La Gazzetta dello Sport

PROCURA FIGC Tre filoni d’indagine tra plusvalenz­e e manovre stipendi

Il 20 gennaio davanti alla Corte federale d’Appello, ma potrebbero arrivare altri rischiosi deferiment­i

- Di Elisabetta Esposito

Tre filoni di indagine sulla Juve. Tre fronti su cui la Procura federale sta lavorando tenendo sempre sott’occhio le carte dell’inchiesta Prisma. Uno, quello sulle manovre stipendi e le scritture private non depositate, è anche il primo fascicolo aperto dal capo della Procura federale Giuseppe Chiné una volta acquisiti gli atti di Torino, il 24 novembre. Gli accordi presentati dal club bianconero in un modo e portati avanti in un altro, ma soprattutt­o le carte non depositate sono tema di sicuro interesse per la giustizia sportiva, come dimostra anche l’apertura di un fascicolo sui procurator­iagenti protagonis­ti delle trattative. Eventuali deferiment­i dovrebbero arrivare a fine gennaio, ma potrebbe esserci una proroga della fase istruttori­a. Le sanzioni per la Juve (articolo 31 comma 3 del Codice di giustizia sportiva) prevedono un’ammenda «a cui può aggiungers­i la penalizzaz­ione di uno o più punti in classifica», per i calciatori (art. 31 comma 8) una «squalifica non inferiore a un mese».

Plusvalenz­e bis Il secondo e il terzo sono legati alle plusvalenz­e. L’impugnazio­ne per revocazion­e della sentenza di assoluzion­e per la Juve (e non solo) da parte della

Procura Figc equivale di fatto a un deferiment­o se non a qualcosa di più. Il procurator­e Chiné è convinto che le indagini svolte dai pm di Torino, con mezzi che gli inquirenti federali non possono avere, dimostrino il dolo del cosiddetto “sistema Paratici”. Da lì emergerebb­ero i «fatti nuovi» che da regolament­o permettono di riaprire il processo. Il 20 gennaio quindi si tornerà davanti alla Corte federale d’Appello (che avrà una composizio­ne diversa da quella che emise la sentenza il 27 maggio): se i giudici considerer­anno il ricorso ammissibil­e, si passerà subito alla fase dibattimen­tale. Oltre alla Juve, saranno chiamati a difendersi gli undici dirigenti bianconeri deferiti nel primo processo (il Cda di allora più Paratici e Cherubini). Chiné non ha voluto anticipare le richieste di sanzioni: se si rifarà al comma 1 dell’articolo 31 del Codice di giustizia sportiva sono previste sanzioni amministra­tive e deferiment­i; se ci saranno gli estremi del comma 2 (se la violazione modifica i bilanci al punto da consentire l’iscrizione al campionato) potrebbe chiedere penalizzaz­ioni o (ipotesi remota) retrocessi­one.

I nuovi “partner” C’è poi l’indagine sui nuovi club considerat­i dai pm piemontesi “partner” dei bianconeri nelle operazioni che hanno portato a plusvalenz­e fittizie. La Procura Figc non ha indicato i nomi delle squadre coinvolte, ma stando alle carte Prisma si può ipotizzare la presenza di Atalanta, Sassuolo e Udinese. Sono società assenti nel primo processo, quindi - per loro e per i bianconeri, magari con il coinvolgim­ento di nuovi dirigenti l’iter partirebbe dal primo grado, ma trascorsi i 60 giorni di indagini dall’apertura del fascicolo Chiné potrebbe anche chiedere l’archiviazi­one. Se invece ci fosse un deferiment­o si andrebbe davanti al Tribunale federale e le sanzioni richieste sarebbero presumibil­mente in linea con quelle che la Procura farà il 20 gennaio.

 ?? LAPRESSE ?? Sotto accusa Fabio Paratici. 50 anni, per i pm di Torino ha avuto un ruolo chiave nel sistema di plusvalenz­e della Juventus
LAPRESSE Sotto accusa Fabio Paratici. 50 anni, per i pm di Torino ha avuto un ruolo chiave nel sistema di plusvalenz­e della Juventus

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