La Gazzetta dello Sport

Dà le carte «BAGNAIA A METÀ TRA ME E ROSSI OCCHIO A MARQUEZ BASTIANINI TOSTO»

Il più vincente di sempre legge il 2023 «Ducati, situazione ideale con due “galli” Morbidelli migliori, Yamaha non aspetta»

- Di Paolo Ianieri

N

atale in pista. Anche se, al posto dell’asfalto, stavolta Giacomo Agostini sceglie quelle innevate delle Tofane di Cortina. «Io amo sciare, non posso mica fare il vecchio rimbambito fermo tutto il giorno – ride il 15 volte iridato –. Io scio come guido la moto, mi dà un senso di libertà assoluta». Giorni di festa e relax in famiglia, con Ago che tolti gli sci, si siede davanti al camino per fare le carte al Mondiale che verrà.

3Giacomo, iniziamo con Bagnaia e Ducati campioni a 50 anni da Agostini-MV Agusta. «Non l’ho mai considerat­o un record. E sono molto felice, perché Ducati ha dimostrato di saper battere i colossi giapponesi. È la cosa più bella, perché dietro alla rossa ci sono le grandi potenze motociclis­tiche. Dobbiamo inchinarci. E sono felice per Bagnaia, uno che mi piace. È un po’ tra me e Valentino: Rossi era molto showman, vivace, Pecco è all’opposto, tranquillo, serio, io ero una via di mezzo. Siamo un bel trio, con le nostre differenze ma la stessa passione».

3Bagnaia deve correre con l’1? «Io lo metterei, perché oggi lui è il numero uno. Per ragioni di marketing hanno iniziato tutti ad avere il proprio, ma si ripeterà un’occasione così?».

3Ducati

«Penso di sì. Vediamo chi lavorerà meglio in inverno, ma la Ducati quest’anno era un passo avanti, ed è un vantaggio non da poco. Gli altri non solo devono raggiunger­la, ma fare anche un passo più grande, mentre a Borgo Panigale possono evitare rischi inutili».

da battere nel 2023? 3Bagnaia e Bastianini?

«Per me è la coppia più forte. Avere due galli è sempre complicato, ai miei tempi Hailwood dopo il mio arrivo in MV andò in Honda, ma è un discorso relativo. Il primo rivale è il compagno, ma tu vuoi battere tutti. Sempliceme­nte, con un compagno altrettant­o forte non puoi aggrappart­i a scuse sulla competitiv­ità della moto. Per la Ducati, invece, è la situazione ideale, con i più forti a livello teorico puoi stare più tranquillo. Senza dover fare discorsi di primo o secondo pilota: a me da capo del team interessa che vinca uno dei due».

3Bastianin­i darà fastidio a Bagnaia, o il Mondiale vinto farà fare a Pecco un passo avanti? «Vincere il Mondiale non toglie un peso. Pecco guiderà come sempre, l’obiettivo è il bis. Bastianini arriva con la stessa idea, l’ha fatto vedere. Il livello che si alza, alla fine, non è dato dal compagno, ma dall’avversario con cui lotti: può essere Bagnaia, come Marquez o Quartararo».

3 Il rivale numero 1 di Bagnaia? «Domanda difficile: trovo Marquez un gran pilota, aggressivo, che non molla mai. Se la Honda gli darà la moto giusta, potrà essere lui. Ma i migliori, Marc, Fabio ed Enea, i quattro li metto tutti vicini, per me hanno qualcosa in più. E poi c’è Bezzecchi».

3Marquez

«Se prima su dieci gare ne vinceva sette, adesso magari ne vincerà cinque. Si è visto al rientro dopo l’operazione, gli altri con le Honda non esistevano e lui non

può dominare?

È il pilota più titolato della storia, con 122 GP e 15 Mondiali tra 350 (sette di fila tra 1968 e 1974) e 500 (otto tra 1966 e 1975), con MV Agusta e Yamaha (2 titoli). Bergamasco, ha esordito nel 1963 con Moto Morini e si è ritirato nel 1977: ha rivoluzion­ato il mondo delle moto, diventando la prima star moderna del mondiale. Ha corso anche con le auto in Formula 2 e recitato in quattro film. Ex d.s. di Yamaha (3 titoli Piloti con Lawson in 500) e Cagiva era ancora al massimo. Gli ho detto, fregatene del risultato, lui mi ha risposto: “Jacomo, se calo solo un attimo mi trovo 15°”».

3Dovrebbe pensare ad altre sfide o restare in Honda?

«Dipende dalla HRC. Io lasciai la MV perché stava arrivando la Yamaha, dovevo farlo per continuare a vincere. Se la Honda non gli darà una moto competitiv­a... dopo esserti innamorato ti disinnamor­i, e cambi strada».

3 Mir e Rins arrivano dalla Suzuki: soffrirann­o in Honda? «Sono due grandi piloti, Rins ha chiuso benissimo il Mondiale vincendo in Australia e a Valencia, lui sicurament­e c’è. Bisognerà vedere la moto e quanto veloce sarà l’adattament­o».

3 La Yamaha farà lo step di motore per aiutare Quartararo?

«È il grande mistero. Dipende molto dal progetto, dall’inventiva degli ingegneri... Anche per loro vale il discorso dei piloti, ci sono i più e i meno bravi, ma è chiaro che nel 2023 dovranno crescere in modo consistent­e».

3Morbidell­i non può fallire. «Il calo di quest’anno ha sorpreso tutti. Certo, non ha avuto una grande moto, ma ha faticato a stare vicino a Quartararo. Io spero in una stagione di riscatto, perché se lo merita, ma se non migliora si farà dura, perché Yamaha non lo aspetterà».

3La sua M1 piace a Martin. «Però Ducati crede in Jorge e lo aiuterà al massimo, il team Pramac non ha niente per non vincere ed è molto vicino al team ufficiale. Gli converrebb­e?».

3L’Aprilia potrà ripetersi?

«È stata la sorpresa, prima di andare in difficoltà. Nessuno si aspettava quell’inizio. Sono curioso di vedere i test e le prime gare, spero di rivederli davanti».

3Più

Espargaro o Viñales? «Aleix ha fatto belle gare, Maverick è altalenant­e, gran prestazion­i e poi cala. Ma ritroverà Cazeaux, suo tecnico in Suzuki, e per un pilota la fiducia è importante».

3La

KTM farà il passo avanti? «In KTM sono molto seri, hanno voglia di vincere, si stanno impegnando. Per questo è difficilis­simo, oggi, fare pronostici, le moto sono tutte vicine. Io ripeto che c’è troppa elettronic­a e non serve tutta questa potenza che non sfrutti. Vorrei un Mondiale meno imprevedib­ile».

3Chi

sarà la sorpresa? «Bezzecchi. Lo è già stato nel 2022, ma con l’esperienza fatta sarà più maturo, conoscerà meglio la moto e Ducati lo aiuterà».

3Le gare sprint le piacciono? «Ho il dubbio che la gara del sabato toglierà valore alla domenica, ma anche l’impegno di team e piloti cambierà molto a livello economico, mentale e fisico. Dall’altra parte, però, anche io correvo due gare, e lo facevo lo stesso giorno... È un esperiment­o da fare, vedremo».

Chiudiamo: il regalo di Natale più bello che ha ricevuto?

3

«Mi ha emozionato quello di una coppia tedesca, un modellino della MV Agusta 750 di circa 50 centimetri. Bellissimo. Ma la sorpresa più bella, di qualche giorno fa, è che a Bergamo vogliono fare un vero museo dedicato a me. Sono molto felice».

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