SAKA & MARTINELLI WEST HAM RIBALTATO NEL SECONDO TEMPO I GUNNERS VOLANO
Prova di forza La capolista ha dimostrato di poter essere competitiva nonostante il k.o. di Gabriel Jesus
Hammers in vantaggio su rigore I due reduci dal Qatar fanno il sorpasso. Tris di Nketiah In attesa del City Arteta va a +7
C
hi l’ha detto che l’Arsenal ha bisogno di Gabriel Jesus per essere grande? Nella prima in Premier senza il brasiliano, ko almeno fino a fine febbraio, la squadra di Arteta conferma di essere “la prima della classe”, come cantano a squarciagola i suoi indemoniati tifosi, ribaltando 3-1 il West Ham all’Emirates. I Gunners inconcludenti nel primo tempo, dopo essere stati svegliati da Bukayo Saka e Gabriel Martinelli nella ripresa si sono inventati uno show a cui Eddie Nketiah, il sostituto di Jesus, ha messo la ciliegina sulla torta col gol del 3-1. Un messaggio per Arteta e la dirigenza, pronta a investire sul mercato per rimpiazzare Jesus: il 23enne inglese è pronto a sfruttare la sua occasione. L’Arsenal si prende la quarta vittoria di fila, il West Ham senza l’infortunato Gianluca Scamacca va a fondo, incassando il quarto ko consecutivo con una squadra che non è ancora riuscita a trovare la propria fisionomia.
Ospiti “Merci Arséne”, lo striscione dedicato a Wenger e ai suoi trionfi con i Gunners, è ben visibile di fronte alla tribuna Vip. Il tecnico che ha dato all’Arsenal l’ultima Premier della sua storia, da imbattuti nel 2004, lo ha visto dal vivo per la prima volta, nel suo ritorno all’Emirates dopo il doloroso divorzio del 2018. All’intervallo sui social già impazzava l’hashtag #WengerOut, visto che la prima visita del guru francese non stava andando come immaginato, col West Ham clamorosamente in vantaggio. Dopo i gol di
Saka e Martinelli, Wenger al 58’ era tornato l’eroe dell’Emirates. Merito di una splendida fiammata, firmata da due gioielli, quelli da cui Arteta si aspetta il salto di qualità maggiore per aiutare a sostituire Jesus. Quel salto di qualità che sta provando a fare Nketiah, l’unico altro attaccante centrale nella rosa di Arteta: alla prima stagionale da titolare in Premier firma un gol splendido. I Gunners un attaccante dovranno comunque prenderlo, visto che in panchina Arteta aveva solo l’acerbo 19enne brasiliano Marquinhos: se Nketiah riesce a trovare gol preziosi come quello sul West Ham, l’Arsenal può stare più tranquillo e continuare a sembrare, come nella prima parte di stagione, l’unica squadra in grado di contrastare il City.
Sistema Anche senza Jesus, la forza dell’Arsenal resta il sistema di gioco, quello che Arteta ha fatto imparare a memoria ai suoi. Soprattutto se Ødegaard continua a pennellare come un aspirante De Bruyne, lanciando coi suoi assist (2 contro il West Ham) i compagni d’attacco. Quella nel derby di Londra è una vittoria per i Gunners più importante di quanto dica la classifica, visto che la squadra più italiana della Premier, partita con manie di grandezza, annaspa in modo deludente nei bassifondi. Partita con tanti dubbi legati alla sostituzione di Jesus, l’Arsenal ha mostrato con questa prepotente reazione di voler continuare a essere grande, di fare affidamento sulla stessa forza di squadra che l’ha portata a passare il Natale in testa alla
Premier League per la prima volta in 15 anni. Anche il West Ham ha provato a credere nel suo sistema, il granitico 4-2-3-1 che Moyes propone con costanza in campionato. Si è vista tutta la differenza di talento: la difesa degli Hammers, dopo aver alzato il muro nel primo tempo in seguito al rigore del Benrahma, nella ripresa ha perso fiducia e lucidità dopo la rete del momentaneo 1-1 di Saka. Aggiunta ai cronici problemi in attacco, dove il West Ham non riesce a trovare il modo di esaltare né Scamacca né Antonio, titolare con l’azzurro ko, si è trasformata nell’ennesimo disastro.