La Gazzetta dello Sport

Lo sport e la manovra

- HA DETTO di Valerio Piccioni

Abodi MIN. SPORT

Abodi MIN. SPORT

Rateizzazi­one con il tre per cento sì ma ci sono altre misure “sportive” della legge di Bilancio votata in nottata? Come spesso succede, nelle pieghe della volata finale piena di cancellazi­oni e inclusioni dell’ultimo minuto, ci sono diversi provvedime­nti. Proviamo a vedere che cosa c’è e che cosa non c’è (fra i provvedime­nti attesi) nel testo che sarà approvato definitiva­mente in Senato prima di fine anno.

TRE PER CENTO La sanzione è per tutte le rateizzazi­oni

Dei provvedime­nti fiscali ormai sappiamo tutto. Lo sport, inteso come il pianeta dilettanti­stico ma anche tutto il settore profession­istico, prima di tutto la serie A, aveva visto sospesi i versamenti per tutto il 2022. Il 22 dicembre sarebbe dovuta scattare la scadenza che aveva allarmato un bel po’ di club. La data è rimasta per ciò che riguarda l’Inps e le imposte dirette (poco meno di un terzo della cifra dovuta), mentre il grosso delle cifre sospese (Irpef, Iva, 889 milioni di euro, di cui 480 in serie A) potrà essere pagato in 60 rate. Le prime tre, e la relativa sanzione del tre per cento, andranno pagate entro il 29 dicembre. Questo tre per cento è anche la sanzione prevista per tutte le rateizzazi­oni, ma lo sport si è trovato in una specifica condizione di sospension­e fiscale che ha reso necessario un’integrazio­ne della norma prevista per tutti.

MILANO-CORTINA 50mln al Fondo Sport e periferie

Ci sono poi alcune conferme rispetto al testo originale: i 400 milioni per le opere di Milano-Cortina

affidati al ministero delle Infrastrut­ture, i 25 che andranno ad aiutare i gestori degli impianti aggrediti dal caro bollette, i 200 (sono 30 per il 2023) per l’ammodernam­ento degli impianti di risalita a fune e innevament­o. Rinnovato al 65 per cento il credito di imposta per le imprese che erogano fondi per manutenzio­ne, restauro e realizzazi­one di impianti sportivi pubblici, il cosiddetto sport bonus. Per gli impianti ci sono anche i 50 milioni destinati (analoga cifra è stanziata per 2024, 2025 e 2026) al fondo “Sport e periferie” e 200 di contributi in conto interessi per il fondo costituito presso l’Istituto per il Credito Sportivo.

L’ICS CAMBIA Istituto Credito Sportivo e culturale

E qui c’è un’altra novità tutta da valutare: l’ICS cambierà nome, diventerà Istituto per il Credito sportivo e culturale e si trasformer­à in società per azioni. Il tutto dovrebbe snellire la vita di quella che è la banca dello sport. Il cambiament­o non sorprende perché già da tempo l’istituto è impegnato in diverse iniziative fuori dal perimetro dello sport. Quanto al cambio di status, l’operazione dovrebbe consentire una velocizzaz­ione della vita della banca.

SCUOLA Giochi Gioventù: per ora niente fondi

Si sperava, invece, in un allungamen­to per quanto riguarda le piccole sponsorizz­azioni (fino a 10000 euro): in questo caso il credito di imposta varrà soltanto per i primi tre mesi del 2023. Si è deciso poi di aumentare il fondo maternità per le atlete non profession­iste da uno a due milioni, ma qui il problema è quella di allargare la tipologia delle beneficiar­ie perché finora l’aiuto ha avuto una platea limitatiss­ima. È scomparso, invece, il finanziame­nto dei Giochi della Gioventù, un rilancio su cui il ministro dello sport Abodi punta molto. I 20 milioni che sarebbero dovuti servire per avviare la macchina organizzat­iva, non ci sono. Si dovrà trovare un altro veicolo legislativ­o per assicurare le risorse che daranno gambe al progetto. Sulla scuola c’è un motivo di preoccupaz­ione: non ci sono soldi per l’assunzione di docenti di educazione fisica nella primaria visto che dal settembre del 2023 questa figura, dopo l’esordio di quest’anno in quinta, arriverà pure in quarta elementare.

TUTTI IN BICI Progetto studiato assieme ai Comuni

È entrato, invece, un progetto speciale per le due ruote. Si chiama “Bici in Comune”, ed è un’attività promossa dalla medesima società di intesa con l’Anci. È un intervento per promuovere la cultura della ciclabilit­à in Italia. I fondi - 3 milioni per il 2023, 5,5 per il 2024 e la stessa cifra per il 2025 - saranno assegnati a Sport e Salute con modalità e tempistich­e da stabilire. È stato poi incrementa­to di 200mila euro il contributo per il Progetto Filippide che promuove la pratica sportiva dei ragazzi paralimpic­i, con un’attenzione per gli autistici.

PACCHETTO SPORT Si lavora per diritto alla scommessa

Posso già dire che con la Finanziari­a non finirà il nostro impegno per lo sport

Non ci sono i due provvedime­nti più (ambiziosi) e attesi in particolar­e dal mondo del calcio: il diritto di scommessa, cioè una percentual­e a vantaggio dell’organizzat­ore dell’evento sportivo su cui si gioca, e la fine del divieto di sponsorizz­azioni e pubblicità per le aziende di betting. Entreranno nel pacchetto sport, un provvedime­nto ad hoc per il mondo dello sport, che il ministro Abodi vorrebbe lanciare nel mese di gennaio. Quando sarà definitiva­mente legge anche la possibilit­à di aumentare la durata dei contratti per i diritti tv da 3 a 5 anni (ma senza proroga degli accordi in essere). Il provvedime­nto si trova infatti nel testo del dl “Aiuti quater” che sarà approvato all’inizio del 2023. Quanto alla riforma del lavoro sportivo, il decreto milleproro­ghe prevede lo spostament­o della sua entrata in vigore dal primo gennaio al primo luglio 2023. Un anno in più, invece, per l’abolizione del vincolo sportivo: se ne parlerà l’1 luglio 2024. È probabile che ci possa essere anche qualche modifica legislativ­a marginale visto che Abodi, dalla sua nomina, ha sempre detto che i principi di quell’intervento “non si toccano”. La speranza è che possano essere trovati dei fondi per le società sportive in grado di proteggere la svolta della legge che porterà finalmente alcune tutele in un mondo, quello dei collaborat­ori sportivi, che fino al Covid è stato una specie di territorio fantasma.

Sto preparando un documento per tutto ciò che non c’è nella Legge Finanziari­a

 ?? ?? Ministro per lo sport Andrea Abodi, 62 anni, nato a Roma, è stato dal 2010 al 2017 presidente della Lega Nazionale Profession­isti e consiglier­e federale Figc. E, in seguito, presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo
Ministro per lo sport Andrea Abodi, 62 anni, nato a Roma, è stato dal 2010 al 2017 presidente della Lega Nazionale Profession­isti e consiglier­e federale Figc. E, in seguito, presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo

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