Spalletti: «Ti nascondi I vostri investimenti si pagano vincendo»
Quando alle 15 entra in sala stampa, Luciano Spalletti ha già letto e approfondito le battute di Max Allegri. E la risposta arriva immediata, sferzante, come sanno essere questi toscani molto diversi che alla fine però si rispettano e diffidano l’uno dell’altro: «Capisco che per Allegri sia conveniente camuffarsi da comprimari. Inutile però mettere il cappello e la barba: per la Juve certi investimenti si ripagano se vinci in Italia e in Champions. Io il migliore? Contano i risultati e lui ha vinto di più. Dunque non c’è confronto, faccio parte di un altro livello di allenatori. Devo imparare».
La filosofia Luciano evita di rispondere a Max che fra le righe lo ha definito buffo e va sulla concezione diversa di calcio. «Ha sposato il motto juventino: “vincere è l’unica cosa che conta”. Invece a Napoli c’è stato Maradona, una grande bellezza che cerchiamo di riproporre per la città. Se ci lasceranno campo dovremo cercare di far gol. Attenti alle ripartenze. Serve equilibrio sarà la cosa più importante». Aggiunge: «Sarri non ha vinto niente a Napoli ma ancora si parla delle emozioni che ha dato. E allora a me questo piace. Penso a Benitez che ha vinto due titoli ma se ne parla meno. Sinceramente starmene bloccato davanti alla propria area non mi diverte».
Tifosi e mosse
«Bello e stimolante lo stadio pieno. Ai tifosi prometto il massimo impegno» E Luciano spiega quale potrebbe essere una mossa in corsa: «Raspadori alto a destra non è azzardato, perché lui sa stare in varie zone del campo con intelligenza. Se una squadra resta bassa è difficile costruire 10 palle gol. Noi abbiamo le carte in regola per fare la nostra partita. Anche coi cambi: avere calciatori che entrano freschi e magari fanno succedere qualcos,a è importante».