ma qualificati come nel 2006. Eriksen stecca: mai decisivo
Magari la ricetta l’ha trovata Graham Arnold, il c.t. dell’Australia: «Basta festeggiare! È per questo che abbiamo vinto: dopo la Tunisia, nessuna festa, nessuna emozione, solo tanto dormire e niente social media». Vallo a dire ai tifosi che in patria, in piena notte si sono riversati in strada per esultare. Personaggio vero, personaggio vincente, questo Arnold. Uno che dopo 16 anni ha trascinato i Socceroos alla seconda qualificazione agli ottavi di finale della storia. La corsa del 2006 fu stoppata dall’Italia. Ma quella era una nazionale con giocatori di talento: il portiere Schwarzer, poi Viduka, Bresciano e Kewell. Questa Australia – non ce ne vogliano i protagonisti
Poche feste Arnold, c.t. gialloverde:«Dopo la Tunisia tanto sonno e niente social media»
– di talento ne ha poco. Ma ha organizzazione da vendere, compattezza e una fisicità che ha pochi rivali. E poi, certo, ha incrociato la Danimarca in una delle peggiori espressioni dell’era Hjulmand. Lontanissima da quel che è stata all’Europeo, nel gioco e nella voglia di mostrarlo. Ecco come è nato l’1-0, firmato da Leckie, che ha di fatto neutralizzato la vittoria contemporanea della Tunisia sulla Francia. Arnold, sempre lui, alla vigilia l’aveva dichiarato: «Non giocheremo per il pari, non sappiamo neppure come si fa». Promessa mantenuta.
Solo l’avvio
Nel grigiore della Danimarca è finito anche Christian Eriksen, stritolato dal ritmo intenso imposto a centrocampo da Mooy e compagni. E pure da un ruolo ibrido: mezzo trequartista, mezzo centrocampista di sinistra, in ogni caso mai davvero autore di una giocata decisiva. E sì che a Hjulmand sarebbe servita un’invenzione, considerati i noti problemi offensivi. Nei giorni scorsi il ct aveva scherzato: «Prenderei in prestito Haaland». Magari si poteva far meglio in ogni caso. Perché la sua nazionale ha dato l’idea di voler vincere, di prendere in mano la partita realmente, solo nei primi 20 minuti. Nei quali ha creato un paio di situazioni pericolose, riuscendo però a impensierire realmente Ryan solo con