«NUOTO, VOLLEY E SUPER GOGGIA LO SPORT AZZURRO STA SPACCANDO»
Paltrinieri e un 2022 da favola: «Agli Usa invidio gli impianti, i nostri coach bravi e giovani. E il basket se avrà Banchero...»
GIOCHI ‘22 N
essuno come Gregorio Paltrinieri può testimoniare quanto pesino certi trionfi: lui li costruisce nuotando 80 km a settimana. E dai Mondiali australiani è appena rientrato con due ori. Gli ultimi trionfi azzurri dell’anno che consolidano il terzo posto dell’Italia dietro le potenze Usa e Cina.
3Greg, qual è il segreto di quest’Italia sul podio mondiale di tutti gli sport?
«Lo sport azzurro sta spaccando: è uno dei settori che funziona di più nel Paese. Il nostro sport è in continua crescita: dopo le 40 medaglie olimpiche di Tokyo 2021 sembrava che fossi arrivati ad un top irripetibile. E invece nel 2022, tante discipline hanno continuato a vincere. Il movimento funziona. C’è entusiasmo e quando sei su questa onda positiva non si scende più...».
3Entriamo in questo sistemaItalia: come lo vive dal di dentro?
«Si sente il cambio generazionale in tanti sport, ci alleniamo meglio ed è merito anche di giovani allenatori: il mio, Fabrizio Antonelli, ha solo 40 anni, ma anche quelli di Ceccon, Martinenghi, della Quadarella sono giovani quarantenni. Siamo insomma ormai abituati a vincere. Siamo mentalmente “settati” per raggiungere ogni traguardo anche perché ci si aspetta ormai tanto da noi».
3 C’è una “concorrenza” costruttiva con gli altri sport?
«C’è un ottimo rapporto: mi dispiace vedere e incontrare gli atleti delle altre discipline solo alle Olimpiadi. Sono amico di Tamberi, Jacobs: aiuta. Ci carichiamo a vicenda in continuazione. Nel nuoto, abbiamo la squadra maschile più forte al mondo: non c’è uno stile in cui non abbiamo uno forte. Allucinante...».
3Lei
è legato ad una spadista, Rossella Fiamingo: come vive il nuoto questo rapporto col forziere dello sport azzurro che da sempre è la scherma?
«Ora lo seguo tanto, hanno metodi diversi dal nuoto, loro hanno sempre dei duelli, noi le batterie. La scherma sente il peso della responsabilità e vince. Noi prima tutto questo non ce l’avevamo: ai Giochi di Londra 2012 il nuoto rimase a zero podi, adesso ci stiamo avvicinando allo status della scherma».
3E gli sport di squadra?
«Ho seguito le imprese del volley. Giannelli ha un ruolo fondamentale, sta facendo benissimo e sta mantenendo al meglio le promesse da giovane. E’ un capitano trascinatore del movimento. Il basket potrà far bene con un coach carismatico come Pozzecco. E poi se arriverà, come pare Banchero, sarebbe pazzesco: da appassionato di Nba è un sogno per me conoscere Banchero».
3Ha seguito la discesista Sofia Goggia anche dall’Australia: vi
siete sentiti al telefono?
«Ci sono tante atlete brave in Italia, ma vedere vincere Sofia con la mano appena operata, nell’avversità, è stato fantastico: lei è di un’altra categoria, è un modello italiano di perseveranza».
3Anche gli sport di fatica, dal judo alla boxe, contribuiscono a rendere vincente il tricolore... «Stiamo facendo davvero bene dappertutto. Ricordo i Giochi di Rio 2016, ho vinto come con Basile nel judo, è emersa la lotta con Chamizo: il movimento c’è, ora sono usciti altri campioni».
3Qual è la nota dolente? «Speriamo che il calcio si riprenda: ora è una nota dolente».
3Cosa
«Solo le strutture. Per il resto nulla, a livello di preparazione, innovazione, allenatori che hanno portato una ventata di aria fresca. Siamo evoluti. E possiamo lavorare bene a casa».
invidia agli Usa?
3Quando a New York a Capodanno saluterà questo 2022 d’oro, lo lascerà con nostalgia? «Un po’ sì, è stato uno dei migliori anni della mia vita. La mia filosofia è ripartire dal primo gennaio resettando tutto, come se non avessi vinto nulla. Non mi siedo sugli allori, c’è da fare qualcosa di nuovo, migliorare. Prima dei Giochi di Parigi 2024, dovrò tornare per i Mondiali in Giappone, dove feci le gare più assurde della mia vita. E anche lo sport italiano...».