La Gazzetta dello Sport

Fiorentina, basta il gol di Barak Samp stesa: ai quarti c’è il Toro

Viola avanti senza incantare ma l’attacco è un problema Commisso su Gonzalez: «Un gioiello, penso che resti»

- Di Fabio Bianchi

Una mezza rovesciata di Antonin Barak e una mezza Fiorentina possono bastare per la Sampdoria. Atterraggi­o morbido ai quarti di finale, operazione riuscita senza entusiasma­re ma, anche, senza soffrire. Rocco Commisso in tribuna, appena sbarcato dagli States, può sorridere perché resta viva la via principale per l’Europa. Prima della gara, alla domanda di un cronista, aveva più o meno confermato Nico Gonzalez: «E’ un nostro giocatore, penso che resti, ma fa sempre piacere quando ci sono delle offerte per i nostri gioielli». Poi, il gioiello è stato offerto alla sua vista per una mezzoretta, il tempo che ha nelle gambe in questo momento. A differenza del part time col Sassuolo, dove ha firmato il rigore da tre punti, non è stato decisivo ma in quel momento la Fiorentina stava un po’ subendo l’orgoglio di una baby Samp che provava una sorta di reazione, ma senza mai avere l’occasione di tirare in porta. Tutto abbastanza semplice, allora, per la Viola che domenica sera avrà un impegno decisament­e un po’ più tosto in campionato, a Roma contro la banda Mourinho.

La chiave E’ stata una partita a senso unico per almeno sessanta minuti. E le ragioni erano semplici. La Fiorentina ci tiene eccome ad andare avanti in coppa, la Samp invece deve mettere tutte le sue energie in campionato per provare a centrare il miracolo-salvezza e la prossima sfida con l’Empoli è fondamenta­le per alimentare il fuocherell­o della speranza. Così Stankovic, come è giusto che sia, ha deciso per un poderoso turn over anche per fare qualche esperiment­o, tattico e di uomini. Per dire, ha messo in campo tre giocatori del terzo millennio: Amione, Paoletti e

Zanoli. E si è schierato a specchio della Viola, con un 4-23-1. La banda Italiano, ben sorretta in mezzo da un Amrabat già in crescita e un solido Duncan, è partita bene ma ha subìto quasi per caso un colpo di testa di Rincon finito sulla parte alta della traversa. E’ stato l’unico tiro verso la porta di Gollini di tutta la partita. Il resto è stato un concerto viola, che ha portato al bel gol di Barak dopo un pasticcio della difesa. Come al solito poi la Fiorentina ha fallito qualche occasione per chiudere la gara, clamorosa quella di Jovic a due passi da Contini. Poco prima il serbo aveva raddoppiat­o con un bello scavetto, grazie a un pasticcio di Murillo, ma in fuorigioco. Nel secondo round, anche qui, il solito calo di tensione, dove una Sampdoria risistemat­a ha trovato il modo perlomeno di giocarsela alla pari. Il trio Sabiri-Verre-Djuricic non funzionava e nemmeno Montevago davanti. Così Stankovic nell’intervallo ha cambiato centravant­i (Lammers) e inserito Augello per Verre tornando al suo modulo: tre difensori e e due esterni dietro a due trequartis­ti. Le fasce hanno funzionato meglio, bloccando Ikonè (sempre impreciso nell’ultima giocata) e Dodò. Poi ha inserito altri due baby, Yepes e Malagrida. Ma di occasioni nemmeno a parlarne. La Fiorentina soltanto una, di Nico, entrato per uno Jovic ancora troppo statico. Gli altri cambi di Italiano sono stati fatti pensando alla Roma, tanto a quel punto la Sampdoria non preoccupav­a più di tanto.

Problema attacco

Adesso la Viola ha l’occasione di giocarsi il primo febbraio in casa col Torino (al posto che in trasferta col Milan) l’accesso alle semifinali che aveva conquistat­o anche la scorsa stagione, perdendo con la Juve. Chance da non perdere perché, visto il ritardo in campionato, la coppa potrebbe essere davvero la strada buona per centrare l’Europa. Italiano sta recuperand­o pian piano uomini importanti, come appunto Gonzalez e Castrovill­i, e vede Barak in crescita. Ma adesso ha il problema centravant­i. Cabral se ne starà ai box per almeno un mesetto e questo Jovic non dà troppe garanzie. Non ci stupiremmo se con la Roma al centro dell’attacco ci sarà Kouame, magari con Nico in fascia a tempo pieno. E nemmeno se Barone e Commisso andassero in cerca di gol sul mercato.

 ?? ?? Sempre decisivo Tutta la gioia di Antonin Barak, 28 anni: per il ceco è il terzo centro nelle ultime sei gare della Fiorentina
Sempre decisivo Tutta la gioia di Antonin Barak, 28 anni: per il ceco è il terzo centro nelle ultime sei gare della Fiorentina

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