Italiano... all’attacco E da Jovic e Cabral vuole il salto di qualità
Da ora si fa sul serio. Dopo il gran numero di amichevoli che hanno detto qualcosa ma non troppo ed il break natalizio, la Viola riparte oggi con gli allenamenti in vista della ripresa del 4 gennaio con il Monza. Non ci sarà Amrabat, il cui ritorno resta fissato per il primo gennaio pomeriggio dopo il sontuoso Mondiale disputato. Il resto del gruppo dovrà sintonizzarsi velocemente sulla frequenza pre sosta. Quella che, esclusa l’incredibile sconfitta contro il Milan nei minuti di recupero con carico di polemiche annesse, aveva consentito alla Fiorentina di inanellare cinque successi consecutivi tra campionato e Coppa. Quel gioco, quei risultati, quell’impegno, con qualcosa in più. La continuità di gol delle punte.
Suona la sveglia
Di Jovic e Cabral a Firenze si parla in modo compulsivo da inizio stagione.
Figurarsi se la cosa si arresta dopo un mese e mezzo senza calcio ufficiale soltanto con amichevoli da commentare: nelle quali la Fiorentina ha segnato 27 reti complessive senza vedere nessuno dei due comparire nel tabellino dei marcatori. Il Mondiale che doveva rilanciare Jovic gli ha solo spezzato il ritmo, con una mezzoretta giocata in Qatar, tanta panchina ed un’eliminazione precoce. Il brasiliano invece è rimasto a Firenze provando a trovare condizione e morale. A prescindere dalle amichevoli, è chiaro che le possibilità di recupero di posizioni in campionato passano in buona parte dalla eventuale verve realizzativa ritrovata dei centravanti. Jovic ha segnato sette reti stagionali, 3 in campionato e quattro in Europa. Parte avanti nelle gerarchie ed è chiamato ad uno scatto ulteriore. Cabral ha esultato 4 volte (2 in campionato, altrettante in Europa) e se possibile divide anche più del collega. Qualche sostenitore viola lo vorrebbe titolare per alcune partite consecutive, altri tifano per il
ed un’eventuale sostituzione. Quello che conta è il pensiero della Fiorentina. Che al momento difende il proprio investimento (circa 16 milioni) con Italiano che davanti ripartirà così. Ma una percentuale di possibilità che alla fine di gennaio le strade (magari in prestito) possano dividersi, anche se minoritaria, va sempre tenuta.
Gli altri?
L’attacco non è solo centravanti. I dirigenti viola sono convinti di avere un parco di attaccanti esterni formidabile, vero fiore all’occhiello della rosa. Il problema è che i due teorici titolari hanno visto più l’infermeria del campo. Sottil è fermo dal 18 settembre e dopo l’operazione alla schiena spera di tornare tra i convocati ad inizio febbraio. Gonzalez è decisamente più avanti, ma ancora non ha mai lavorato in gruppo. E la manciata di minuti contro l’Inter (22 ottobre scorso) resta l’ultima apparizione ufficiale. Se non altro il morale dei due è in risalita: Italiano aspetta ed il club valuta. Ikone (2 gol) è in grande crescita, Saponamercato
ra qualcosa può dare, la vera àncora di salvezza è stato però Kouame. Non tanto per i gol (appena 3 in totale), quanto per assist, prestazioni e capacità di determinare. Qualcuno lo vorrebbe centravanti: lo ha fatto ed in alcuni casi lo farà di nuovo, ma data la contemporanea assenza di Nico e Sottil al momento c’è bisogno di lui soprattutto partendo dall’esterno.