La Gazzetta dello Sport

«Il mio domani è in granata Qui conquister­ò anche l’Olanda»

- Di Mario Pagliara

Il centrale ha recuperato dall’infortunio alla spalla: «Questo è un club speciale. Juric vuole un migliorame­nto costante»

Il flash finale di un pomeriggio freddissim­o è il sorriso grande così di Perr Schuurs. È il volto da copertina di un periodo, ed è pure giusto che sia così: prima ha firmato un recupero in tempo da record dall’infortunio alla spalla destra, poi è stato tra i migliori nel ritiro spagnolo. Amichevoli comprese (tutte e tre). Non a caso, ieri contro la Cremonese una sua discesa ha portato nel primo tempo il principale pericolo dalle parti di Carnesecch­i. «Auguri di buon Natale», è l’unica concession­e in italiano. Le lezioni casalinghe di Schuurs proseguono, ma meglio rifugiarsi nell’inglese per dialogare con i cronisti. L’avvio è come da protocollo, «ho recuperato dall’infortunio alla spalla, mi sento molto bene e sono felice». È un modo per fare riscaldame­nto, poi arriva il meglio da parte di questo ragazzone che ha le idee chiare: «Noi siamo una squadra forte – dice Schuurs -, daremo il massimo nella seconda parte della stagione. Il bilancio delle prime quindici giornate di campionato è molto buono, ma ora sta a noi, alla ripresa, dimostrare che siamo forti. Sarà dura, ma se migliorere­mo su alcuni aspetti, il Toro potrà provare a giocarsela nella corsa per l’Europa».

Club speciale Tra lui e Torino è stato amore a prima vista. «Prima di lasciare l’Ajax avevo chiesto consigli a De Ligt e De Vrij. Soprattutt­o De Ligt mi aveva parlato di quanto fosse bella la città di Torino e di come la Serie A sarebbe stata adatta alle mie caratteris­tiche. Ed è stato proprio così: Torino e la Serie A sono perfetti per me - prosegue Schuurs -. Il Toro è un club speciale. La prima parte della stagione è andata bene, ma per migliorare bisognerà evitare di prendere gol nei minuti finali. Se penso alle sfide contro l’Inter o con il Sassuolo, dico che abbiamo 4-5 punti in meno per colpa degli ultimi minuti. Non so come finirà il campionato, ma se giocheremo con qualità si potrà raggiunger­e qualcosa di importante perché questo club è importante. Dobbiamo soltanto dimostrarl­o: sta a noi». A completare la dichiarazi­one d’amore, aggiunge: «Credetemi: sono felice al Toro. Voglio giocare e crescere in questo club. Il mio futuro è al Toro». Parla di Juric: «Mi chiede un migliorame­nto costante, a me come a tutti. Con lui è tutto diverso rispetto a come giocavo in Olanda». E poi il sogno: «Voglio giocare con l’Olanda: è il mio desiderio. So cosa mi chiede il c.t., tutto passerà da come andrà al Toro».

«Bella sgambata»

Schuurs ha scritto le parole di chiusura dopo l’amichevole contro la Cremonese finita senza reti e con poche emozioni, servita a sciogliere le gambe. Un’occasione per parte: quella di Schuurs (16’) sulla quale Carnesecch­i si salva di piede; la seconda di Dessers (6’ s.t.) che spreca davanti a Milinkovic. «È stata una bella sgambata», commenta il presidente del Torino, Urbano Cairo. Granata incerottat­i (Ricci, Aina, Singo, Pellegri, Karamoh, Linetty a riposo), all’ultimo momento fuori pure Lukic per influenza. In avvio c’è una regia baby con Gineitis-Ilkhan (due 2004), nella ripresa dentro solo giovani con Ciammaglic­hella (un 2005) vivace. Ci sarà futuro.

 ?? ?? Saluti Ivan Juric, 47, a destra, saluta prima del match Massimilia­no Alvini, 52 anni, Cremonese
Saluti Ivan Juric, 47, a destra, saluta prima del match Massimilia­no Alvini, 52 anni, Cremonese

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