Becao, semaforo verde E insieme a Bijol e Perez la difesa torna blindata
Becao c’è e ora – assieme ai compagni di reparto Jaka Bijol e Nehuen Perez – può tornare a comporre il tridente difensivo che nella prima parte di stagione ha dato molte certezze ad Andrea Sottil. Il difensore brasiliano ha disputato un tempo dell’amichevole dell’anti vigilia di Natale con il Lecce, facendosi sostituire proprio da Perez. Così, nell’attesa di recuperare in avanti la classe e la qualità di Gerard Deulofeu, i bianconeri possono programmare la ripresa del campionato con maggiore serenità.
Poche volte assieme Il terzetto composto dal brasiliano, dallo sloveno e dall’argentino è talmente identificato con l’idea di solidità della difesa che si sono persi un po’ di vista i numeri, utili a valutare la situazione in maniera più approfondita. Spieghiamoci meglio: è vero che l’Udinese, con quei tre in
campo in contemporanea, non ha mai perso e ha fatto vedere grandi cose. È però altrettanto reale che sono state solo quattro le gare in cui Sottil ha potuto schierare il gruppo al completo. Considerando le convinzioni che si sono legittimamente create attorno al loro valore conta parecchio che due di queste partite siano state tra le più belle non solo di questa stagione dei friulani, ma degli ultimi anni. Entrambe sono state giocate in casa. Si tratta del 4-0 alla Roma e del 3-1 all’Inter. Ci sono state poi la vittoria in trasferta a Verona (2-1) e il pareggio dell’Olimpico con la Lazio. Volendo essere ancora più dettagliati va pure precisato che Bijol, con la Roma, ha giocato solo i 17 minuti iniziali, essendo stato poi costretto a uscire a causa di un infortunio alla caviglia. Becao, invece, con la Lazio è stato in campo per poco più di un’ora, prima di abbandonare a causa del fastidio al flessore che lo ha tenuto fuori fino a questi giorni. In tutto fanno 260 minuti di condivisione del campo. Nemmeno 3 match completi. Ai dati andrebbe aggiunto anche il primo tempo con la Salernitana, ma in quell’occasione Perez – espulso alla fine del recupero – giocava da esterno di centrocampo e non da braccetto a sinistra. A suo posto Adam Masina, poi vittima della rottura del legamento crociato 2 turni dopo con la Fiorentina.
Motivato L’ultimo a parlare degli uomini del trio è stato Perez, intervenuto nei giorni scorsi ai microfoni di Tv12. Il numero 18 è fiducioso per la seconda parte del campionato. Si fa forza di quelle che considera le sue abilità principali. «Lettura del gioco, tranquillità e capacità di giocare con la palla». A sinistra non si trova male, ma il gradimento maggiore è per lo slot che occupa Becao. «La mia posizione è sulla destra, ma sono sempre disponibile a fare quello che chiede il mister e quello per cui c’è bisogno». Che gli manca per essere al livello del numero 50? «Esperienza. Devo guardare i compagni di Nazionale e lavorare in ogni allenamento».