«Claudio un innovatore Cura tattica e gruppo Sarà l’uomo della svolta»
Il centrocampista fu allenato da Ranieri al Cagliari «Accontentare i tifosi una mossa chiave del club»
Partire dalla Sardegna con l’idea di tornare un giorno a casa, costruirsi una carriera ma lasciando sempre un posto speciale nel proprio cuore per Cagliari. In fin dei conti i destini di Claudio Ranieri e Gianfranco Matteoli non sono poi così diversi. Uno sardo d’adozione e l’altro isolano di nascita, con le loro storie che si sono incrociate a inizio anni Novanta proprio in rossoblù. Ranieri da lì prese il largo verso una carriera di successi, Matteoli invece mise la ciliegina sulla torta riportando qualche anno dopo il Cagliari in Europa, in Coppa Uefa nel 1993.
Matteoli, alla fine il Cagliari ha fatto di tutto per arrivare a Ranieri, l’uomo chiesto a gran voce dalla piazza. Per la situazione attuale dei rossoblù è la scelta giusta?
3 «Credo proprio di sì. Prendi un allenatore che sa il fatto suo e che sono sicuro sarà l’uomo della svolta dopo diverse difficoltà. Aver accontentato il tifo poi è un segnale importante in questo momento da parte della società. Nessuno si sarebbe aspettato un Cagliari così in basso in Serie B dopo un girone d’andata però se non sei concentrato e se non pensi che sei retrocesso in un campionato difficile è normale che fai fatica. Non c’è stata voglia di sacrificio e c’è stata poca voglia di fare squadra. Il Cagliari si è cullato troppo sui nomi blasonati di alcuni calciatori, poi però in campo valgono altre cose. Per lo meno questo si è recepito da fuori».
3Ranieri più un gestore umorale per un gruppo in difficoltà o un rifondatore di idee e gioco per questo Cagliari?
«Quando cambi un allenatore cambi per trovare una nuova vitalità in entrambi gli aspetti: mentali e di campo. La storia di Ranieri dice che ha delle idee molto diverse rispetto a quelle di Liverani, sono sicuro che Claudio avrà già visionato la rosa e saprà già quelli che sono i problemi di questa formazione. Poi con gennaio alle porte e il mercato il Cagliari avrà anche la possibilità di aggiustare secondo le volontà del nuovo tecnico. Sono sicuro che più di qualche giocatore andrà via».
Un ricordo del Ranieri da allenatore che ha avuto a Cagliari?
«Uno innovativo. Lui è sempre stato un allenatore all’avanguardia. In quegli anni era uno dei primissimi a cambiare in continuazione modulo. Ci faceva adattare a tantissime situazioni, modificando assetto e curando ogni minimo dettaglio. Nella stessa partita passavamo da uomo a zona senza nessun problema. Ha sempre allenato con meticolosità sia la testa che l’aspetto tattico dei suoi giocatori».