La Gazzetta dello Sport

Da Colombo a Baldanzi: il mercato è giovane

Anche Hojlund, Cheddira e Mulattieri: i baby bomber fanno gola alle grandi

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L’Atalanta non ha certo badato a spese per assicurars­i in estate Rasmus Hojlund dallo Sturm Graz. Un investimen­to da 17 milioni per il panzer danese che il club austriaco aveva acquistato nello scorso gennaio dal Copenaghen per appena 1,8 milioni. Ma è evidente che i dirigenti bergamasch­i hanno dovuto accelerare i tempi per strapparlo ai maggiori club europei. In questi mesi Gasperini gli ha dato spazio, mandandolo in campo in ben 11 partite. Il bilancio al momento è di un solo gol, eppure i riscontri tecnici sono in linea con le aspettativ­e. Hojlund sta pagando l’ambientame­nto in una realtà nuova. E soprattutt­o in un campionato molto più difficile di quello austriaco. Rasmus continua ad essere nel mirino degli 007 dei maggiori club europei: a dimostrazi­one che il suo talento incuriosis­ce ancora molto. Anche per questo a Bergamo sono convinti di aver fatto la scelta giusta. I gol arriverann­o.

Itre gol di Lorenzo Colombo sono solo la punta dell’iceberg. Il centravant­i dell’Under 21 (e di recente chiamato anche da Mancini nello stage azzurro) è migliorato tanto in Salento sotto la guida di Baroni. E il Milan sorride, visto che può riprendere l’attaccante brianzolo con un contro riscatto da 4,5 milioni di euro. In realtà il d.s. leccese Corvino si assicura una valorizzaz­ione da 1 milione di euro più bonus. E con la salvezza lo terrebbe volentieri anche la prossima stagione. Ma è presto per indicare il futuro del bomber di Vimercate: c’è chi lo vedrebbe bene subito con Pioli. Ma un fatto è certo: in un panorama povero di talenti da area di rigore i suoi progressi calamitano mille attenzioni. Il Lecce ha già fatto l’affare, puntando su questo ventenne al debutto che freme per dare un seguito alla sua ascesa, Dopo l’euro-gol al Napoli e i timbri con Udinese e Samp, ora alla ripresa lo attende la sfida alla Lazio, cioé a Ciro Immobile il re italiano del gol, Un paragone che lo responsabi­lizza. Una volta di più.

Walid Cheddira ha più che ricambiato la fiducia del Bari e di Mignani. Nel frattempo il marocchino si è anche regalato un Mondiale da sogno ed è tornato alla base con la testa di sempre. Con 10 gol guarda tutti dall’alto in basso e non deve stupire se dalla serie superiore stanno già bussando alla porta della famiglia De Laurentiis. Le voci sul Napoli sono in vista dell’estate, mentre chi punta alla salvezza in A lo prenderebb­e di corsa. Il d.s. Polito ha alzato le barricate e cerca di resistere anche alle attenzioni della Lazio. A tal proposito va ricordato che Cheddira è arrivato dal Parma a condizioni vantaggios­e, ma il club emiliano si è riservato un’importante percentual­e sulla rivendita: il 50%. Anche per questo a Bari preferisco­no tenersi stretto Walid per rincorrere insieme il traguardo della massima serie. Il popolo biancoross­o lo ha eletto a beniamino e l’entusiasmo lo sta spingendo a migliorars­i: è la miglior medicina per non farsi distrarre dal mercato. Finché è possibile.

Samuele Mulattieri è l’ariete del Frosinone che veleggia verso la promozione. Sotto la guida di Grosso sta migliorand­o ed è già a quota 6 gol: per la gioia dell’Inter che può riscattarl­o per 4,5 milioni di euro. In estate il d.s. dei laziali Guido Angelozzi ha vinto una forte concorrenz­a per averlo in prestito e ora ne vede i frutti. Samuele, a soli 22 anni, ha tanti estimatori in Serie A. Rimarrà a Frosinone o avrà chiamate di maggior prestigio? Intanto la quotazione è quantomeno raddoppiat­a perché sa mettersi in luce anche per gli assist. Anche nella scorsa stagione a Crotone era partito benissimo, mettendo a segno 6 reti. Poi, un lungo infortunio lo ha tenuto lontano dai campi di gioco. Alla ripresa del campionato, dunque, è chiamato a battere i suoi record personali per dare continuità a questo brillante finale d’anno. La sfida a Cheddira per il titolo di capocannon­iere è nei fatti, con il chiodo fisso di togliere allo stagionato Massimo Coda il titolo di re del gol.

La chiamata del commissari­o tecnico dell’Italia Roberto Mancini per lo stage di Coverciano dei giorni scorsi è soltanto l’ultimo segno del destino per Tommaso Baldanzi, enfant prodige dell’Empoli. Con due gol il mancino di Poggibonsi ha già dimostrato che neanche a 19 anni è il caso di porsi limiti. E anche contro le grandi squadre si è mosso con grande naturalezz­a. Tanto è vero che il Napoli ha messo gli occhi sul suo futuro, contando sugli ottimi rapporti con la società della famiglia Corsi. E l’allenatore dei toscani Paolo Zanetti sta assecondan­do la sua crescita, anche a dispetto della concorrenz­a interna. Ne sa qualcosa lo stesso Bajrami, stella empolese della scorsa stagione: l’albanese è finito in panchina proprio per fare spazio al giovane collega, Non accade spesso nel nostro campionato, ma ad Empoli (come a Lecce) la linea verde non conosce ostacoli. E la favola di Baldanzi ne è la riprova: con la stella cometa (azzurra) negli occhi.

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