SKRINIAR verso l’addio
ALTRO DRIBBLING ALL’INTER LA RISPOSTA SLITTA ANCORA LA VERITÀ SOLO DOPO RIAD
L’aria non è buona, l’accerchiamento non ha portato a nulla, se non a nuovi dribbling che lasciano trapelare sensazioni negative. Milan Skriniar e l’Inter si stanno allontanando. Senza rompere, benintesi. Ma senza neppure dirsi nulla di definitivo. E questo proprio nelle ore in cui invece la società nerazzurra si aspettava una risposta, un indirizzo chiaro. Se ne parla dopo la Supercoppa. Forse. Perché a questo punto non val la pena neppure scommetterci su.
La situazione Skriniar e l’Inter fanno e disfano. O meglio: parlano, parlano, si sentono al telefono e si vedono senza arrivare ad una conclusione. L’effetto è che il traguardo risulta spostato, contatto dopo contatto. Già ieri c’è stato un primo giro d’orizzonte tra l’a.d. interista Beppe Marotta, il d.s. Piero Ausilio
e il rappresentate del giocatore, Roberto Sistici. Oggi è previsto un nuovo colloquio e i protagonisti della trattativa si sono dati appuntamento per una nuova verifica. Tuttavia in viale della Liberazione non intendono alzare i toni proprio alla vigilia della gara interna con il Verona e (soprattutto) prima della Supercoppa italiana contro il Milan. Proprio in considerazione di queste concomitanze gli uomini di Zhang hanno convenuto di fissare in ogni caso un nuovo faccia a faccia al rientro dalla trasferta in Arabia Saudita: grosso modo tra una settimana, forse proprio venerdì. La speranza che cambi qualcosa nel frattempo è sempre più attenuata dalle risposte tiepide del difensore. La fumata bianca tarda ad arrivare e le titubanze di Milan insospettiscono i vertici nerazzurri. A tal proposito va ricordato che ormai un mese fa la società ha corretto la prima offerta di 5 milioni di euro, portandola a quota 6 milioni di euro netti. E se ora Milan ha uno stipendio da 3,8 milioni netti, è altrettanto vero che in estate gli è passata davanti una proposta del Psg, pronto a garantirgli un quinquennale da 9 milioni netti a stagione. La linea di Skriniar continua ad essere ondivaga e anche se non ha mai voltato le spalle al mondo nerazzurro, allo stesso modo chiede tempo per riflettere. I più inguaribili ottimisti fanno un paragone con Brozovic, che decise di rinnovare in primavera inoltrata. Ma stavolta l’Inter non può permettersi di aspettare troppo.
Il momento Tutto questo proprio nel momento in cui tutto il mondo Inter sta spingendo il difensore verso il rinnovo. L’atteggiamento della curva Nord a Monza e ancor di più durante la gara di Coppa contro il Parma è stato un segnale importante. I tifosi hanno chiesto al giocatore di restare per diventare il simbolo del club. In fondo, usando le stesse parole di avvicinamento della società, che punta (puntava? ) a stimolare l’attaccamento del giocatore ai colori, non potendo evidentemente competere sul fronte economico con i top club d’Europa. E ancora: Inzaghi ha più volte sottolineato quanto Skriniar sia innamorato dell’Inter. E anche i compagni, in privato e anche pubblicamento, pur nel rispetto della posizione del giocatore, hanno provato più volte a sondare il terreno per capire il futuro. Sarà curioso capire, di fronte a uno scenario negativo, cosa potrebbe accadere nei prossimi giorni. Traduzione: se dopo Riad il pessimismo attuale si dovesse davvero trasformare in un mancato rinnovo, nessuna possibilità potrebbe essere tolta dal campo. Neppure quella di una cessione del giocatore già a gennaio. Benintesi: oggi non ci sono questi segnali. Né l’Inter, né l’entourage del difensore hanno ricevuto approcci per un movimento già in questa sessione. Ma da qui a fine mercato la porzione di tempo è troppo ampia per escludere che un club possa avanzare una proposta.
La proposta Il club ha corretto la prima offerta da 5 milioni, arrivando a 6 milioni più bonus
L’attaccante Edin verso la firma fino al 2024 con opzione per un’ulteriore stagione
Qui Dzeko
Molto meno complicato, invece, il discorso tra l’Inter e un altro titolare in scadenza, Edin Dzeko. Il bosniaco si avvia a grandi passi verso il rinnovo. C’è un appuntamento fissato, tra l’attaccante e la dirigenza: le parti si vedranno al termine di questa sessione, a febbraio. Sul piatto l’Inter mette un contratto per una stagione (con opzione per una successiva) a cifre inferiori rispetto ai 5,5 milioni attuali. L’aria, qui, è decisamente più leggera.