La Gazzetta dello Sport

LUKAKU-DZEKO L’ATTACCO PESANTE PER LA NUOVA INTER

- Di ALESSANDRO VOCALELLI

Ecosì l’Inter ha sperimenta­to in amichevole - con la Reggina - la nuova coppia d’attacco, formata da Dzeko e Lukaku. Entrambi - in attesa del ritorno del campione del mondo Lautaro Martinez - sono anche andati in gol. Ma non è questo che conta e non è certo il tabellino dei marcatori che interessav­a a Simone Inzaghi. Sotto osservazio­ne, piuttosto, la tenuta atletica del belga e la coesistenz­a con Dzeko, per quello che è stato anche legittimam­ente - presentato come “l’attacco pesante”. Definizion­e comprensib­ile, consideran­do la struttura fisica dei due, che però rischia di fare un torto al bosniaco, forse il più tecnico degli attaccanti del campionato italiano. Perché non avrà la forza di Giroud, la potenza di Vlahovic, la falcata di Abraham, l’esplosivit­à di Osimhen o lo scatto bruciante di Immobile, ma Dzeko ha una qualità - il tocco del trequartis­ta su un fisico da ariete - che lo rende a suo modo unico. È per questo che rappresent­a il complement­o ideale per Lautaro Martinez, a cui apre gli spazi con le sue corse all’indietro; ed è per questo che può essere anche la spalla perfetta - e non è riduttivo - per Lukaku. Perché solo la letteratur­a impone che, per completars­i, i due attaccanti debbano essere agli estremi anche a livello di immagine: un centravant­i forte e potente, una seconda punta agile e scattante. Certo, ci sono coppie che hanno fatto fortuna così. Ma, senza voler fare minimament­e paragoni, Gullit e Van Basten hanno fatto la storia dall’alto del loro metro e novanta. Così come Ronaldo e Rivaldo hanno trascinato il Brasile al Mondiale, abbinando eleganza a struttura. Ed è chiarament­e fondamenta­le e prioritari­o per Inzaghi che

Lukaku ritrovi la sua condizione migliore, mettendosi alle spalle le ruggini di quattro mesi in infermeria e la delusione - con tanto di pugni finali alla panchina - per i gol sbagliati con la Croazia. Se così sarà, e il tecnico naturalmen­te si augura che tutto questo succeda già in vista della partita con il Napoli che segnerà il ritorno del campionato, Lukaku potrà trovare in Dzeko un partner ideale. Uno che veleggia verso i 37 anni ma - dall’alto di una tecnica superiore - ha ancora tanto da dare. E da quando è all’Inter, in 70 presenze collettive, ha messo insieme 26 gol. Uno ogni due partite e mezza: una media tutt’altro che trascurabi­le per un attaccante che, come abbiamo detto, partecipa continuame­nte al gioco, sa far respirare la squadra piantando il suo compasso sulla trequarti e ha all’attivo anche un bel numero di assist. Un autentico affare per l’Inter averlo preso a zero un anno e mezzo fa dalla Roma, quando improvvisa­mente si materializ­zò la possibilit­à - pensate un po’ - di cedere proprio Lukaku al Chelsea per la bellezza di 115 milioni. Molto meno, è giusto dirlo, ha reso l’altro giocatore arrivato nell’estate dello scorso anno in nerazzurro per completare il fronte offensivo.

A restare fuori dalle varie soluzioni è Correa: pagato più di 30 milioni non ha reso come ci si attendeva

Già, perché dopo aver ceduto Lukaku in Premier e Hakimi al Psg per una settantina di milioni, Marotta e Ausilio pensarono di accontenta­re il nuovo allenatore - Simone Inzaghi - andando a prendere Correa. Oltre trenta milioni pagati alla Lazio per un giocatore che sembra ormai fuori dalle possibili scelte in attacco.

Con Lautaro, Lukaku e Dzeko ci sono infatti tre soluzioni di grande valore, assolutame­nte compatibil­i e integrabil­i in tutti i tandem. A differenza appunto di Correa che in questo anno e mezzo ha segnato appena nove gol,

non ha mai trovato una continuità dal punto di vista atletico e soprattutt­o non ha mai inciso in maniera convincent­e. Per questo l’Inter ha provato e sta provando a metterlo sul mercato; per questo Marotta in estate lo avrebbe volentieri “sacrificat­o” per aprire uno spazio per Dybala. Un’opzione, si dice, comunque non gradita al tecnico che ha puntato ancora sul suo pupillo. Perché, ma questo è un altro discorso e non riguarda solo Inzaghi, gli allenatori sono un po’ troppo spesso legati al passato. Invece di alzare lo sguardo e immaginare il futuro.

Gabriel Jesus

brasiliano, 25 anni, attaccante brasiliano dell’Arsenal, 5 gol in Premier finora in stagione, in Qatar si è infortunat­o nel match contro il Camerun nel girone. Si è operato e sarà out almeno fino a fine febbraio

 ?? ??
 ?? ??
 ?? ?? Coppia di giganti Romelu Lukaku ed Edin Dzeko. Il bosniaco era stato preso proprio per sostituite il belga andato al Chelsea, ma adesso potrebbero giocare insieme per offrire all’Inter una nuova soluzione d’attacco. Con un Lautaro sempre pronto...
Coppia di giganti Romelu Lukaku ed Edin Dzeko. Il bosniaco era stato preso proprio per sostituite il belga andato al Chelsea, ma adesso potrebbero giocare insieme per offrire all’Inter una nuova soluzione d’attacco. Con un Lautaro sempre pronto...
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy