La Gazzetta dello Sport

«FERRARI TI AMO MA QUANTI ERRORI BINOTTO ANDAVA CAMBIATO PRIMA» Giudice Arnoux

- Di Mario Salvini

Il 2023

Red Bull forte come nel 2022, spero la Mercedes cresca e la Ferrari lotti fino alla fine e n’è per tutti. Da Parigi, dove sta trascorren­do le feste, René Arnoux non è in vena di regali. Né di sconti. Si parte da una domanda su cosa gli è piaciuto. E lui. «Che cosa mi è dispiaciut­o, vorrai dire. Mi è dispiaciut­o vedere una Ferrari competitiv­a che si è fatta sfuggire il campionato. È vero che non c’era l’affidabili­tà, ma abbiamo perso dei GP quasi l’avessimo fatto apposta. Per il resto Verstappen ha rimesso a posto le cose...».

3Cioè?

René Arnoux è nato a Pontcharra (Francia) il 4 luglio 1948. Campione di F.2 1977, l’anno dopo ha debuttato in Formula 1 (nono al GP Belgio) dove è rimasto fino al 1989 (ritiro nel GP Australia). In totale ha corso 149 gare con Martini, Surtees, Renault, Ferrari e Ligier, vincendo 7 volte (4 con Renault, 3 con Ferrari), ottenendo 22 podi e conquistan­do 18 pole position. Con Maranello è stato terzo nel Mondiale 1983, suo miglior piazzament­o in carriera.

«Nel 2021 il Mondiale lo ha rubato. Non si era mai vista una decisione così poco intelligen­te come quella di chi gestiva la safety car. È stato uno scandalo. Quest’anno la Red Bull è stata superiore e Verstappen altrettant­o. Diverse volte, come a Zandvoort, ha massacrato la gara. Lui e Leclerc sono molto vicini, però Max ha una cosa in più...».

3Cosa? C

dopo gli altri».

3 La Mercedes?

«Molto debole all’inizio, come non mi aspettavo. Poi da metà è tornata competitiv­a».

3 E la Ferrari?

«Gli errori che ha commesso sono imperdonab­ili. Non sono mai stato dalla parte di Binotto. Uno che dice “andrà meglio l’anno prossimo”, non merita quel posto. Io l’avrei messo fuori già parecchi anni fa. È intollerab­ile un comportame­nto come il suo quando sei alla testa della più bella squadra al mondo. Jean Todt può piacere o non piacere, ma non avrebbe mai detto: “Andrà meglio l’anno prossimo”. Vinceva, e quando aveva vinto pensava all’anno dopo. Ma di Todt e Ron Dennis ce ne sono pochi».

Chi è

«Quello che ha fatto alla prima curva di Suzuka: l’inchiodata sotto la pioggia, all’esterno. Quando serve, lui è capace di frenare

3 Giusta la scelta di Vasseur?

«Lo conosco poco. L’ho incrociato, gli ho parlato. Ma non abbastanza per dire che sia giusto o meno. Abbiamo visto i risultati che ha fatto con una squadra di media fascia come l’Alfa. Ma gestire l’Alfa e gestire la Ferrari sono cose molto diverse. Ha la competenza necessaria, e spero che riesca a tirar su la squadra sotto l’aspetto della tecnologia e della strategia. Senza le quali il Mondiale non lo vinci. Quest’anno il telaio e il motore c’erano, l’affidabili­tà no. Ma soprattutt­o

7 I successi

di Arnoux in carriera in Formula 1: GP Brasile e Sudafrica 1980, GP Francia e Italia 1982 con Renault; GP Canada, Germania e Olanda 1983 con Ferrari abbiamo sbagliato tante volte la strategia. E in quel campo c’è da fare pulizia. Direi che c’è da buttare via tutto. E trovare qualcuno che sia capace».

3Oltre a questo cosa dovrebbe fare, Vasseur? Deve nominare un direttore tecnico?

«Accorpare i due ruoli è stato un errore. Vasseur deve trovare le persone giuste. Non devi sapere come si fa un cambio o un motore. Todt se ne fregava. Devi avere le persone giuste, competenti, al posto giusto. E gestirle. Quando hai Ross Brawn direttore tecnico e Rory Byrne e Paolo Martinelli devi solo farli lavorare bene. Come faceva Todt e come deve fare Vasseur. Non che sia facile, perché per essere a quei livelli devono avere caratteri molto forti. E tu, team principal, devi metterli

Hamilton top,

pilota il personaggi­o non mi piace Perché si veste in quel modo? nelle condizioni di lavorare al meglio nel proprio campo. Senza che uno metta il naso in quello che fa un altro. A Maranello è complicato, perché c’è molta pressione, tanta gente che vuole sapere che succede. Serve un pugno forte. Devi pensare che quel che conta è il risultato. In questo Vasseur deve fare come Todt».

Piloti liberi o gerarchie?

3

«I piloti dovrebbero essere liberi almeno per metà stagione. Poi devi decidere cosa fare».

Che campionato sarà il 2023?

3

«La Red Bull sarà al livello di quest’anno. Spero in una Mercedes più forte che nel 2022. E poi mi auguro che la Ferrari sia al livello delle altre due, per vederla in battaglia fino alla fine, anche perché i piloti bravi li ha. Un’incognita è

Sapete chi è

GETTY

Non conosco bene Vasseur, con l’Alfa è stato bravo. Adesso spero tiri su la Rossa

Verstappen? Un fenomeno che quando serve frena più tardi di tutti...

Vasseur, non per le sue capacità, ma per il fatto che non conosce la sua nuova squadra».

L’ex Maranello «Il Mondiale 2022 sciupato per le strategie, team principal da cambiare anni fa... Todt era duro ma metteva i nomi giusti al posto giusto»

3Chi ci dà il vero valore della Red Bull?

«Perez ha vinto a Montecarlo e Singapore, circuiti lenti. A Spa, a Zeltweg non vale Verstappen. Quando senti dire che Perez non ha la stessa macchina di Verstappen sono tutte stupidaggi­ni. Perez non ha lo stesso talento».

Stupito da Russell?

3

«Sì, ma mi ha stupito anche Hamilton, perché forse ha perso delle gare per colpa della strategia. Anche se non è che mi piaccia molto...».

Come pilota o personaggi­o?

3

«Come personaggi­o. Non mi è piaciuto che abbia chiesto alla Mercedes di fare la macchina nera. Per me è stato un dispiacere. Io al posto di Toto Wolff l’avrei fatta a metà, mezza bianca e mezza nera. Sarebbe stato un messaggio molto più efficace e positivo. Più intelligen­te. Sono stanco di gente che alimenta il problema tra bianchi e neri. Anche perché nelle gare all’arrivo, quando cala la bandiera, bianco, nero, verde o giallo, non me ne frega niente. L’importante è che le persone siano educate. Poi non mi piace come si veste, a volte mi sembra completame­nte fuori. È il suo modo, certo, ognuno fa come crede. Non ha bisogno di farsi notare, né di dimostrare niente. Anche perché non capisco cosa voglia dimostrare vestendosi in quel modo. Però come pilota niente da dire».

3 Le piace l’Alpine?

«A me che la chiamino solo Alpine e non Renault non piace. Potrà magari fare qualche risultato ma non potrà competere».

3 Ha visto il Mondiale di calcio? «Non sono un amante del calcio ma a me piace lo sport in generale. Perché lo sport ti ripaga per quello che hai fatto. Io ho perso il Mondiale 1983 con la Ferrari perché abbiamo fatto degli sbagli. E li abbiamo pagati. Lo sport è bello perché è intransige­nte».

3Chi è il pilota preferito, il più forte secondo Arnoux?

«Verstappen e Leclerc. E do il 51 a Max e il 49 a Charles, per la prima curva dopo il via. Per l’inchiodata che fa lì e perché costringe gli altri a tirare su il piede. Ci vogliono le palle».

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René Arnoux, 74 anni, ha corso con la Ferrari in Formula 1 dal 1983 al 1985; in alto a sinistra la Ferrari F1-75 di Charles Leclerc in azione
Marchio rosso René Arnoux, 74 anni, ha corso con la Ferrari in Formula 1 dal 1983 al 1985; in alto a sinistra la Ferrari F1-75 di Charles Leclerc in azione
 ?? ?? Mondiali Nel 2021 Max ha rubato il titolo per colpa di chi ha gestito la safety car, nel 2022 ha meritato
Mondiali Nel 2021 Max ha rubato il titolo per colpa di chi ha gestito la safety car, nel 2022 ha meritato
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