Stankovic in difesa ha chiesto Dragovic Ma l’affare è in salita
Ritrovato lo spirito giusto - a questo principalmente è servito il ritiro in Turchia -, adesso per Dejan Stankovic resta da scegliere gli uomini giusti per Reggio Emilia, cominciando da quell’attacco sei reti segnate in quindici partite - che ha rappresentato il vero punto debole di questa prima parte di stagione. Le scelte, in questo senso, sono quasi obbligate con Gabbiadini (allarme rientrato dopo l’ultima amichevole saltata contro i kazaki del Kaysar) a far coppia con il giovane Montevago. ormai promosso a pieno titolo dal tecnico serbo. Anche perché De Luca è ancora ai box, Quagliarella sta svolgendo il suo programma di recupero dopo l’infortunio patito ad Antalya e Caputo )risparmiato negli ultimi test ufficiali) è ormai in uscita, destinazione Empoli, e non può quindi essere considerato un giocatore su cui contare.
Occhio al bilancio Un’ulteriore difficoltà da affrontare riguarda poi la necessità di recuperare paradossalmente risorse dal mercato invernale e, al tempo stesso, provare a rinforzarsi con profili all’altezza, anche sul piano caratteriale. Se Bereszynski è già stato promesso al Napoli (al suo posto è in arrivo Zanoli), Lammers (prestito) rappresenta la contropartita per la cessione di Caputo in Toscana, mentre resta concreta la possibilità che pure Sabiri possa lasciare Genova il mese prossimo, forse in compagnia di Colley. Insomma, la complicata equazione della Samp (dover far quadrare i conti senza perdere nulla in fatto di valore della rosa) dovrà necessariamente accompagnare tutte le prossime operazioni, anche se sin qui il club di Corte Lambruschini ha limitati margini di manovra e, probabilmente, contro il Sassuolo si ripartirà dalla vecchia Sampdoria, con un po’ di benzina in più nel motore. Stankovic, in cuor suo, spera che per rinforzare la difesa possa davvero arrivare dalla Stella Rossa l’austriaco Dragovic. Ma qui, dopo un primo assenso dell’ex club del tecnico blucerchiato, la trattativa s’è messa in salita, perché il prestito secco non parrebbe più una soluzione praticabile. Ma la Samp difficilmente può pensare per ora ad altre formule per la cessione, visti i limiti rigorosi di budget.
La società
E allora in questo senso diventa ancora più importante lo scenario che si prospetterà a partire dal 5 gennaio prossimo, alla ripartenza del tormentone-cessione. La famiglia Ferrero, che detiene la maggioranza delle azioni, sta cercando di provvedere in autonomia all’aumento di capitale necessario per rimettere il club in linea di galleggiamento. Un’operazione non semplice, anche se l’unica certezza è che sin qui ha rifiutato qualsivoglia aiuto dall’esterno. A cominciare, ovviamente, da quel soggetto legato a Merlyn ed entrato nelle ultime settimane nel club come piccolo azionista. Situazione ingarbugliata, con scenari difficilmente decifrabili. Una certezza c’è: la
zona-salvezza ad oggi dista già sette punti e alla squadra di Stankovic è richiesta una seconda parte di stagione senza sbagliare nulla per salvare la categoria, a cominciare dall Sassuolo. Ragion per cui sarebbe bene che tutti, a cominciare dalla proprietà, si mettessero una mano sulla coscienza. Bisogna fare in fretta, il fattore temporale sarà decisivo.