Fischi di troppo RABBIA CREMONESE IL CLUB DI ARVEDI SI SENTE PENALIZZATO DA ERRORI ARBITRALI
La società crede ancora nella salvezza: c’è la volontà di non dare alibi alla squadra, ma anche fastidio per gli episodi avvenuti con Napoli, Juve e Verona
ella sua lunga storia la Cremonese ha sempre tenuto un profilo basso sulla questione dei presunti torti arbitrali. Lo ha fatto nelle precedenti stagioni di serie A, anche se l’allora presidente Domenico Luzzara ogni tanto si lamentava amichevolmente con i dirigenti della Lega Calcio. L’ultima protesta davvero “urlata” fu quella dell’allenatore Attilio Tesser (un tecnico che alza raramente la voce), quando il 12 novembre 2017, in Cremonese-Palermo di serie B, il rosanero Struna fermò con un braccio un pallone in area destinato a Croce libero davanti alla porta. Il Palermo vinse 2-1 e a fine gara Tesser chiese rispetto per la società grigiorossa e per la città intera.
Malcontento L’arbitro di allora era Abbattista di Molfetta, lo stesso che lunedì era l’assistente Var di Di Paolo in Verona-Cremonese, chiamato in causa dalla società grigiorossa per non avere segnalato all’arbitro Mariani di Aprila un netto intervento falloso di Hien su Dessers, durante l’ultimo minuto di recupero del primo tempo. Il difensore del Verona calcia da dietro e colpisce l’attaccante nigeriano sulla coscia, il fallo sembra esserci. Mariani parla con il Var ma alla fine il calcio di rigore non viene assegnato e finisce il primo tempo. La Cremonese in quel momento era sotto di due gol ma avrebbe avuto quantomeno la possibilità di riaprire la partita. Ecco, la società di Giovanni Arvedi, tornata in Serie dopo 26 anni, non comincerà improvvisamente a strillare, non è nel suo stile, ma dall’interno del club - al netto degli errori e delle colpe della squadra in questa stagione - comincia a filtrare
un certo malcontento per il trattamento subito dagli arbitri.
Quel gol di Dessers...
Perché la settimana prima, alla ripresa del campionato, la squadra allenata da Massimiliano Alvini si era lamentata per un fallo fischiato da Ayroldi di Molfetta in Cremonese-Juventus, poco prima che Dessers superasse il portiere Szczesny per il vantaggio dei padroni di casa. Non si può parlare di gol annullato, perché il fischio è arrivato prima. Ma l’intervento di Dessers su Danilo non era falloso, tanto che il difensore juventino non era nemmeno caduto. Scatenando le ire di Alvini, solitamente molto pacato, che dopo il match aveva tuonato: «Ayroldi è un ottimo arbitro ed è destinato a diventare uno dei migliori in Italia, ma se non avesse fischiato il gol sarebbe stato regolare. Però in quella fase ha giudicato l’ancata troppo fallosa e ha interrotto il gioco. Qui c’è un errore, il gol di Dessers era da
giudicare come valido».
Episodi “minori” Prima ancora, il 9 ottobre, il rigore che aveva portato in vantaggio il Napoli allo Zini nella gara vinta dai partenopei 4-1 non aveva convinto molto i grigiorossi: secondo loro Kvaratskhelia si è trascinato un po’ il piede prima del contatto con Bianchetti con Abisso che ha concesso il penalty, trasformato da Politano. Qualche mugugno, ma nulla più, anche alla prima di campionato sul gol della Roma segnato da Smalling, per il blocco di Mancini su Lochoshvili che non permette al georgiano di contrastare Smalling. La società non vuole creare alibi alla squadra che non ha ancora vinto dopo 17 partite, ma si sente un po’ penalizzata dagli arbitri e, credendo ancora fortemente alla salvezza, vorrebbe giocarsela ad armi pari con tutti.