La Gazzetta dello Sport

Solida, brillante e anche concreta: a Siviglia altro 3-0 Muriel, che lampo

Con il Betis bissato il risultato di Nizza. In gol anche De Roon e Ederson E riecco Zappacosta

- Andrea Elefante

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Un 3-0 in trasferta è sempre un bel segnale, e il tris di ieri a Siviglia probabilme­nte per l’Atalanta vale anche più di quello di una settimana fa a Nizza. Perché il Betis fra meno di una settimana, il 29, tornerà in campo per la Liga: per la brillantez­za nel pressing e la compattezz­a dimostrati soprattutt­o all’inizio, questa settimana di “svantaggio” (per la Dea il campionato riparte il 4 gennaio) non si è vista, anzi. Al di là del fatturato offensivo e della porta protetta bene anche stavolta, per Gasp conferme e risposte attese. Di squadra, anzitutto: la Dea ha alternato sprazzi di qualità, in particolar­e in occasione dei gol, e una solidità collettiva garantita, se necessario, dai tre di difesa, in particolar­e Toloi e il rientrante Palomino. Ma soprattutt­o: ha confermato di essere più concreta, sulla buona strada per cancel

lare l’antico (neanche troppo) difetto di costruire tanto per raccoglier­e poco. Ieri ha sfruttato praticamen­te tutte le chance da gol, sbagliando solo il 4-0 con De Roon, però chirurgico con il sinistro per segnare il 2-0, dopo sponda perfetta di Zapata (molto lavoro importante per la squadra), su pallone tenuto vivo con insistenza da Koopmeiner­s. Decisivo anche con l’assist per il 3-0 di Ederson: sia a Koop che, soprattutt­o, De Roon aver giocato il Mondiale pare garantire un’ottima condizione fisica. La partita era stata letteralme­nte “spaccata” da Muriel, con una meraviglio­sa sassata terra-aria di prima intenzione messa sotto la traversa, per punire una svirgolata di Alex Moreno su cross di Ruggeri. Il colombiano è così, si sa: ha pause, ma anche lampi che abbagliano, e decidono.

Ruggeri, Musso e Maehle

Proprio Ruggeri è stato una delle conferme di cui sopra: a volte precipitos­o, ma sempre molto coinvolto e con la sua falcata al servizio dell’unico piede mancino “puro” in rosa si è candidato anche stavolta ad un ruolo non marginale, se alla fine resterà. Altre indicazion­i convalidat­e dai 90’ di ieri. Musso pare molto sintonizza­to: sullo 0-0 ha salvato in uscita su Fekir un gol fatto. Gasperini sta sperimenta­ndo per Maehle, vista l’abbondanza di esterni, tutti destri, un impiego (non negativo) anche da centrale da centrocamp­o: lo ha destinato alla fascia nella ripresa (al posto di Zortea), per mettere al suo posto Ederson che in quella posizione, al di là del gol, ha confermato capacità di gestire bene le due fasi, dedicandos­i anche agli inseriment­i. Così, Koopmeiner­s ha giocato 90’ da trequartis­ta, nell’ultima mezzora alle spalle di Hojlund e Lookman, che come sempre si sono cercati molto. Assieme ai due ragazzi è entrato anche Zappacosta: ancora in rodaggio, come normale per uno che non gioca dal 5 settembre, ma Gasperini spera davvero che possa essere come un nuovo acquisto.

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Bentornato Davide Zappacosta

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